#SFIDE EMMAP: il valore di una Community al servizio di chi opera per e con la PA

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La gestione dell’ibridità organizzativa e la capacità di orientare gli strumenti di programmazione strategica verso la generazione di valore pubblico. Questi i primi due temi affrontati nel nuovo format di EMMAP - Executive Master in Management delle Amministrazioni Pubbliche, denominato #SFIDE, un ciclo di webinar dedicati ad Alumni e professionisti che lavorano per e con la PA, per discutere delle sfide attuali e future e dei possibili strumenti per affrontarle.

Il primo incontro, “Il futuro dei servizi ad interesse pubblico”, è stato dedicato ai soggetti erogatori di servizi di interesse pubblico, che in molti casi uniscono una vocazione pubblica a modelli di gestione privata (es. SpA), aprendo a tensioni tra le diverse priorità che le due anime dell’ente portano con sé. Eleonora Perobelli e Raffaella Saporito, faculty EMMAP, hanno proposto una rilettura di queste tensioni attraverso la lente concettuale delle organizzazioni ibride. Questo costrutto, molto studiato in ambito accademico, permette di riconoscere le tensioni fisiologiche di questi enti, che derivano dalla compresenza tra una tensione tipica del pubblico (raggiungere una missione a vocazione sociale) con una del privato (es. rispetto di equilibri economico-finanziari, anche attraverso una diversificazione del mix di portafoglio, modelli organizzativi, etc.), e di mettere in campo risposte per gestirle.

Raffaella Saporito ha coordinato la tavola rotonda che ha coinvolto a discutere di questa proposta tre Alumni EMMAP, a cui è stato chiesto di soffermarsi su se e come questa lente tipica del management pubblico permetta di rileggere alcune sfide che incontrano nella propria funzione di gestione. Maurizio Barbati, Direttore Generale Esacom SpA, ha declinato le diverse manifestazioni dell’ibridità e le conseguenze nel rapporto di accountability verso gli enti committenti. Luca Federici, Direttore Generale di ATER Umbria si è soffermato sull’esigenza per questa classe di organizzazioni di saper rappresentare – internamente e verso gli stakeholder esterni – il valore generato sul piano sia finanziario che sociale. Gianluca Postiglione, Responsabile Amministrazione Regulatory e Acquisti Acea Ato5 SpA, è intervenuto per mettere a fuoco come questa natura ibrida abbia delle ripercussioni sugli equilibri di governance e sulla capacità di contemperare priorità ed esigenze degli azionisti pubblici e di quelli privati, anche in relazione alla volatilità del mercato azionario. Nonostante i settori di appartenenza siano molto diversi, dalla discussione è emersa la trasversalità delle sfide manageriali derivanti dall’esigenza di contemperare la missione pubblica con logiche di gestione tipiche del privato. In chiusura, Veronica Vecchi, faculty EMMAP, ha proposto una sistematizzazione di quanto emerso, per delineare un’ipotesi di agenda di lavoro comune sottolineando alcune questioni dirimenti legate, ad esempio, alla necessità di identificare adeguati modelli di erogazione dei servizi (pubblico/in house vs privato/partenariati) e non soluzioni standard; agli spazi di innovazione che si possono creare nei processi di acquisto pubblici, anche attraverso migliori competenze di management pubblico e un più chiaro posizionamento della PA come “buyer sofisticato”.

Il secondo incontro, “Verso l’agenda 2023-2026 degli Enti Locali” ha riguardato le sfide di Comuni, Città metropolitane e Province, con particolare riferimento alla capacità programmatoria (strategica e operativa) di questi enti, oltre che le implicazioni in termini di risorse, monitoraggio e strumenti gestionali. Giorgio Giacomelli, faculty EMMAP, ha proposto alcune chiavi interpretative traendo spunto dal concetto di valore pubblico, dai sistemi di budgeting e di misurazione e valutazione della performance pubblica. Silvia Rota, Direttrice EMMAP, ha coordinato la tavola rotonda a cui hanno partecipato Alumni EMMAP nonché manager apicali di enti locali. Francesco Bergamelli, Segretario Generale (SG) del Comune di Lissone nonché Segretario UNSCP Lombardia, ha posto il tema di quali siano gli spazi di valorizzazione della «responsabilità̀» dei decisori pubblici (amministratori, dirigenti, leader di competenze). Lucia Cani, Dirigente presso il Comune di Bassano del Grappa, ha invece messo a fuoco le condizioni abilitanti che, nel prossimo futuro, risulteranno determinanti per gli Enti locali rispetto alla capacità di consolidamento delle innovazioni che il PNRR renderà̀ accessibili. Concetta Orlando, Segretario Generale della Città Metropolitana di Genova, ha raccontato di come si possa coinvolgere concretamente i portatori di interesse (cittadini e imprese) nei processi di pianificazione degli Enti. Simone Simeone, Dirigente del Comune di Taranto, ha parlato di come stia traguardando la reingegnerizzazione dei servizi e l’innovazione nelle modalità di accessibilità dei servizi da parte dei cittadini attraverso scelte, strumenti, piattaforme digitali e sistemi innovativi.

Complessivamente, gli interventi che si sono susseguiti hanno calato nella realtà quotidiana degli enti alcune pratiche di management all’avanguardia nella gestione delle imponenti sfide che vivono in questa fase. Riprendendo gli spunti degli ospiti, Giorgio Giacomelli ha sottolineato come l’esercizio del ruolo manageriale negli Enti Locali richieda oggi una certa disponibilità ad assumere dei rischi e trovare soluzioni nuove sfruttando, nella prospettiva dell’interesse pubblico, gli spazi di discrezionalità offerti dalla norma. Il rischio a cui si fa riferimento è, evidentemente, quello legato all’incertezza che accompagna ogni processo di innovazione: per questo motivo, è necessario sviluppare capacità di interpretazione degli scenari esterni per definire le priorità di intervento sulla base della dinamica attesa dei bisogni.

La serie #SFIDE continua nella programmazione di webinar aperti a tutti gli interessati ai temi più caldi per l’agenda della PA, che prenderà forma già nelle prossime settimane con un incontro ad hoc per mettere a confronto manager di servizi pubblici e di servizi privati, per declinare peculiarità e spazi di apprendimento e integrazione reciproci tra le pratiche dei rispettivi ambiti di appartenenza.

Questo ciclo di incontri ci offre l’occasione di coniugare le chiavi di lettura proposte dalla faculty EMMAP con l’esperienza diretta dei nostri Alumni e di manager apicali della PA, calando l’approccio didattico del nostro programma in un contesto aperto al pubblico di professionisti impegnati con e per la PA, in una logica di condivisione e discussione per sostenere la capacità degli enti e dei manager pubblici di rispondere alle sfide che la Pubblica Amministrazione oggi vive.

 

Silvia Rota ed Eleonora Perobelli

 

SDA Bocconi School of Management

 

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