
- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 23 set 2025
- 40 ore
- Online
- Italiano
Il corso intende fornire tutte le competenze necessarie a padroneggiare e applicare i principali strumenti e framework esistenti in materia di sustainability reporting.
Il CFO non è solo un business partner ma è parte integrante del business. Una rivoluzione a 360 gradi rispetto all’interpretazione tradizionale del CFO come “persona dei numeri”. Il CFO deve capire gli altri, e spiegarsi al fine di convincere, ricordando che non tutti sono esperti di finanza. Questi alcuni dei messaggi importanti emersi dalla CFO Series di Antonio Picca Piccon, CFO del Gruppo Ferrari, che ha incontrato i partecipanti di EMF - Executive Master in Finance , diretto da Andrea Beltratti, EMF Academic Director e Alessia Bezzecchi, EMF Program Director in occasione della EMF CFO Series nella prestigiosa cornice del Museo di Maranello
Il background professionale. “Quali i punti salienti della tua carriera professionale” chiede l’Academic Director. “La parte accademica comprende una laurea in Economia e Commercio all’Università di Torino e un MPhil in Economics a Cambridge. In seguito, ho iniziato a lavorare presso Sanpaolo IMI occupandomi di attività legate alla tesoreria ma anche a equity capital market, come quotazioni e fusioni societarie. Il Gruppo Fiat mi diede la possibilità, dopo qualche anno, di applicare ad un ambito corporate le tecniche finanziarie apprese in banca e durante gli studi, chiedendomi di creare il risk management dei servizi finanziari e di occuparmi di cartolarizzazioni. Il resto della mia carriera è stato influenzato da Sergio Marchionne per un certo numero di anni, grazie alle posizioni di crescente responsabilità che ritenne via via di affidarmi, tra cui quella di CFO del Gruppo Iveco e poi di Responsabile Treasury e Servizi Finanziari del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles. Alla fine del 2014, subito dopo la quotazione al NYSE di FCA, ho scelto con entusiasmo di mettermi alla prova all’interno del mondo imprenditoriale privato, come CFO del Gruppo Ariston (allora interamente di proprietà della famiglia Merloni), dove sono rimasto fino al 2018 quando sono approdato in Ferrari, ancora una volta per rispondere alla chiamata del Dottor Marchionne”.
La complessità e il contesto internazionale. “Quali sono gli elementi rilevanti dell’attuale contesto dal punto di vista dell’operatività aziendale?”. “Il livello di incertezza è cresciuto come non mai. Mentre il rischio può essere studiato con strumenti quantitativi e analisi di serie storiche, l’incertezza è descritta dall’assenza di scenari e probabilità e questo rende la programmazione molto difficile per la imprese, che spesso reagiscono riducendo gli investimenti. Il 2025 è il miglior esempio: siamo partiti con dazi sulle auto europee al 2,5% diventati poi 27,5% e ultimamente al 15% ma senza un regolamento attuativo. Anche dal punto di vista dell’inflazione non ci sono implicazioni certe: negli Stati Uniti al momento le catena distributive dei prodotti soggetti ai nuovi dazi pare aver ridotto i margini e assorbito una buona parte dell’incremento ma non sappiamo quanto questo effetto potrà durare.”
Il Gruppo Ferrari. “Quale l’impatto di questa incertezza sul Gruppo Ferrari?”. “La stabilità della domanda per i nostri prodotti ci consente di navigare meglio di altri questa tempesta perfetta. I nostri clienti sono pochi a livello numerico nel mondo ma detengono una quota rilevante di reddito e patrimonio. La combinazione di questi elementi consente appunto la stabilizzazione della domanda. Abbiamo due recenti osservazioni in merito: durante la crisi del 2009 la domanda per i nostri prodotti scese in modo transitorio soprattutto a causa delle richieste di posticipo di consegna per poi recuperare l’anno successivo, mentre durante la crisi pandemica la volatilità fu ancora minore in quanto non ci furono cancellazioni ma solo ritardi di consegne legate al lock down. Il motto del nostro fondatore, “produrre un auto in meno della domanda” è ancora oggi valido e contribuisce a creare la scarsità delle nostre auto rispetto alla domanda. Siamo felici di essere considerati, e valutati, alla stregua dei migliori brand mondiali del lusso, ma più che una nostra scelta si tratta del risultato, decretato nel tempo dagli stakeholder, di uno sforzo pluridecennale”.
Sostenibilità: “Hai sostenuto nella EMF CFO Series del 2024 che “La sostenibilità non è un costo ma un’occasione di aumento dei ricavi”. Ne sei ancora convinto?“. “Certamente. Per quanto alcuni analisti e investitori sembrino meno interessati oggi al tema della sostenibilità, almeno giudicando le domande fatte durante le varie conference call di presentazione dei risultati periodici, pensiamo che la sostenibilità, correttamente intesa nel senso datogli da Porter di risultato di bilanciata e felice combinazione di attenzione per shareholder e stakeholder, sia sempre di fondamentale importanza. Manteniamo quindi i programmi impostati nel senso di attenzione al riciclo dei materiali, utilizzo di fonti rinnovabili, attenzione alle migliori tecnologie per i motori elettrici. Parlando di sostenibilità dobbiamo ricordare il ruolo centrale che svolgiamo nel sistema che ci circonda, a livello territoriale e aziendale. Maranello e la Motor Valley per noi sono essenziali per gli stimoli, le idee, la qualità della vita, la passione che coinvolge tutti. Il nostro impegno sociale deve quindi anche essere visto nei termini di una responsabilità di restituire alle varie community tutto quello che continuano a fare per noi”.
La quotazione sul mercato azionario: “Che cosa pensi in termini generali della relazione tra quotazione sul mercato azionario e creazione di valore per l’impresa?“. “La mia esperienza è molto positiva. È vero, come molti notano, che essere quotati aggiunge vincoli e aumenta in una certa misura i costi, ma è anche vero, come pochi ricordano, che questi vincoli aiutano a migliorare la gestione aziendale, ad esempio in termini di processi, di pianificazione e programmazione, che deve forzatamente essere allungata dal punto di vista temporale per poter meglio interagire con gli investitori istituzionali che hanno appunto ottica di lungo periodo. Il Gruppo Ferrari è andato in Borsa non alla ricerca di risorse finanziarie ma alla ricerca degli stimoli per il costante miglioramento che il mercato sino a questo momento ci ha infatti dato”.
Il ruolo del Chief Financial Officer: “Il CFO non è solo il tecnico della Finanza, che applica una serie di strumenti che fanno parte di discipline variegate come il financial reporting, la corporate finance, la macroeconomia. Anche a causa della mia formazione ritengo che la conoscenza metodologica di base sia un elemento essenziale per essere un CFO, e in generale un manager, di successo. Senza una conoscenza metodologica e modellistica si rischia di essere guidati eccessivamente dai dati e di non poter interpretare le tendenze profonde rilevanti per la gestione aziendale. Il CFO deve interagire con tutti in azienda, anche grazie alla conoscenza del business, che consente di svolgere all’interno del management team un ruolo strategico nelle scelte di breve come di lungo periodo. Il CFO deve peraltro avere la capacità di comunicazione con le altre funzioni aziendali, che non parlano necessariamente lo stesso linguaggio della Finanza”.
I consigli per i partecipanti EMF: la EMF CFO Series si chiude con la domanda di rito, che pur essendo molto generale ha in questo caso una risposta piuttosto precisa: “Le tre skill che mi sono servite maggiormente sono state la curiosità, la comunicazione e la responsabilità. La curiosità per me è stata un importante driver di approfondimento dei compiti diversi che via via mi erano attribuiti, e mi ha portato ad accettare con serenità e impegno le diverse evoluzioni professionali. È importante valutare ogni possibilità di cambiamento con curiosità, ma anche avere la flessibilità di cercare i cambiamenti. La comunicazione è cruciale per capire gli altri, discutere le varie possibilità e poter mettere in atto le proprie scelte. La responsabilità individuale è altrettanto importante: ho sempre cercato di amministrare le risorse delle aziende per cui lavoravo come se fossero le mie: sono convinto che questa sia una linea guida preziosa. Infine, correi citare l’umiltà: le decisioni si prendono in team e inserisco nel mio team persone brillanti che sono in grado di contribuire a un clima positivo, collaborativo e propositivo”.
SDA Bocconi School of Management
Il corso intende fornire tutte le competenze necessarie a padroneggiare e applicare i principali strumenti e framework esistenti in materia di sustainability reporting.
Approfondire logiche e meccanismi delle compagnie di assicurazione per sviluppare un approccio manageriale orientato all’innovazione e al change management.
Avere un quadro completo del processo di M&A: i metodi di valutazione del prezzo/valore dell’azienda e gli elementi negoziali che determinano il prezzo effettivo.