Paolo Galletti – People & Purpose Leader Deloitte Central Mediterranean: come investire meglio nelle persone con l’AI

L’Intelligenza Artificiale è un importante elemento di cambiamento nelle modalità di lavoro delle aziende ma questo non deve scoraggiare le aziende stesse a continuare ad investire nel capitale umano. Non servono importanti cambiamenti nella gestione delle persone per quanto riguarda l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, in particolare quella Generativa, ma occorre sperimentare a livello di divisioni e di singole persone per trovare le migliori soluzioni organizzative, nel contesto di un aiuto costante che la funzione di Risorse Umane deve dare a tutte le persone d’azienda. Questi alcuni tra i messaggi condivisi da Paolo Galletti, People & Purpose Leader Deloitte Central Mediterranean, che ha incontrato la classe 2025 dell’EMF - Executive Master in Finance di SDABocconi, diretto da Andrea Beltratti, EMF Academic Director e Alessia Bezzecchi, EMF Program Director in occasione della EMF Leader Series.

L’iter professionale e il valore delle esperienze. “Come tradizione, chiediamo una Tua presentazione che si soffermi maggiormente sugli aspetti di carattere personale e che ci possa consentire di conoscerti” inizia Beltratti. “La mia esperienza è molto variegata e si è alternata tra settori diversi e aziende diverse partendo da una importante esperienza di leva obbligatoria con il corpo degli Alpini, dove ero responsabile di 100 persone e infrastrutture di valore rilevante. La laurea in Scienze Politiche non aveva lasciato in me una chiara vocazione e quindi ho colto le opportunità che si sono presentate tra cui Cremonini, Arthur Andersen, EY, Accenture, RAI e infine Deloitte dall’agosto del 2022. Questa alternanza è stata molto utile per la mia vita professionale, che si è svolta sempre nell’ambito della funzione delle Risorse Umane”.

L’Intelligenza Artificiale e le persone in azienda. “Quali sono i principali trend di cambiamento per le aziene e in particolare per la gestione delle persone?” “L’Intelligenza Artificiale Generativa (GAI) ha un impatto globale, trasforma vari elementi come competizione, cultura, mansioni, e il processo di trasformazione richiede un monitoraggio continuo. La GAI si inserisce in un contesto già in movimento a causa delle trasformazioni nelle modalità di lavoro. Le possibilità offerte dalla comunicazione a distanza implicano che la presenza fisica conta meno in azienda. Le aziende devono quindi attrezzarsi per valutare e favorire maggiormente la possibilità di avere un impatto in ciò che si fa, ovunque venga svolto. In altre parole si tratta di considerare l’output e non l’input. Questo insieme di cambiamenti infine è rilevante perché evidenzia sempre di più il ruolo del benessere psicofisico, che è ormai una chiave di volta per la vita delle imprese”.

Il futuro della funzione di Risorse Umane. “In che modo questi trend cambiano la funzione dell’HR?” chiede l’Academic Director di EMF. “In modo rilevante. La funzione deve essere meno specialistica e più trasversale. Occorre comprendere a fondo il business model dell’azienda e, come già evidenziato precedentemente, bisogna misurare i fenomeni rilevanti meglio e con più precisione. L’IA è uno strumento che agevola il lavoro della funzione HR, e una delle nuove responsabilità è proprio quella di favorire la comprensione e l’accettazione del nuovo modo di lavorare, potenziato dalla presenza delle nuove tecnologie di trattamento dei dati. Dobbiamo riconoscere da questo punto di vista la presenza di un tema generazionale, in quanto le persone meno giovani hanno meno familiarità con i nuovi strumenti e più difficoltà di utilizzo. In questo sforzo di trasformazione, anche culturale, penso sia importante che non ci siano regole dall’alto, le persone devono essere aiutate ma lasciate libere di sperimentare e trovare le migliori soluzioni produttive. Oggi conta meno la formazione meramente tecnica, proprio grazie alle nuove forme di AI che rendono accessibile a tutti anche l’utilizzo dei modelli più complessi”.

I consigli per gli EMF. “Quali sono i tuoi consigli alla classe EMF?“. “Il primo è di pensare in modo sistemico al fine di essere in grado di comprendere le dinamiche ambientali in modo ampio. Il secondo è quello di sentire sempre una vasta quantità di pareri esterni, sapendo però che alla fine le decisioni importanti sono individuali e che occorre essere in grado di assumersi le responsabilità. In terzo luogo, ricordare che il rapporto di lavoro è il risultato di una scelta biunivoca: le aziende scelgono le persone, ma è vero anche il contrario. È quindi importante cercare aziende che rappresentino un’ottima combinazione con le proprie caratteristiche, tra cui soprattutto i valori. Infine, consiglio a tutti una lettura di un libro di Daniel Goleman sull’intelligenza emotiva”. La lunga serie di domande rivolte dalla classe EMF al dottor Galletti è la dimostrazione più chiara dell’entusiasmo con cui sono stati recepiti i messaggi generosamente condivisi.

Executive Master in Finance CampUS 2025: opportunità e rischi per corporate e financial institutions discussi dalla community di EMF

Approfondisci

SDA Bocconi School of Management