Teoria in pratica

I PRO: la sanità vista con gli occhi del paziente

Combinando le informazioni cliniche con una valutazione più generale da parte del paziente, il patient-reported outcome (PRO) fornisce un quadro più completo sul reale stato di salute fisica e mentale. Questo rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare le politiche di assistenza sanitaria

Il contesto

L’idea che i pazienti siano nella migliore posizione per valutare la qualità dell’assistenza sanitaria ricevuta è ormai da tempo affermata. Il loro attivo coinvolgimento in tutto il percorso di cura e i feedback sui servizi concorrono a realizzare quel principio della centralità della persona sempre più fondamentale in ambito sanitario, sia a livello nazionale sia comunitario.

 

Fondamentale per realizzare la patient-centered care è l’uso del patient-reported outcome (PRO), cioè un rapporto riguardante lo stato di salute riferito direttamente dal paziente, senza alcuna interpretazione da parte del clinico. Sempre più utilizzati come preziosa fonte di dati in diversi ambiti dell’assistenza sanitaria, i PRO si focalizzano sulle informazioni relative a sintomi specifici manifestati dal paziente in merito al suo stato di salute fisico e psicologico, ma anche sulla soddisfazione e sull’efficacia per l’assistenza ricevuta durante un trattamento, ospedaliero o extra-ospedaliero.

 

La crescente disponibilità dei PRO, la loro integrazione con altre informazioni e i miglioramenti nell’analisi dei dati offrono una preziosa opportunità di mettere il paziente al centro di qualsiasi processo di assistenza sanitaria. Tuttavia, diverse questioni devono essere affrontate dal decisore pubblico per un loro uso appropriato, tra cui l’interoperabilità, la sicurezza dei dati, la privacy del paziente.

 

La ricerca

Un recente studio Un recente studio ha fotografato l’attuale sviluppo dei PRO, come questi vengano misurati e come finora siano stati utilizzati, con un’analisi che si sposta anche sulle applicazioni per il prossimo futuro.

 

PRO è un termine generico che classifica una serie di concetti diversi legati al paziente, tra cui i rapporti personali sul suo stato di salute o la valutazione delle cure ricevute. Non tutte le informazioni mediche o sanitarie raccolte dai pazienti costituiscono un PRO. Per esempio, le caratteristiche demografiche, i farmaci assunti e l’anamnesi personale e familiare ne sono escluse. Gli esiti riferiti dai pazienti utilizzando questionari progettati ad hoc (i patient-reported outcome measures-PROMs) sono una preziosa fonte di dati che possono informare una vasta gamma di domini dell’assistenza sanitaria: dagli studi clinici alle linee guida, dalla gestione dell’assistenza sanitaria ad aspetti normativi, fino ai processi decisionali di copertura sanitaria e di rimborso.

 

Per esempio, il Functional Assessment of Cancer Therapy - General (FACT-G) è un questionario ampiamente utilizzato per valutare la qualità della vita dei pazienti che ricevono terapie contro il cancro. Nella sua ultima versione, questo presenta 27 domande relative al benessere fisico, sociale e familiare, emotivo e funzionale del paziente. I PROM possono essere categorizzati come specifici per una malattia o generici, statici o dinamici (in quest’ultimo caso, i set di domande sono adattati al singolo individuo).

 

Combinando le informazioni puramente cliniche con una valutazione più generale da parte del paziente, il PRO fornisce un quadro completo sul suo stato di salute fisica e mentale, incentivando il dialogo tra paziente e operatori sanitari con l’obiettivo di raggiungere un processo di cura condiviso e più individualizzato. La misurazione degli esiti dei PRO migliora il coinvolgimento del paziente nel percorso di cura, chiarendo le sue priorità. Questo è un aspetto particolarmente importante perché i pazienti e i medici non sono sempre d’accordo su quali risultati di cura siano più importanti da raggiungere. I PRO, inoltre, migliorano la consapevolezza dei pazienti sulle loro condizioni e aumenta la responsabilità pubblica degli operatori sanitari, più attenti alle esigenze del paziente/cittadino.

 

Negli ultimi anni, l’uso di PRO nella ricerca clinica è aumentato in modo sostanziale (circa l’85 per cento degli studi oncologici presenti sul portale ClinicalTrials.gov, database che raccoglie gli studi da tutto il mondo, incorporano una qualche forma di PRO). La diffusione dei PROM nella pratica clinica è invece molto più lenta e frammentata, documentata in pochi centri d’eccellenza, principalmente negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Danimarca. In questi Paesi sono da tempo attivi programmi che monitorano la soddisfazione e il benessere psicosociale dei pazienti, fornendo servizi aggiunti per quanti colpiti da disturbi d’ansia e depressivi.

 

A livello organizzativo, diversi Paesi hanno lanciato iniziative per promuovere l’uso dei PRO come base per la misurazione delle prestazioni da parte degli erogatori di assistenza sanitaria. Mentre, a un livello più ampio, questi possono essere utilizzati per fini regolatori, come il rilascio di autorizzazioni per l’immissione in commercio di prodotti farmaceutici, per la valutazione della tecnologia sanitaria impiegata, per ricevere un rimborso rispetto alle cure ricevute.

 

Conclusioni e implicazioni

Una politica sanitaria che supporti la raccolta su larga scala di PROM è fondamentale per promuovere una valutazione standardizzata, continua e integrata di questi dati nella ricerca clinica e nell’assistenza quotidiana. Le questioni che coinvolgono l’interoperabilità, la governance e la sicurezza dei dati, la privacy del paziente devono essere affrontate aggregando i dati raccolti a livello locale, regionale e nazionale.

 

Le cartelle cliniche elettroniche, i dati amministrativi, le cartelle cliniche pubbliche, i sensori biometrici, le applicazioni mHealth e molte altre fonti di dati possono essere integrate e utilizzate per migliorare la raccolta, l’analisi e la presentazione dei dati, a tutto vantaggio del paziente.

 

In un futuro non lontano, i resoconti narrativi che descrivono gli incontri tra medici e pazienti saranno automaticamente convertiti in PROM standardizzati e riutilizzabili da altre strutture sanitarie, i cui servizi e le cui procedure saranno guidati dalle preferenze, dai bisogni e dai risultati di salute del paziente.

 

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