
- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 15 Mag 2025
- 4,5 giorni
- Class
- Italiano
Acquisire modelli di lettura e analisi del cambiamento in azienda e proporre metodologie di intervento per trasformare le visioni strategiche in risultati concreti.
Starting è il corso dei record. Organizzato da SDA Bocconi School of Management in collaborazione con CFMT (il Centro di formazione management del terziario che affianca i soci di riferimento, Confcommercio e Manageritalia, nella promozione culturale ed economica del settore), ha da poco superato le cento edizioni e i duemila partecipanti e sta per raggiungere il traguardo dei 30 anni di durata.
Il programma è rivolto ai neodirigenti del terziario (entro tre anni dalla nomina) e consente di accrescere non solo il loro capitale intellettuale, ma anche quello relazionale.
“Starting non mi ha fornito solo competenze manageriali, ma anche un network di amici, con i quali sono ancora in contatto dopo 17 anni, e un forte interesse alla vita associativa,” afferma il Presidente di CFMT e alumnus del programma, Simone Pizzoglio. Il concetto è ribadito anche da manager che hanno partecipato più di recente, come Sofia Andreia Caido Ribeira de Campos, alumna del 2021: “Grande punto di forza, secondo me, la varietà dei docenti e dei partecipanti. Mi ha permesso di ampliare il mio network. Con i miei colleghi ci confrontiamo ancora, ogni volta che abbiamo bisogno di supporto.”
I numeri della storia
Azienda: CFMT
Soci di riferimento: Confcommercio e Manageritalia
Anno di istituzione: 1994
Aree di attività: formazione, welfare e politiche attive per i dirigenti del terziario
Aziende associate: 10.000
Dirigenti iscritti: 30.000
Un’indagine tra i partecipanti, condotta da Bruno Busacca, Professore di Economia e Gestione delle Imprese e Direttore del programma, e Maria Cristina Cito, Associate Professor of Practice di Marketing and Sales, ha riscontrato che un ulteriore beneficio è la maggiore sensibilità dei manager alla propria formazione e a quella dei propri collaboratori. In questo modo, la partecipazione a Starting apre interessanti prospettive di ulteriore crescita sia per i manager e per chi lavora con loro.
“Se è vero che non esiste un dirigente senza impresa, è anche vero che non esisterebbe l’impresa senza dirigenti di qualità. Il nostro obiettivo è offrire la migliore formazione alle 10.000 imprese e ai 30.000 dirigenti di CFMT,” dichiara il vicepresidente di CFMT, Giorgio Rapari.
“La collaborazione con CFMT è un ottimo esempio di che cos’è una partnership di qualità, capace di durare nel tempo,” afferma il Direttore Busacca. “I tre ingredienti fondamentali sono la qualità (dei partecipanti, dei contenuti, della faculty, dell’organizzazione), l’innovazione continua e la fiducia reciproca tra i partner. Questo mix alimenta Starting, un percorso di alta formazione per gestire complessità, risorse, persone, stile di leadership, mercati e innovazione, rivolto a una comunità di manager di talento, orientata alla creazione di valore e allo sviluppo sostenibile.”
Un programma può arrivare alle cento edizioni e ai trent’anni di vita solo se viene co-progettato in modo che possa costantemente evolvere, al mutare degli scenari e delle esigenze dei manager.
“Oggi, un percorso di formazione e sviluppo, per poter essere efficace e raggiungere gli obiettivi sperati, deve allenare diverse competenze e operare su più livelli,” sostiene Nicola Spagnuolo, Direttore di CFMT. “In primis, vanno consolidate le competenze tecnico-verticali. Poi, in un momento di così grande incertezza, devono essere allenate le competenze di tipo trasversale, a mio avviso erroneamente identificate come soft skills poiché soft non sono affatto. Infine, devono essere acquisite le competenze digitali, che risultano essere certamente abilitanti rispetto a modelli di sviluppo in cui la centralità delle tecnologie è innegabile.”
“Insegno al programma Starting fin dai primi anni,” dice Gianmario Verona, Professore di innovazione ed ex Rettore dell’Università Bocconi. “In questi anni l’innovazione è diventata sempre più centrale, fino a coinvolgere tutti i processi aziendali. Inoltre, sono cambiate le tecnologie di cui ci occupiamo; l’intelligenza artificiale ne è solo l’ultimo esempio.”
A testimonianza di un ambiente che cambia, la percentuale di donne è in continuo aumento, evidenzia l’indagine di Busacca e Cito. La partecipazione femminile è passata nel tempo dal 21% al 28,5%. A cambiare sono, inoltre, anche le competenze che i neodirigenti ritengono più importanti da sviluppare: quelle in più forte ascesa, soprattutto dopo il periodo pandemico, risultano essere “Sviluppare il pensiero strategico,” “Gestire le situazioni difficili” e “Conoscere meglio se stessi e gestire la propria carriera.”
“Oggi insegniamo ai neodirigenti che la leadership è uno strumento al servizio di una comunità,” spiega Simona Cuomo, Associate Professor of Practice di Leadership, Organization & Human Resources.
Tutte queste caratteristiche, è emerso dall’indagine tra i partecipanti, si traducono per Starting in un net promoter score (l’indice, compreso fra -100 e 100, che misura la propensione a raccomandare ad altri un bene o servizio) pari a 78,1 - un livello paragonabile a quello di brand eccellenti.