
- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 21 mag 2025
- 17 giorni
- Blended
- Italiano
Fornisce le conoscenze e gli strumenti fondamentali per un effettivo esercizio della funzione di direzione della PA.
#ValorePubblico torna ad occuparsi di Scuola e lo fa con un'intervista a Patrizio Bianchi, già Rettore e professore ordinario di Economia e Politica industriale all’Università di Ferrara, esperto di industria 4.0 e di innovazione digitale nel settore dell’istruzione, chiamato dal Ministro dell’Istruzione Azzolina per guidare la Task Force di tecnici per ripensare la Scuola post-Covid 19.
“Intanto non chiamiamola Task Force” precisa Bianchi, rivendicando il mandato e la funzione che svolge il Comitato di consulenti del Ministro: “Fare proposte, non decidere. Decidere tocca al Ministro. Noi siamo chiamati a ripensare il rientro a scuola a settembre in una prospettiva di ridisegno del Sistema Scolastico nel suo insieme, definendo una roadmap che – sin da ora – sappia cogliere all’interno di una visione strategica di cambiamento le straordinarie opportunità che tale situazione di crisi porta con sé”.
Partiamo dal punto già affrontato su questo blog: la Scuola, come tanti altri servizi pubblici, sta conoscendo una trasformazione accelerata a causa dei vincoli imposti dal distanziamento sociale. Queste trasformazioni ci impongono ogni volta di riflettere su qual è il prodotto o, per usare un termine caro a questo blog, qual è il Valore Pubblico generato. Tornando alla Scuola, abbiamo capito tutti che non è solo una somma di lezioni. Che ne pensa?
“Questa contingenza ci offre l’opportunità unica di ridisegnare l’intero sistema scolastico. Un sistema in cui lo sport, la musica, l'arte (non solo la sua storia) sono marginalizzati e confinati a poche ore alla settimana, e in cui ancora oggi si dibatte se inserire l’educazione civica. Una scuola in cui i quattro principali driver della cultura contemporanea sono considerati accessori. Non si tratta, quindi, di capire come fare per tornare a prima, ma – al contrario – di cambiarlo per il futuro a venire, valorizzando il sacrificio di molti e creando una scuola migliore. É un’opportunità per la Società intera, se pensiamo che la metà della popolazione italiana è parte del sistema scolastico, considerata la comunità di studenti e delle loro famiglie, gli insegnanti e i lavoratori della Scuola. Intervenire sulla Scuola, significa intervenire sulla Società. Non vi è infatti istituzione più permeante. É un’opportunità per l’economia: il nostro Paese è tra quelli con i tassi di dispersione scolastica più alti in Europa, con picchi del 30% in alcune regioni del Sud. Le ripercussioni di questa fragilità sono evidenti sui nostri tassi di sviluppo economico: non dimentichiamo che la nostra economia, negli ultimi 20 anni, è stata ferma. La Scuola è anche un’infrastruttura per lo sviluppo economico, oltre che civile e culturale”. Punto interessante che ci permette di allargare ancora di più il perimetro del valore pubblico generato dalla Scuola: “educazione, crescita ed eguaglianza si sostanziano quale il triangolo in cui si trova lo sviluppo umano”.
Lo sport, la musica, l’arte e l’educazione civica, i quattro principali driver della cultura contemporanea, non possono più essere considerati accessori.
“La prima Agenda Digitale risale al 2012. Ma niente come questa congiuntura ha visto impennare l’uso delle tecnologie: in 40 giorni abbiamo fatto quello che non era stato fatto nei passati 8 anni. Quanto fatto fino ad oggi rappresenta però solo un primo passo verso la digitalizzazione. Nello specifico della Scuola, la vera opportunità offerta dal digitale è passare da un modello basato sull’insegnamento ad uno basato sull’apprendimento, centrato sullo studente e non più sull’insegnante. Le tecnologie digitali permettono – anche nel settore dell’istruzione – di passare ad un modello 4.0 grazie al quale è possibile assicurare una migliore personalizzazione del servizio su grandi numeri. Questa è la vera novità. In altre parole, le tecnologie permettono di sperimentare nuove soluzioni e garantire agli studenti di trovare risposte più efficaci ai loro bisogni di apprendimento specifici e differenziati, uscendo così da una sequenzialità vincolata. In altre parole, abbiamo la possibilità di portare la scuola fuori dal paradigma fordista in cui è ancora immersa”. Come molti altri servizi pubblici, ci piace aggiungere.
Le tecnologie digitali permettono di assicurare una migliore personalizzazione del servizio su grandi numeri e di portare la Scuola fuori dal paradigma fordista in cui è ancora immersa.
I servizi sono fatti da persone per altre persone. La loro concezione della Scuola definisce la Scuola stessa. “Nell’uso degli strumenti digitali i docenti stanno imparando dai loro allievi” che spiegano loro come usare le tecnologie che supportano in queste settimane le video-lezioni. Questo cambio di ruolo è molto interessante. “Per la prima volta nella storia, sull’elemento fondante dell’apprendimento, l’allievo supera il maestro. I nostri ragazzi sono digitalizzati da un pezzo, si tratta di imparare dalla loro esperienza. Pensiamo, ad esempio, ai videogiochi. Questi sono stati lo strumento di digitalizzazione di massa dei nostri ragazzi, del tutto abituati ad una modalità di logica interattiva in un mondo virtuale che non abbiamo mai sperimentato nella nostra scuola”.
Possiamo pensare di prendere spunto da queste tecnologie per creare ambienti di apprendimento virtuale che supportino l’esperienza educativa? “Certo, non tutto. Oltre alle tecnologie, che rappresentano lo strumento, il ruolo dell’insegnante sarà fondamentale nello sviluppare la capacità critica che ti può dare, ad esempio, la lettura dei classici”. A proposito di spirito critico e capacità elaborativa che si sviluppa a scuola “la prima cosa da fare con il rientro a scuola sarà aiutare tutti, studenti e insegnanti, a superare il trauma subito in questi mesi.” Anche a questo serve la Scuola.
Buon lavoro Prof. Bianchi, a Lei e tutto il Comitato.
La prima cosa da fare con il rientro a scuola sarà aiutare tutti, studenti e insegnanti, a superare il trauma subito in questi mesi.