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Concorsi online? Il caso di Bassano del Grappa

Lucia Cani, è il “classico profilo EMMAP”, come ha giustamente notato Silvia Rota, nel presentarla nel corso di un seminario dedicato agli ex allievi del programma. Si è diplomata con la seconda edizione, circa 10 anni fa, all’epoca funzionario presso il Comune di Pula. Si è messa in gioco, ha cambiato regione, prima la Toscana, poi il Veneto, per assumere in entrambi i casi incarichi dirigenziali per ricoprire il ruolo di Dirigente dei Servizi Finanziari. A Bassano, oltre all’area bilancio, ha la responsabilità anche della Programmazione Risorse  e ha gestito – come molti dirigenti degli enti locali in questi mesi passati – le procedure concorsuali in tempi di Covid. Nel corso del seminario ci ha raccontato come. Ecco i miei appunti.  

Tre concorsi, tre livelli di digitalizzazione

Le procedure erano tre, di cui la prima finalizzata a coprire in un caso un ruolo dirigenziale. Ciascuna ha permesso di sperimentare una modalità diversa.

Nel primo caso – nel corso dell’autunno – il numero dei candidati era inferiore alle 50 persone e si è optato per svolgere le prove scritte in presenza. Nonostante i numeri contenuti, la gestione delle operations delle prove scritte in presenza in tempi di Covid implica sforzi ed attenzioni non trascurabili. Le prove orali, invece, sono state svolte online, su una piattaforma resa disponibile dal CED.

La seconda procedura concorsuale, invece, cadeva in tempi successivi alla normativa del 3 dicembre 2020, che impediva lo svolgimento di concorsi in presenza. Ma non online. Pertanto, si è scelto di effettuare anche le prove scritte a distanza, grosso modo come già facevano le Università con gli esami e le discussioni delle tesi di laura da alcuni mesi. A seguito degli scritti, anche le prove orali si sono celebrate online, con lo stesso canale già sperimentato nel precedente concorso.

L’ultima procedura (ancora in itinere) ha visto candidarsi un numero di persone superiori rispetto alle due precedenti e si è reso necessario effettuare le prove pre-selettive. Occasione perfetta per sperimentare anche questo step in modalità completamente online.

I fattori abilitanti e i punti di attenzione.

Le disposizioni della Funzione Pubblica hanno aperto questa strada, si trattava di avere la voglia di sperimentare, buttando un po’ il cuore oltre l’ostacolo. Tra le risorse più utili, due sono state le più impattanti: poter disporre di schemi di bandi predefiniti, che davano legittimità al percorso; così come la possibilità di accorciare la durata del concorso (dai tempi di acquisizione delle domande ai calendari più ravvicinati delle prove), che ha permesso di gestire in maniera meno sfilacciata l’intera procedura.

I punti di debolezza si possono immaginare. Il primo riguarda la qualità del supporto informatico: la paura di un problema tecnico durante il collegamento (sia lato candidato, sia lato ente) ha reso necessario uno sforzo importante non solo sul piano informatico, ma più in generale la messa a punto di strategie di contenimento del rischio. Tra queste, progettare prove che non richiedessero tempi lunghi di connessione, preparazione di soluzioni di back-up, e – soprattutto – una lunga preparazione non solo dell’ente, ma anche dei candidati, ai quali sono state messe a disposizione tutte le informazioni e la possibilità di provare le piattaforme prima, per poter effettuare al meglio le prove, senza la paura di un imprevisto tecnico. Un secondo limite ha riguardato la perdita del “contatto umano” nelle prove orali, che sono di solito un momento molto ricco per conoscere meglio il candidato. Il bando, però, prevedeva una valutazione anche delle competenze trasversali (come le competenze di relazione e di comunicazione) e, pertanto, prevedeva la presenza in commissione di uno psicologo del lavoro. La presenza di un professionista ha permesso di osservare con metodo e affidabilità tecnica questi aspetti, benché mediati dallo schermo.

 

Le disposizioni della Funzione Pubblica hanno aperto questa strada, si trattava di avere la voglia di sperimentare, buttando un po’ il cuore oltre l’ostacolo.

Concorsi online? Promossi!

Nel complesso si è rivelata un’esperienza positiva, sia per l’ente, sia per i candidati.

Per l’ente, si è trattato di poter procedere con il programma assunzionale senza intoppi, nonostante l’emergenza sanitaria. Per quanto lo sforzo tecnologico sia stato importante, si tratta della messa a punto di strumenti e procedure replicabili all’infinito. Inoltre, poter procedere secondo ritmi più serrati ha reso non solo più efficiente l’intera procedura, ma ha anche permesso all’ente di gestire con maggiore agilità e focalizzazione le procedure. Infine – last but non least – poter leggere le prove scritte al PC ha velocizzato anche i tempi di correzione, potendo ridurre lo sforzo interpretativo che sovente richiede la lettura di compiti scritti a mano (in tempi in cui a mano non si scrive più nemmeno la lista della spesa).

Ma si tratta di una esperienza positiva anche lato candidati, che non hanno dovuto scegliere se presentarsi al concorso o tutelare la propria salute e quella degli altri, riducendo gli spostamenti. Tanto meno si sono trovati a vedere posticipato il calendario del concorso.

Inoltre, un indicatore della regolarità dell’intera procedura anche sul piano della percezione dei candidati è offerto dal fatto che non solo non ci sono stati ricorsi e anche gli accessi agli atti sono stati limitati e relativi solo alla prima procedura.

 

Complimenti, Lucia! Complimenti anche a Bassano del Grappa e a tutti gli enti impegnati a sperimentare!

 

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