Finance4Future: la finanza come partner strategico per l’innovazione al centro del EMF CXO Forum 2025

EMF - Executive Master in Finance - CXO Forum 2025

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Milano, 6 giugno 2025 – In un’epoca in cui le imprese devono affrontare trasformazioni accelerate e sfide sempre più complesse, la finanza si conferma una leva strategica per guidare l’innovazione e sostenere modelli di business evoluti.

 

Questo il messaggio emerso dal EMF CXO Forum – Finance4Future, organizzato nell’ambito dello Strategic Finance Lab dell’EMF - Executive Master in Finance di SDABocconi, diretto da Andrea Beltratti, EMF Academic Director e Alessia Bezzecchi, EMF Program Director.

 

Il Forum, trasmesso in diretta dall’Auditorium Leonardo Da Vinci di Deloitte, Milano ha offerto un’occasione unica di dialogo tra i partecipanti della classe EMF 2025, gli Alumni e alcuni protagonisti di primo piano del mondo industriale e finanziario.

 

Dopo i saluti istituzionali di Fabio Pompei, CEO di Deloitte e Central Mediterranean che ha evidenziato l’importanza della finanza quale leva strategica per la creazione di valore, l’intervento introduttivo di Claudio Scardovi, Senior Executive Fellow SDA Bocconi e Senior Partner e Leader Private Equity e Real Assets Deloitte, ha tracciato una cornice geopolitica che impone un ripensamento dei modelli di competitività.

In questo contesto, il concetto di “Thought in Italy” è stato presentato come una via possibile per affermare una leadership fondata su innovazione e capacità di visione.

 

Il cuore dell’evento è stato rappresentato dal confronto tra Giovanni Sandri, Head of Southern Europe, BlackRock, Iacopo Martini, CFO, Damiani Group, Philippe Berneaud, Deputy CFO, Prada Group, Elisabeth Rizzotti, Co-Founder, COO e MD Italy, Newcleo, Giovanni Sandri (BlackRock), Iacopo Martini (Damiani Group), Philippe Berneaud (Prada Group) ed Elisabeth Rizzotti (Newcleo), che hanno condiviso non solo i propri percorsi professionali ma anche esperienze dirette su come la finanza stia evolvendo nei loro settori.

I profili dei relatori hanno evidenziato carriere eterogenee ma accomunate da una forte impronta strategica: Rizzotti ha raccontato il suo passaggio dalla fisica delle particelle al CERN al mondo della consulenza finanziaria, fino alla fondazione di Newcleo, attiva nel nucleare sostenibile; Martini ha ripercorso il suo percorso dalla finanza accademica alla gestione di brand internazionali nel lusso; Berneaud ha messo in luce l’importanza della trasformazione digitale nella funzione finance; Sandri ha portato la prospettiva dell’asset management globale, iniziando dalla sua esperienza pionieristica nell’intelligenza artificiale applicata alla finanza.

 

Tecnologia e trasformazione dei modelli di business

  • Nel lusso, l’evoluzione del CRM ha cambiato radicalmente l’interazione con il cliente: l’incontro avviene su appuntamento e su base dati, rendendo il retail fisico più esclusivo e strategicamente pianificabile anche a livello finanziario. La finanza beneficia di dati granulari per pianificazione, controllo e ottimizzazione delle performance.
  • Nel nucleare, le tecnologie di nuova generazione permettono di riutilizzare le scorie, rendendo il settore più sostenibile e strategico. Le scorie esistenti in Francia potrebbero teoricamente soddisfare il fabbisogno energetico europeo per i prossimi 500 anni.
  • Nei mercati finanziari, l’adozione di AI e strumenti analitici ha sostituito la ricerca dello "star manager" con una gestione bilanciata del rischio e del rendimento. Nuovi rischi – come quelli climatici – sono oggi parte integrante delle strategie di investimento.
  • L’approccio europeo alla regolamentazione dell’AI (AI Act) rappresenta un modello complementare a quello americano, favorendo l’etica, la sicurezza nella gestione dei dati e la fiducia negli algoritmi.

 

Finanza come business partner e leva strategica

  • La finanza digitale consente di gestire la complessità e aumentare la produttività, anche grazie a strumenti come assistenti virtuali e automazione dei processi decisionali.
  • È centrale in tutte le fasi del ciclo di vita aziendale: nella fase di start-up, è cruciale per la raccolta di capitale; nella scale-up, diventa ancora più critica per sostenere lo sviluppo industriale. Nel nucleare, i partenariati pubblico-privati (PPP) sono determinanti per attrarre investitori privati e aumentare la credibilità del progetto.
  • Nei settori frammentati come quello della gioielleria, la finanza abilita aggregazioni e piattaforme industriali. Il private equity, se orientato al medio-lungo termine, può accelerare il cambiamento, fornendo risorse e competenze distintive.
  • L’asset management si evolve verso un ruolo attivo: con la stewardship delle aziende in portafoglio e la convergenza tra mercati pubblici e privati, gli investitori possono oggi agire come veri partner strategici. Grazie a strumenti innovativi come gli ELTIF, anche gli investitori retail possono partecipare alla crescita dell’economia reale.

 

I consigli per la Classe EMF 2025

 

In chiusura del forum, i relatori hanno condiviso con i partecipanti dell’Executive Master in Finance riflessioni personali e consigli frutto della loro esperienza, offrendo spunti preziosi per affrontare il futuro professionale con consapevolezza e apertura.

  • Elisabeth Rizzotti ha invitato a partire da sé stessi: conoscere le proprie inclinazioni e capire in cosa si eccelle è, secondo lei, il primo passo per costruire una carriera soddisfacente. “Trovare il proprio talento e saperlo adattare al contesto lavorativo – ha affermato – è ciò che permette di sentirsi davvero coinvolti in ciò che si fa ogni giorno.”
  • Philippe Berneaud ha sottolineato quanto siano importanti la passione e il coraggio, ma anche la capacità di resistere alle difficoltà e affrontare i cambiamenti con resilienza. In un contesto sempre più tecnologico, ha ricordato quanto sia essenziale mantenere una mentalità aperta verso l’innovazione, senza mai perdere di vista l’urgenza della sostenibilità e l’integrazione dei criteri ESG nella gestione d’impresa.
  • Iacopo Martini ha messo in guardia dal rischio di vivere la finanza come una funzione isolata. Ha ribadito l’importanza di pensare al lungo termine e comprendere a fondo il modello di business dell’azienda in cui si opera. “Solo se si capiscono i meccanismi specifici di creazione del valore – ha spiegato – è possibile per la finanza contribuire realmente alle decisioni strategiche.”

 

Infine, Giovanni Sandri ha offerto un consiglio controcorrente ma efficace: “Diffidate di chi ha le idee troppo chiare.” Secondo lui, la chiave per affrontare un mondo in continua evoluzione è la flessibilità, accompagnata da curiosità e dalla capacità di mettersi in discussione.

Più che disegnare un percorso rigido, serve restare aperti, pronti a cambiare direzione e ad abbracciare nuove sfide, anche quando non erano state pianificate.

 

SDA Bocconi School of Management

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