L'Euro Digitale nasce per colmare questa lacuna strategica. Il progetto dell’Euro Digitale mira a introdurre una moneta pubblica digitale, gratuita e accessibile a tutti i cittadini e le imprese dell’area euro. L’obiettivo è unire la sicurezza e la privacy del contante con la praticità dei pagamenti elettronici.
L’accesso avverrà tramite un portafoglio digitale sviluppato dalla BCE ma offerto dai Payment Service Provider (ad esempio, le banche), che fungeranno da intermediari tra il cittadino e la BCE. La BCE fornirà una versione base dell’applicazione, che i PSP potranno personalizzare con funzionalità avanzate, eventualmente a pagamento.
Il pagamento potrà avvenire in due modalità:
- Online: il PSP verifica e autorizza la transazione, l’Eurosistema esegue il trasferimento dei fondi (settlement). Questa modalità è adatta a pagamenti in negozio o online, senza limiti di importo.
- Offline (P2P): il pagamento avviene direttamente tra due dispositivi, senza connessione internet né intervento del PSP, garantendo maggiore privacy.
Ogni portafoglio potrà contenere intorno a 3.000 Euro Digitali (il cap definitivo non è ancora stato scelto), ricaricabili tramite contanti, bonifici o altri strumenti bancari. Per accedere al servizio, l’utente dovrà completare le procedure di identificazione in conformità con la normativa KYC (Know Your Customer). I dati relativi alle transazioni online saranno accessibili esclusivamente al PSP che gestisce l’applicazione, mentre la BCE potrà consultarli solo in forma anonimizzata, nel pieno rispetto della privacy degli utenti, al solo fine di trasferire i fondi.
Tale limite di detenzione è stato introdotto dalla BCE per tutelare la stabilità del sistema finanziario e prevenire fenomeni di disintermediazione. Se i cittadini trasferissero in massa i propri risparmi dai conti deposito all’Euro Digitale – che è un passivo diretto della banca centrale – le banche commerciali vedrebbero ridursi drasticamente la raccolta, con il rischio di un credit crunch. L’Euro Digitale sarà quindi uno strumento mirato ai pagamenti quotidiani, non destinato all’uso all’ingrosso né a finalità professionali. Una moneta digitale calibrata per accompagnare – senza sostituire – l’attuale equilibrio del sistema bancario europeo.
Lo schema seguente illustra il funzionamento del sistema: la BCE eroga i servizi di base ai PSP, che distribuiscono l’Euro Digitale agli utenti (disponenti e riceventi), in conformità a un contratto Rulebook.