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Come diventa virale l’ignoranza

L’ignoranza non è solo mancanza di conoscenza, ma anche maleducazione, cioè assenza di rispetto del prossimo e delle regole di convivenza civile. Eppure, la società italiana spesso premia mediocrità e superficialità invece di valorizzare il merito e il talento, contribuendo a un immobilismo sociale che penalizza tutti.

 

Sono le osservazioni da cui parte Paolo Guenzi nel suo Il marketing dell’ignoranza. Un prodotto Made in Italy di straordinario successo. L’ignoranza sembra essere gestita, diffusa e persino trasformata in una risorsa strategica attraverso un’attività strutturata, con obiettivi precisi e strumenti efficaci.

 

Tra gli strumenti di diffusione dell’ignoranza, ci sono la disinformazione, la manipolazione dei dati, la banalizzazione dei contenuti o la creazione di falsi bisogni. Logiche e strumenti di marketing pensati per migliorare i rapporti fra le imprese e i loro clienti possono diventare nocivi per la comunità se diffusi su larga scala senza responsabilità e senso critico, in modo malevolo, spregiudicato e opportunistico.

 

L’antidoto all’ignoranza è (o, forse, sarebbe meglio dire sarebbe) la cultura. Ma l’Italia è agli ultimi posti tra i paesi industrializzati per spesa in istruzione, ricerca e sviluppo, cultura e innovazione. Qui le professioni intellettuali e scientifiche sono meno remunerate che altrove. Mentre in paesi come India e Cina i giovani investono nello studio con determinazione, in Italia prevale una cultura che svaluta l’istruzione e promuove il disimpegno.

 

Lo stile di Guenzi è ironico, ma l’appello con cui conclude è serio: è necessario un impegno collettivo per contrastare l’ignoranza e promuovere la cultura e la conoscenza come strumenti di crescita personale e sociale, con coraggio, passione e consapevolezza.

 

  • Editore: EGEA
  • Data di pubblicazione: gennaio 2025
  • ISBN/EAN: 9788823889231
  • Pagine: 160
  • Formato: cartaceo, e-Pub

 

PAOLO GUENZI insegna da trent’anni Marketing e Vendite all’Università Bocconi e in SDA Bocconi School of Management. Ha scritto numerosi libri manageriali e decine di articoli scientifici apparsi su prestigiose riviste internazionali.

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