Branded World

Box per…

Tantissime attività e molteplici obiettivi

Box è un termine di derivazione anglosassone, che significa “ricettacolo, scatola” e che assume specifici significati e connotazioni a seconda di “dove” o “con cosa” lo associamo. Se consideriamo la box nella sua accezione più tradizionale, significa accogliere nel piccolo la vastità, adottando, ad esempio, una suddivisione delle attività o una classificazione degli oggetti e applicandola a: teatri, cinema, uffici, esposizioni (Surprise-Box di Pitti Bimbo, nel 2018), caffè e ristoranti, scuderie e supporto tecnico durante la Formula 1 (Box di Ferrari), baseball (box del battitore e del ricevitore), etc. Si raggiungono spazi più piccoli per offrire un senso di maggiore focalizzazione e intimità;  poi la box viene affiancata agli oggetti o ai contenuti che si intendono mettere in evidenza: in editoria per l’impaginazione di un giornale esiste un riquadro (box, per l’appunto) che incornicia un articolo, un annuncio, un’immagine al fine di conferire un particolare rilievo al contenuto.

 

Rifacendoci a quanto illustrato nel precedente pezzo del blog, nelle sottoscrizioni si può osservare un crescente impiego di box o subscription-box: pacchetti di articoli o servizi, curati e personalizzati, che comprendono di tutto, dalle forniture per animali domestici ai cosmetici, all'arte, all'abbigliamento e agli articoli lifestyle. Da molti viene additato come un possibile “business model” nelle sottoscrizioni, per cui diverse fonti dichiarano dati differenti ma comunque in crescita anche in Italia, sebbene introdotte più di recente che in Usa. Gli esempi più noti delle subscription-box sono: BirchBox (invia sino a cinque prodotti in ciascuna box), StitchFix, Hello Fresh e molti altri (Pasquarelli, 2018).

 

Interessante capire perché!

…un carico di sorprese

Le box contengono un mix di novità o comunque di prodotti o servizi difficilmente reperibili, che possono essere acquistate/sottoscritte per se o per altri, conoscendone categoria o sottocategoria ma non ciò che esattamente verrà inserito nella box sino a quando non verrà ricevuta. I clienti sottoscrivono un abbonamento, si registrano su un sito Web o attraverso una app e, con un invio a cadenza stabilita (ogni mese, ogni quindici giorni, ogni settimana), ricevono le box. Esse possono contenere i medesimi prodotti oppure una selezione di prodotti basata sui gusti di ogni subscriber. Uno dei motivi per cui i consumatori sono così attratti da questo elemento di sorpresa sembra essere l'attesa e l'eccitazione. 

 

La box consente ai consumatori di essere esposti a nuovi prodotti e scoprire nuovi brand, con un certo grado di personalizzazione e, sovente, anche di un value percepito più elevato rispetto all’acquisto di ciascuno dei prodotti contenuti nella scatola!

 

Immaginate cosa ciò può aver significato rompere la monotonia dell’ “essere costretti a casa” durante e post-Covid. L’evasione per i consumatori e i sottoscrittori si palesava con oggetti diversi, selezionati ad-hoc, inviati e ricevuto, che si palesavano in modo “sorprendente” all'interno di ciscuna box. ben sappiamo che tutto era divenuto box in quel periodo!

 

Renata, cara amica e collega, mi ha raccontato che il suo piccolino appena vedeva la box di Amazon le diceva: “…mamma, ci è arrivato un altro dono?!? Che bello quel sorriso!” Così veniva immaginato dai più piccini.

Aggiungerei, per edulcorare questi ricordi e per le imminenti festività; chi di noi non vorrebbe che fosse Natale ogni mese? 

 

Immaginate le potenzialità connesse alla "scoperta" e alla possibilità di ricevere un pacco e scartarlo con la curiosità di scoprire cosa contiene.

Le scatole e quindi, il packaging è assolutamente il protagonista indiscusso al momento del ricevimento da parte del cliente.

La box deve prima di tutto contenere e proteggere, prestando molta attenzione a eco-sostenibilità - spesso comunicata dagli stessi package - riducendo al minimo materiali da imballo inutili ed ingombranti; ma essa deve anche essere in grado di generare l’“effetto wow” in termini di involucro, informazione, comunicazione, contenuto e...coerenza rispetto alla marca!

 

Le box, oltre ad avvantaggiare i consumatori, per l'esperienza piacevole connessa alla sorpresa e per la sperimentazione concessa verso qualcosa di nuovo ed emozionante, avvantaggia anche brand, produttori e designer che apprezzano l’uso della “sorpresa” perché in grado di suscitare e catturare l'attenzione nonché accrescere brand recall e passaparola positivo (Ludden et al, 2012), rendendo unico il momento dell’unboxing per se stessi e per gli altri (se la box contiene un dono!).

 

Durante un acquisto, alla mia indicazione alla commessa circa l'inutilità del "pacchetto" perché l'oggetto in essa contenuto era per uso personale, prontamente mi è stato detto: "certo signora, ma a noi interessa che anche lei viva l'esperienza dell'unboxing, rivivendo e ricordando il momento dell'acquisto". 

I mille volti del box: packaging, informazione, comunicazione e tangibilizzazione per il branding

Alcuni esempi chiariscono meglio l’idea.

Difficile non citare Apple. La box dei prodotti ha rappresentato, da sempre, una vera e propria “ossessione” per Jobs, Cook e i manager del brand Apple. Nel libro “Inside Apple” si menziona l’importanza che possiede il laboratorio di progettazione degli imballaggi interno a Apple, in cui i designer testano anche sino a centinaia di progetti di imballaggio per trovare la giusta combinazione. Per accompagnare e tutelare il lancio dell’iPhone, nel lontano 2007, al package e al suo design è stato dedicato molto tempo, divenendo il contenitore parte di più di un brevetto tra i 200 depositati. Il focus sulla “bellezza delle parti nascoste” ha determinato l’ossessionante attenzione ai dettagli delle confezioni dei prodotti Apple, che in molti non hanno avuto il coraggio di buttare e che hanno collezionato. Attraverso un design minimalista della confezione, passaggi di disimballaggio semplificati (il coperchio, il prodotto, il manuale e gli accessori vengono aperti in sequenza dall’alto verso il basso) e un’esperienza progressiva (la graduale esperienza di disimballaggio guida gli utenti ad aprire la scatola), Apple ha progettato il piacere del disimballaggio e allo stesso tempo ha contribuito a plasmare l’immagine di marca “semplice e facile da usare”. Attualmente, per l’iPhone, sono stati cambiati i materiali di imballaggio e il relativo design per promuovere la protezione ambientale: rimossi i prodotti in plastica nella confezione, eliminato anche l’auricolare. La persistenza della coerenza nella confezione del prodotto e l’applicazione su larga scala di materiali ecocompatibili hanno migliorato la consistenza della confezione e rafforzato l’immagine del brand attraverso un’esperienza sempre coerente per Apple.

 

La confezione svolge un ruolo molto rilevante nell’aiutare i clienti ad identificare marca e prodotto e a fornire informazioni utili su quest’ultimo: apporre il brand-name, specificare la dimensione o il peso netto, inserire le informazioni nutrizionali, le ricette e altre informazioni correlate destinate ai consumatori permettono di classificare e catalogare l’offerta, oltre che rendrla riconoscibile immediatamente e accrescere “l’automatismo della scelta”. Il design del packaging di un prodotto è un punto di contatto che viene regolarmente sperimentato dai consumatori ed è utilissimo per agire sulle percezioni di marca, tanto che il design della confezione è considerata un “venditore silenzioso sullo scaffale”, svolgendo un ruolo fondamentale nel merchandising e nella comunicazione con design, immagini, colori e lettering che attirano. Il package riesce a soddisfare esigenze funzionali ed emotive. 

 

Nei servizi la box tangibilizza

Non è stato il primo, ma il SEO attraverso Google search l’ha fornito come primo alla richiesta “box per i servizi”! La Boscolo Gift Collection, che è una raccolta all’interno di “preziosi cofanetti” (come cita il sito, che per noi sono box, che raccolgono le offerte di esperienze, soggiorni e viaggi, da utilizzare entro dodici mesi dal momento dell’acquisto e la cia ampia gamma dell’offerta consente di personalizzare e adattare il dono rispetto a gusto o presunti desisderi dei viaggiatori cui è indirizzata; destinazioni, tempo dedicato o da dedicarsi, evento, tipologia di hotel, etc..Il naming selezionato per ciascun box lascia spazio all’immaginario che si intende rappresentare per il potenziale viaggiatore. Naturalmente, per Natale o per altre occasioni particolari, la box è ancor più curata nei minimi particolari per un cofanetto unico con tre colori di carta e nastro, un biglietto d’auguri e la consegna a domicilio.

Che mondo sarebbe senza box.

SHARE SU