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Ricerca sul cancro: perché lavorare su prevenzione e misurabilità

La ricerca oncologica, oggi terreno cruciale della medicina globale, è sostenuta da una costellazione di attori pubblici, privati e non profit, ma è ancora segnata da forti squilibri. Gli investimenti, infatti, non rispecchiano sempre il peso epidemiologico dei diversi tumori né le reali priorità di salute pubblica. 

 

Nel loro Alle fonti della ricerca. Una mappa dei finanziamenti per la ricerca oncologica in Italia, (EGEA, 2025, disponibile su carta o in pdf scaricabile) Amelia Compagni e Giulia Broccolo propongono una governance unitaria e trasparente, basata su dati condivisi, sulla valutazione dell’impatto e su una collaborazione più stretta tra istituzioni e industria. Solo un approccio coordinato — sostengono — può garantire che la ricerca oncologica produca benefici concreti e duraturi per la salute collettiva. 

 

Il volume alterna una prospettiva globale a un’analisi approfondita del caso italiano. Dopo un quadro comparativo dei flussi di finanziamento nel mondo, con dati su Stati Uniti, Europa e Asia, il libro esplora i nodi dell’allocazione delle risorse e introduce la questione, sempre più strategica, della misurazione dell’impatto della ricerca. La seconda parte scende nel dettaglio dell’Italia: ricostruisce il contributo del Ministero della Salute, del Ministero dell’Università e della Ricerca, delle Regioni, dei programmi europei e degli enti non profit, per un totale stimato di 2,47 miliardi di euro tra il 2016 e il 2023. Ogni capitolo combina dati, tabelle e sintesi interpretative, offrendo una lettura agile ma documentata. 

 

Le autrici, rispettivamente Direttrice e Ricercatrice CERGAS, Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale, di SDA Bocconi insistono su due temi emergenti: la necessità di finanziare maggiormente la prevenzione, ancora marginale rispetto alla ricerca sui trattamenti, e quella di introdurre criteri di valutazione basati non solo su pubblicazioni e impact factor, ma sui risultati effettivi per pazienti e sistema sanitario. Tra le proposte operative: la creazione di un osservatorio nazionale multi-ente, l’adozione di quote vincolate per aree sottofinanziate, più trasparenza sui contributi dell’industria farmaceutica e un sostegno mirato alle collaborazioni con i paesi a basso reddito. 

 

Pensato come uno strumento operativo, Alle fonti della ricerca è utile a chi decide le politiche sanitarie e scientifiche, ai manager pubblici e agli studiosi di economia della salute, ma anche ai professionisti coinvolti nella progettazione e nella valutazione della ricerca. La chiarezza del linguaggio e la solidità dei dati lo rendono un punto di riferimento per chi voglia comprendere dove e come si orientano i finanziamenti alla ricerca oncologica, e soprattutto come migliorarne l’efficacia in un sistema che punta a diventare più equo e trasparente. 

 

  • Editore: EGEA 
  • Data di pubblicazione: 2025 
  • ISBN/EAN: 9788823847972 
  • Numero pagine: 132 
  • Formato: Carta, Pdf

AMELIA COMPAGNI è Professoressa Associata presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Bocconi e Direttrice del CERGAS, centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale, di SDA Bocconi. Tra le sue opere, Analisi del sistema di finanziamento della ricerca sanitaria in Italia (2010, con F. Tediosi). 

 

GIULIA BROCCOLO è Ricercatrice presso il CERGAS – SDA Bocconi, dove si occupa di management sanitario. I suoi interessi di ricerca vertono sulle cure territoriali, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale in ambito sanitario.

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