Idee senza tempo

La leadership familiare è sempre vantaggiosa?

La rubrica presenta, in occasione della ricorrenza dei 50 anni dalla fondazione di SDA Bocconi, una selezione delle idee generate dalla Faculty che hanno fatto scuola nel panorama della ricerca manageriale: rilevanza, concretezza, rigore scientifico e impatto sulle comunità di riferimento i 4 punti cardinali del percorso proposto. L’iniziativa di SDA Insight è parte del più ampio progetto «50anni di idee».

Il dibattito sulle performance delle imprese familiari e sui fattori che le determinano è stato molto acceso negli ultimi anni. Alcuni studiosi hanno sostenuto che la gestione familiare è da biasimare quando le imprese vanno male, altri, al contrario, che è da elogiare in quanto elimina i costosi problemi di agenzia, incoraggia la stewardship e, più di altre, è in grado di accumulare risorse finanziarie e sociali.

Ma quali sono i vantaggi reali, ed empiricamente riscontrabili, della leadership familiare?

Nel paper Is family leadership always beneficial?, scritto con Danny Miller e pubblicato nel 2012 sullo Strategic Management Journal, abbiamo cercato di mostrare se esistono davvero tali benefici, mostrando innanzitutto alcune differenze chiave tra i vari tipi di azienda familiare.

Le dimensioni dell’impresa e la concentrazione della proprietà possono infatti determinare quando la leadership familiare può aumentare o erodere le prestazioni dell’impresa. I risultati del nostro studio, condotto utilizzando il database di tutte le aziende italiane a controllo familiare con fatturato superiore ai 50 milioni di euro e che ha coinvolto 2.522 aziende medio-grandi a controllo familiare per il periodo 2000-2008, dimostrano come gli amministratori delegati di famiglia migliorano la performance delle aziende familiari, ma solo quando queste sono relativamente piccole e la proprietà è concentrata. Di contro, ottengono risultati peggiori quando le aziende sono grandi e a proprietà più diffusa.

I risultati indicano dunque la necessità di discriminare tra i diversi tipi di imprese familiari. Come abbiamo mostrato, né le dimensioni dell’azienda né la concentrazione della proprietà possono da sole determinare se la leadership familiare sia vantaggiosa. Piuttosto, occorre valutare la scelta del modello di leadership considerando contestualmente i sentieri di crescita e articolazione del capitale che caratterizzano l’evoluzione di ciascuna impresa, determinandone la complessità di gestione.

Il nostro studio ha implicazioni sulla pratica manageriale. In primo luogo, richiama l’attenzione sull’importanza dell’adattamento tra i tipi di leader e la natura delle aziende che sono chiamati a guidare.  In secondo luogo, mostra come, man mano che crescono e man mano che la proprietà si amplia – anche all’interno della sola compagine familiare – le imprese familiari devono essere in grado di adattare la propria struttura di leadership. Questo è particolarmente pertinente data la tendenza dei leader familiari a resistere anche solamente a pianificare il ricambio al vertice. Questo aspetto rende lo studio particolarmente attuale, vista la necessità di affrontare con decisione il tema del ricambio generazionale e della crescita dimensionale, andando oltre le resistenze culturali che rischiano di essere molto pericolose in un contesto complesso e incerto come quello che stiamo vivendo.

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