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Argos Wityu: integrare la decarbonizzazione nelle decisioni di private equity

la sfida

Argos Wityu è una società di private equity fondata nel 1989, con uffici a Bruxelles, Ginevra, Lussemburgo, Francoforte, Milano e Parigi. Argos controlla partecipazioni e investimenti di maggioranza in società europee di medie dimensioni che operano in un’ampia gamma di settori e aree geografiche. La sua strategia di investimento punta a migliorare le operazioni e far crescere le società partecipate. Argos dà inoltre priorità alla sostenibilità e agli aspetti ambientali, sociali e di governance e collabora con le società in portafoglio per migliorare le loro prestazioni ESG.

 

Nel settembre 2022 Argos ha lanciato un nuovo fondo, chiamato Argos Climate Action, che mira a generare rendimenti finanziari interessanti riducendo al contempo l’impronta carbonica delle società in portafoglio. Alla fine del 2022, Simon Guichard diventa partner del fondo appena lanciato e si prepara a presentare al comitato di investimento di Argos una potenziale transazione. La posta in gioco è molto alta: se il suo si rivelasse un cattivo investimento, potrebbe compromettere il futuro del fondo.

I numeri del caso

 

  • Argos si concentra su aziende con ricavi compresi tra 20 e 500 milioni di euro e vanta oltre 80 transazioni portate a termine dalla sua fondazione.
  • Con il fondo Argos Climate Action, Argos mira ad agire come investitore principale o co-principale attraverso investimenti di un valore compreso tra 10 milioni e 50 milioni di euro.
  • Argos Climate Action ha l’obiettivo di ridurre l’intensità delle emissioni di anidride carbonica (CO2) delle società in portafoglio di almeno il 7,5 per cento l’anno.
  • Flame GmbH, la società target, opera in oltre 40 paesi. Le sue esportazioni sono in crescita, con un aumento del 23 per cento nelle vendite di riscaldamento tra il 2018 e il 2022.

Il focus di Argos Climate Action va oltre le start-up tecnologiche verdi, le aziende che producono tecnologie pulite e le infrastrutture rinnovabili, dove finora è stata allocata la maggior parte del capitale. L’idea alla base del fondo è rendere più verdi le aziende esistenti.

 

L’azienda target che Simon Guichard analizza nelle settimane precedenti la presentazione del Comitato per gli investimenti è Flame GmbH, un gruppo che pone una forte attenzione alla qualità dei prodotti «verdi», ma non ha ancora fatto delle preoccupazioni ambientali una priorità. L’obiettivo di Argos è ridurre le emissioni di carbonio nei suoi prodotti e nelle sue operazioni e implementare pratiche e misure di economia circolare.

 

Flame GmbH è un produttore austriaco di apparecchi per il riscaldamento domestico a biomassa alimentati con pellet o tronchi di legno, che ha anche una piccola attività nella produzione di pentole in ghisa «Made in Austria». Capital Harmonie (una società francese di PE) ha acquisito una partecipazione in Flame GmbH nel 2013 e ora agisce come azionista di maggioranza insieme ai manager del Gruppo.

 

Flame GmbH opera principalmente in Europa. Solo i prodotti per la casa in ghisa hanno una portata globale, con vendite principalmente in Australia, Austria, Francia, Corea del Sud e Stati Uniti. L’offerta del Gruppo comprende cinque marchi riconosciuti: FireStoke, MGC, Fersinea Stufe, Belville e JägerKamerad. Alcuni dei marchi citati sono ben consolidati e godono di un alto riconoscimento. La maggior parte dei ricavi proviene dalla regione DACH, ovvero Germania, Austria e Svizzera, e dall’Italia. Le esportazioni sono in crescita.

 

I prodotti del Gruppo sono venduti attraverso un’organizzazione commerciale multicanale, che comprende il segmento del fai da te (DIY) e quello professionale (installatori e rivenditori). In termini di prezzo, la maggior parte dell’offerta di Flame GmbH si posiziona tra l’estremità superiore del segmento basso e l’estremità inferiore del segmento medio.

 

Flame GmbH opera su tre siti industriali. Nel corso di quattro anni (2018-2021), la produzione è aumentata notevolmente in tutti i siti produttivi. Il Gruppo dispone di un portafoglio diversificato di fornitori, situati principalmente nella regione DACH e in Italia.

 

Nei prossimi anni, si prevede che Flame GmbH beneficerà di tendenze favorevoli, come l’aumento dei prezzi dell’energia e lo spostamento verso l’energia verde. Potrebbe sfruttare i suoi punti di forza esistenti, come la presenza sul mercato, le competenze tecnologiche e le capacità produttive, per espandere la propria offerta commerciale.

 

Migliorando costantemente le prestazioni dei suoi prodotti, Flame potrebbe riuscire a ottenere un vantaggio competitivo. Potrebbe inoltre cercare di diversificare l’uso della sua fonderia, per esempio producendo componenti per apparecchiature per energie rinnovabili come pannelli solari e turbine eoliche. In termini di decarbonizzazione Flame continuerà a investire in ricerca e sviluppo per migliorare le prestazioni ambientali dei propri prodotti in termini di polveri sottili ed emissioni di gas serra. Promuoverà inoltre l’integrazione di funzioni digitali come la connettività e la manutenzione predittiva, che miglioreranno la gestione dei prodotti per gli utenti finali e ne ottimizzeranno l’utilizzo.

Le implicazioni

Argos mira a supportare la transizione dell’azienda target verso un modello di business più sostenibile attraverso una serie di misure, come l’aumento dei prezzi per prodotti più ecologici, l’espansione dell’uso della ghisa riciclata e l’assunzione di esperti ambientali.

 

Nella decisione finale di investimento dovrebbero essere presi in considerazione fattori finanziari e non finanziari quali:

 

  • La necessità di incorporare pienamente la sostenibilità nella strategia;
  • La necessità di fissare obiettivi di sostenibilità chiari, misurabili e raggiungibili in linea con la strategia di business dell’azienda;
  • La necessità di misurare e rendicontare regolarmente le prestazioni di sostenibilità per garantire progressi e responsabilità;
  • Lo sforzo fondamentale per coinvolgere stakeholder quali dipendenti, fornitori, clienti e azionisti nel processo di trasformazione della sostenibilità;
  • L’adozione di pratiche sostenibili nella gestione della catena di fornitura, compreso l’approvvigionamento di materiali da fornitori sostenibili e la riduzione degli sprechi.

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