Cantieri di ricerca

Dal cemento al cloud: il futuro delle costruzioni è digitale

Il settore delle costruzioni in Italia si trova ad affrontare una sfida significativa legata alla produttività e alla disponibilità di professionalità qualificate. Come evidenziato da recenti ricerche, il settore delle costruzioni registra una produttività per addetto inferiore alla media nazionale, con una marcata differenza tra micro/piccole/medie imprese e grandi aziende. Questi dati sottolineano l'urgenza di investire in soluzioni tecnologiche e nello sviluppo di nuove competenze. A fronte di questa situazione, la digitalizzazione potrebbe giocare un ruolo importante nel migliorare l'efficienza operativa e colmare il gap competitivo.

 

In occasione degli Hilti Productivity Lab del 2024 e 2025 (iniziative promosse da Hilti con il contributo scientifico del Commercial Excellence Lab) è stato condotto uno studio qualitativo su 140 aziende clienti ponendo in evidenza che il successo della digitalizzazione dipende dai benefici operativi tangibili e da un ecosistema di supporto robusto, superando la sola focalizzazione sulle funzionalità tecnologiche. Questa prospettiva è cruciale per imprese di costruzione, fornitori di tecnologia e policy maker, poiché offre una guida chiara per affrontare le resistenze culturali e valorizzare un approccio pragmatico in un settore tradizionalmente restio al cambiamento.

 

Oggi non si tratta più di scegliere se digitalizzare, ma di capire come farlo in modo efficace, partendo da una visione chiara, un piano ben definito e la scelta di un partner che accompagni il cambiamento.  La digitalizzazione oggi e soprattutto domani non è più un'opzione, ma una necessità.

Le domande

Le discussioni sull’adozione delle tecnologie digitali nel settore delle costruzioni sono solitamente incentrate su vantaggi generici, come l’efficienza, ma senza un’analisi approfondita delle motivazioni, delle barriere e delle necessità di supporto delle aziende del settore. La ricerca si proponeva invece di rispondere a domande precise:

 

  • Quali sono le motivazioni principali che spingono le aziende del settore construction ad adottare soluzioni digitali?
  • Quali sono le principali barriere e resistenze che ostacolano l'adozione di queste tecnologie?
  • Quali sono le aspettative delle aziende nei confronti dei partner tecnologici, e in che modo questi possono supportarle nel processo di trasformazione digitale?

 

A livello internazionale, il mercato delle tecnologie per le costruzioni (AEC – Architecture, Engineering, and Construction) ha visto un forte incremento degli investimenti. Solo nel 2023, il 60% degli investimenti in venture capital destinati al settore delle costruzioni sono andati a soluzioni di collaborazione digitale e gestione del cantiere. Questo trend globale sottolinea come la digitalizzazione stia diventando sempre più un fattore strategico per la crescita e la sostenibilità delle imprese del settore. In Italia, la digitalizzazione potrebbe significare un aumento della produttività, ma anche una spinta verso la sostenibilità, dato che il settore delle costruzioni rappresenta una delle maggiori fonti di emissioni di CO₂.

Lavoro sul campo

Il campione esaminato comprendeva circa 140 aziende clienti di Hilti, e la metodologia di indagine adottata è stata altamente interattiva, focalizzata su sessioni di breakout strutturate, pensate per stimolare il dialogo aperto e la generazione di idee attraverso tavole rotonde, dove i partecipanti hanno ascoltato le esperienze concrete di aziende che avevano già implementato soluzioni digitali per la gestione di cantiere e dell’asset management, brain storming e lavori di gruppo.

 

I risultati hanno rivelato che le motivazioni principali per l'adozione di tali tecnologie digitali nel settore delle costruzioni sono l'ottimizzazione delle risorse e un visibile aumento della produttività in particolare derivanti da:

 

  • La riduzione degli errori, grazie alla condivisione di informazioni in tempo reale e alla standardizzazione. La centralizzazione e la tracciabilità delle informazioni in un sistema unico e centralizzato offre una visione completa e storica delle attività. L'automazione e la comunicazione tempestiva, con la possibilità di operare da diversi devices, riducono le dimenticanze e favoriscono una comunicazione fluida lungo tutta la filiera.
  • La facilità d'uso del sistema per gli users (“è più facile usarlo che non usarlo”) stimola un cambiamento culturale dal basso e un’adozione diffusa e veloce.
  • La possibilità del monitoraggio da remoto, con accesso continuo da qualsiasi luogo, permettono una gestione proattiva dei problemi e una maggiore resilienza operativa. La continuità operativa è assicurata dallo storico digitale, che garantisce trasparenza e transizioni fluide tra i team. Infine, le soluzioni digitali migliorano la sicurezza sul lavoro e aumentano l'immagine aziendale e la percezione di affidabilità presso i clienti.

 

Tuttavia, la ricerca ha anche evidenziato diverse barriere che ostacolano l'adozione delle tecnologie. Il settore delle costruzioni, spesso percepito come “old-fashioned,” con bassa digital readiness, manifesta resistenza culturale al cambiamento e il timore che i nuovi strumenti vengano rifiutati, evidenziando la necessità di formazione mirata.

 

L'implementazione digitale è spesso vista come un processo lungo e costoso, con un ritorno sull'investimento incerto. Il pregiudizio che le soluzioni standard non si adattino alle procedure interne o ai livelli di autorizzazione specifici può portare al rifiuto preventivo.

 

Infine, in contesti con molteplici attori (es. edilizia pubblica), la complessità della filiera fa sì che l'adozione di nuove soluzioni abbia un effetto domino che può rallentare significativamente l'implementazione.

Guardando avanti

Lo studio offre spunti utili per i partner tecnologici, i manager e policy maker. Per le aziende, la principale lezione riguarda l'importanza di una strategia di adozione del digitale ben pianificata, che vada oltre l'implementazione di singoli strumenti tecnologici e si concentri sulla creazione di partnership con chi li sostenga nella costruzione di un ecosistema digitale integrato. Appaiono infatti chiare le aspettative verso i partner tecnologici che devono offrire un supporto concreto e continuativo, che includa assistenza tecnica e operativa costante, formazione e aggiornamenti. Ma anche soluzioni flessibile e capaci di adattarsi alle specificità del lavoro e dei sistemi aziendali. È fondamentale che le soluzioni si interfaccino fluidamente con i sistemi esistenti, garantendo reale integrazione e interoperabilità per evitare duplicazioni e colli di bottiglia e contribuire a sostituire processi manuali.

 

In prospettiva, la digitalizzazione rappresenta una grande opportunità per le imprese di costruzione di migliorare la loro competitività e raggiungere obiettivi di sostenibilità. L’adozione di tecnologie moderne, in diversi ambiti, potrà ridurre i costi, ottimizzare i tempi di consegna dei progetti, aumentare la soddisfazione dei clienti migliorando sia la qualità dei progetti e dei servizi offerti. Tuttavia, affinché questi benefici si concretizzino, è fondamentale che il settore superi le resistenze interne e investa adeguatamente nelle risorse umane e nelle tecnologie necessarie. Il futuro del settore delle costruzioni, quindi, è indissolubilmente legato alla sua capacità di adottare il digitale come leva di trasformazione e di innovazione.

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