Blue is the new green: l’uso responsabile delle risorse dell’oceano è importante per l’ambiente e l’economia

Con due ricerche, è stato presentato il Blue Economy Monitor di SDA Bocconi e Intesa Sanpaolo

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Blue is the new green. Se l’idea che l’ambiente fornisca servizi che generano benefici ecologici, sociali ed economici e che vada perciò salvaguardato, sfruttandolo in modo sostenibile, è ormai patrimonio comune, l’applicazione reale ha finora riguardato soprattutto gli ambienti terrestri.

 

Il Blue Economy Monitor, che ha fatto ieri il suo esordio pubblico con la presentazione di due ricerche, nasce dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo e il Sustainability Lab di SDA Bocconi per studiare la blue economy, “un concetto che amplia quello di economia del mare, integrando i principi di sostenibilità ambientale e sociale”, ha detto Stefano Caselli, Dean di SDA Bocconi School of Management. “Essa si concentra sull’uso responsabile delle risorse dell’oceano per promuovere la crescita economica, migliorare i mezzi di sussistenza e creare occupazione, garantendo al contempo la salute degli ecosistemi marini.”

 

“Tra i trend emergenti, la blue economy e i fondali marini offrono straordinarie potenzialità di crescita per il nostro Paese. Sostenere la ricerca in questo ambito significa alimentare la competitività, la distintività italiana e costruire ecosistemi virtuosi, in cui istituzioni, imprese e università collaborano per preparare le nuove generazioni alle sfide globali e alle trasformazioni sempre più rapide e costanti,” ha affermato Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs Intesa Sanpaolo.

 

Il sostegno istituzionale all’iniziativa è venuto dalla presenza di Delilah Al Kundhairy, Director Maritime Policy and Blue Economy DG MARE della Commissione Europea, di Andrea Catizone, Condigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca, e dell’Ambasciatore Sergio Piazzi Segretario Generale dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo.

 

Francesco Perrini, Direttore Scientifico del Blue Economy Monitor, ha presentato i risultati di due ricerche, su capitale naturale blu e la mobilità sostenibile nel settore marittimo e portuale, condotte con Oliviero Baccelli, Manlio De Silvio, Clelia Iacomino e Stefano Pogutz.

 

Il Capitale Naturale Blu – l’insieme delle risorse naturali marine e costiere che generano benefici ecologici, sociali ed economici – rappresenta un patrimonio di valore strategico per il pianeta e per l’Italia. A livello globale, il valore dello stock di Capitale Naturale Blu è stimato in oltre 24.000 miliardi di dollari, di cui 5.600 miliardi nel Mediterraneo. Questi ecosistemi producono flussi economici tra 1.500 e 2.600 miliardi di dollari annui, con una crescita attesa fino a 3.000 miliardi entro il 2030. In Italia, l’economia del mare occupa più di un milione di addetti. Il Paese si colloca tra i primi cinque Stati membri UE per contributo all’economia del mare, con una posizione di leadership nei settori del turismo costiero, della cantieristica navale, del trasporto marittimo e della pesca e acquacoltura.

 

La seconda ricerca dell’Osservatorio analizza il ruolo del trasporto marittimo, settore cruciale per l’economia italiana e globale, oggi al centro di una profonda trasformazione verso la decarbonizzazione. Il comparto, che rappresenta la modalità più efficiente dal punto di vista energetico, è responsabile di circa il 2,9% delle emissioni globali di gas serra, con proiezioni in aumento fino al 130% entro il 2050 in assenza di misure correttive.

I temi delle ricerche sono stati discussi da un panel che comprendeva Francesco Billari, Rettore Università Bocconi, Matteo Boaglio, Responsabile Institutional Special Project and Policies, Intesa Sanpaolo, Silvia Botto, Responsabile IMI CIB Strategies & Marketing, Intesa Sanpaolo, Claudio Cisilino, Executive Vice President of Operations, Corporate strategy and Innovation, Fincantieri S.p.A., Massimo Deandreis, Direttore Generale, SRM Centro Studi,  Michel Hochmann, presidente EPHE, Osservatorio Blue Economy, Università PSL, Jan Pachner, Segretario Generale, One Ocean Foundation, Paola Papanicolaou, Responsabile Divisione International Banks, Intesa Sanpaolo, Mario Zanetti, AD Costa Crociere e Presidente, Confitarma.

 

Il Blue Economy Monitor, per Intesa Sanpaolo, si inserisce in un più ampio Ecosistema dedicato alla Blue Economy ed ai Fondali Marini, che coinvolge partner nazionali ed internazionali di rilievo come l’Universitè PSL di Parigi, SRM Centro Studi e Ricerche, One Ocean Foundation e primarie realtà aziendali.

 

SDA Bocconi School of Management

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