Milano, città dell’economia spaziale

La collaborazione tra imprese space e non-space al centro del primo incontro organizzato dal SEE Lab di SDA Bocconi e da OSE di POLIMI

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Milano si candida ad essere la capitale italiana dell’economia spaziale grazie alla collaborazione tra i due laboratori di SDA Bocconi School of Management e del Politecnico di Milano, che se ne occupano: lo Space Economy Evolution Lab (SEE Lab) e l’Osservatorio Space Economy (OSE).

 

“In fondo, Milano è una delle città simbolo del calcio europeo e l’unica in cui due squadre come Milan e Inter condividono lo stadio,” è stata la metafora usata dal Rettore della Bocconi, Francesco Billari, nell’illustrare la collaborazione nel corso di un incontro su “Innovazione e trasformazione dell’ecosistema spaziale,” lunedì 27 gennaio al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci.

 

La Rettrice del Politecnico, Donatella Sciuto, ha sottolineato come la cooperazione tra le due istituzioni, non solo in campo spaziale, possa risultare particolarmente fruttuosa grazie alle competenze complementari di cui sono portatrici.

 

Rispondendo alle domande di Michèle Lavagna, responsabile scientifica dell’Osservatorio Space Economy, Franco Ongaro, ex Chief Space Business Officer di Leonardo ha evidenziato le radici pubbliche della nuova space economy, trainata oggi dalla domanda dei privati molto più che in passato. “I miliardari americani che ne sono oggi protagonisti,” ha detto, “lavorano su 60 anni di grandi investimenti pubblici. Anche in Italia, il PNRR, spendendo molto e in fretta, moltiplica le possibilità di produzione e lancio per tre anni, ma dobbiamo chiederci che cosa accadrà dopo.”

 

“Quasi sempre, nella space economy, l’intervento iniziale è G2G, poi governo e agenzie spaziali investono e questo dà la possibilità di spostarsi sul B2B. Gli investimenti pubblici sono comunque all’origine della space economy,” ha riassunto Simonetta Di Pippo, direttore del SEE Lab.

 

La mattinata è stata strutturata in due tavoli che hanno discusso quattro grandi trend dell’industria spaziale (servitizzazione, miniaturizzazione, modularizzazione e digitalizzazione) con le testimonianze di aziende space e non-space come Aidro, Apogeo Space, CERVED Group, Elemaster, Thales Alenia Space Italia e TXT e-solutions.

 

Ne è emersa la necessità di una fertilizzazione cross settoriale che consenta alle aziende “di terra” di sfruttare le opportunità date da quelle spaziali e viceversa.

 

 SDA Bocconi School of Management

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