Ostacolare l’internalizzazione attraverso “avventurose soluzioni protezionistiche” significa spegnere un potente motore di crescita della produttività per le imprese nazionali, ha spiegato Gianmarco Ottaviano, Professore di Economia e Boroli Chair in European Studies all’Università Bocconi, in un incontro della serie “Idee per la Crescita,” organizzata da Affari&Finanza di Repubblica e SDA Bocconi.
Le imprese esportatrici sono, infatti, più produttive, innovative e profittevoli delle altre perché l’esposizione allo scenario globale promuove la riallocazione delle risorse produttive verso attività più competitive.
“In un mondo come quello attuale, attraversato da nuove tensioni geopolitiche e crescenti retoriche di autosufficienza, il rischio maggiore è chiudersi in una visione domestica e rinunciare a competere su scala internazionale”, ha osservato Ottaviano. “Ma la globalizzazione non è finita: si sta semplicemente trasformando. Serve lucidità strategica per affrontare questa evoluzione con strumenti adeguati e una rete di relazioni ben strutturata.”
Ottaviano ha illustrato i quattro meccanismi che determinano la maggiore produttività delle aziende esportatrici e le azioni necessarie a farli funzionare.
L’incontro, moderato dal vicedirettore di Repubblica, e responsabile dell’inserto Affari&Finanza, Walter Galbiati, ha visto la partecipazione di Davide Vellani, Staff Corporate & Investment Banking di BPER Banca e di Roberto Giovannini, Partner, Head of Consumer Industrial Markets di KPMG.
L’incontro può essere rivisto in streaming nel sito di Repubblica:
https://www.repubblica.it/dossier/economia/affari-e-finanza-idee-per-la-crescita/