
- Data inizio
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- 28 mag 2025
- 4 giorni
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- Italiano
Fornire principi e strumenti efficaci per la gestione strategica dell’attività di raccolta fondi a supporto della sostenibilità della causa sociale.
“Essere sostenibili è una scelta etica, aiuta a fare fronte alle pressioni di mercato in senso lato (dai fornitori alle banche, dai clienti al legislatore), ma soprattutto conviene,” ha detto Francesco Perrini, Associate Dean for Sustainability di SDA Bocconi School of Management, nel primo incontro della serie Idee per la crescita, trasmesso oggi in streaming da repubblica.it. “La ricerca ha dimostrato che chi investe in sostenibilità ottiene performance finanziarie migliori in un orizzonte temporale di 5-10 anni, con un impatto quantificato tra i 10 e i 20 punti percentuali in più sui ricavi e tra i 5 e i 10 punti percentuali in meno sui costi. Le aziende sostenibili, infine, durano più a lungo delle altre. Essere sostenibili è sempre più necessario a sopravvivere.”
L’incontro Transizione green, moderato dal Vicedirettore di Repubblica, Walter Galbiati e organizzato dal quotidiano e da SDA Bocconi, ha visto intervenire anche Edoardo Ginevra, Condirettore generale Banco BPM, e Piermario Barzaghi, Partner KPMG responsabile servizi sostenibilità.
Perrini ha ricordato che l’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance) è stato coniato nel 2006 in occasione del lancio dei Principles for Responsible Investment dell’ONU e ha, perciò, un’origine prettamente finanziaria. Ginevra di Banco BPM ha, infatti, sottolineato come le banche, tra le altre attività collegate alla sostenibilità, possono accompagnare le imprese a compiere una transizioni che non sarà priva di costi, anche attraverso la progettazione di prodotti che valorizzino gli sforzi delle imprese che migliorano il loro carbon footprint.
Barzaghi di KPMG ha spiegato che l’obbligatorietà della rendicontazione di sostenibilità per le grandi imprese, che scatta in questi mesi, aiuterà anche le pmi a diventare più sostenibili. “Le grandi imprese,” ha detto, “vorranno interagire con una catena del valore a sua volta sostenibile e sceglieranno i propri fornitori anche con questo criterio. Per le pmi, perciò, essere sostenibili diventerà una leva competitiva, un’opportunità anziché un obbligo.”
Per muoversi in questa direzione, ha chiarito Perrini, “le imprese dovranno innovare, e per innovare dovranno investire. Va in crisi, così, la retorica del piccolo è bello. Se la nostra iniziativa si chiama Idee per la crescita, c’è un motivo: la scala è sempre più importante per investire e innovare; non possiamo permetterci di moltiplicare costi e strutture, molte pmi dovrebbero mirare ad aggregarsi per esser più competitivi. Lo slogan,” ha concluso, “deve diventare sostenibile è bello.”
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