- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 11 ott 2024
- 20 giorni
- Class
- Italiano
Cogliere tutte le implicazioni dell’agire manageriale anche oltre il perimetro delle proprie funzioni e rafforzare le capacità di analisi, pensiero critico e azione.
Il Rapporto 2023 del Corporate Governance Lab della SDA Bocconi School of Management coordinato da Alessandro Minichilli in collaborazione con PwC, Banca Generali e Nuo e a cui hanno collaborato anche Valentino D’Angelo e Daniela Montemerlo presenta i risultati di un estesissimo studio delle filiere produttive in Italia, il primo nel suo genere condotto analizzando, oltre alle grandi aziende sopra i 50 milioni, anche i dati relativi a oltre 17mila PMI, definite come imprese tra i 10 e i 50 milioni di fatturato. Lo studio mette in luce che esiste una sorta di emulazione positiva delle piccole imprese nei riguardi di quelle più grandi: all’aumento di 1 punto del Corporate Governance Index (CGI) delle imprese maggiori fa seguito un incremento di 0,13 punti nel CGI delle imprese minori della stessa filiera. Ma soprattutto, se le grandi imprese di una filiera migliorano di 1 punto la propria governance, le PMI della stessa filiera hanno una crescita economica più veloce di 2 punti percentuali, investono di più all’estero e in un maggior numero di paesi. Non solo: le PMI con una buona governance di per sé crescono più velocemente anche qualora le grandi imprese della loro filiera abbiano una governance di qualità non elevata.
“Questi effetti sono molto più forti se le PMI, oltre ad appartenere alla stessa filiera delle imprese maggiori, sono anche localizzate nello stesso territorio,” aggiunge Minichilli, che spiega: “Le filiere sono sotto pressione perché le supply chain globali sono in crisi e per vari altri fattori; è necessario che si chiarisca il ruolo delle imprese grandi nei confronti delle PMI, al di là del fatto che le innovazioni partono dalle grandi aziende e passano a quelle più piccole. Lo studio permette di confermare una volta di più l’importanza fondamentale di una governance moderna in relazione ai risultati economici delle imprese.”
Prendendo in considerazione le imprese italiane con oltre 50 milioni di fatturato, l’analisi dei dati ha permesso anche di verificare che (a parità di settore e altre caratteristiche dell’impresa) chi affida a fornitori esterni un 10% di costi di produzione aggiuntivi ha 0,35 punti di ROA [Return On Assets] in più. Ciò non significa che un’impresa che non intende o non può esternalizzare debba rassegnarsi a una minor performance, perché attraverso una governance migliore si può ottenere un aumento analogo della redditività. I dati indicano infatti che, a parità di altre variabili, le performance delle imprese sono mediamente più alte di 0,31 punti di ROA per ogni punto in più del CGI. Probabilmente non a caso, infatti, le imprese più integrate verticalmente, cioè quelle che hanno esternalizzato di meno, hanno una governance mediamente migliore.
SDA Bocconi School of Management
Cogliere tutte le implicazioni dell’agire manageriale anche oltre il perimetro delle proprie funzioni e rafforzare le capacità di analisi, pensiero critico e azione.
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