Dall’alfa alla sigma. La cultura dell’inclusione è un gioco win-win

Osservatorio Diversity, Inclusion & Smart working (DIS)

SHARE SU

Milano, 2 ottobre 2019
L’argomento tocca sempre più da vicino le aziende e le organizzazioni, ma va ben oltre i loro confini. È uno dei temi cardine della contemporaneità, una delle frontiere sociali più calde, una delle trasformazioni culturali più impegnative. Stiamo parlando della diversity, o meglio di quella che potremmo definire la sua dimensione “evolutiva”, l’inclusione. Si intitolava proprio “Global Inclusion” l’evento promosso da Newton S.p.a. che sì è tenuto lo scorso 11 settembre a Bologna con l’obiettivo di condividere e valorizzare le esperienze e le politiche di inclusione all’interno delle aziende. Un evento a cui non poteva mancare l’Osservatorio Diversity, Inclusion & Smart working (DIS) di SDA Bocconi, rappresentato dalla sua coordinatrice, Simona Cuomo, che ha condotto una sessione plenaria dal titolo assolutamente programmatico: “Oltre i confini della cultura alfa”.

 

“Una cultura ‘abrasiva’ guidata da un unico precetto: l’achievement”, la definisce molto efficacemente Cuomo. Achievement, ovvero risultato, conquista. Cosa di meglio per descrivere una visione del mondo e un approccio al lavoro, all’organizzazione e alle relazioni basata sulla competizione come via principale per raggiungere un obiettivo. Via principale o anche “esclusiva”. In questo caso l’aggettivo è di quelli ad alto peso specifico: “la cultura alfa non riconosce strade alternative per raggiungere una meta, è interessata più al risultato che al processo ed è poco disponibile ad ascoltare la diversità, spesso non riconoscendola come una risorsa. È prevalentemente una cultura egemonica che sottilmente spinge all’omologazione, sia dei valori che dei comportamenti”. In quest’ottica le persone contano in funzione dei risultati: “è ancora prevalente la cultura della customer centricity rispetto a quella della people centricity”.

 

A differenza di quello che si pensa comunemente non è (solo) una faccenda di genere. La cultura alfa ha una connotazione prevalentemente maschile ma sarebbe riduttivo farne semplicemente una questione di uomini e donne e di stili di lavoro e di leadership differenti tra loro. “Nel mondo aziendale si parla di diversity ormai da vent’anni: si è partiti dal ‘genere’ ma ci si è rapidamente spostati al concetto di ‘identità’, che rappresenta meglio la complessità e comprende anche l’origine etnico-culturale, l’estrazione sociale, la disabilità, il livello di istruzione e così via. Non ultima, l’età”.

 

La cultura dell’inclusione non si improvvisa, si costruisce. L’esperienza e la ricerca dell’Osservatorio DIS – sottolinea Cuomo – conferma che si tratta di un cambio di prospettiva radicale per molte organizzazioni, da sviluppare e consolidare nel tempo. “Non basta un corso di formazione occasionale di qualche giorno, ma ci deve essere un progetto a lunga gittata per costruire una coscienza comune e accompagnare le persone in questo cambiamento. La diversity deve avere un pieno riconoscimento in azienda, con figure e ruoli specificamente dedicati ad essa”.

 

L’opposto di alfa non è omega ma sigma. Superando la dicotomia tradizionale ma giocando sempre con l’alfabeto greco, Simona Cuomo identifica la “cultura alternativa” con la lettera “sigma” che in matematica indica la sommatoria: di stili, di pensieri, di punti di vista. “La diversità delle persone arricchisce”. Un’altra parola che la docente non usa a caso: “le aziende stanno capendo che il benessere e l’inclusione delle persone non sono un onere ma una leva competitiva sui mercati, rinforzano il senso di appartenenza e sostengono il valore dell’azienda nel lungo periodo”. Il gioco tra persone e risultati può essere a somma diversa da zero.

SDA Bocconi School of Management

SDA Bocconi School of Management

News Correlate

11 aprile 2024
AI: l’approccio SDA Bocconi tra ottimismo e ...
AI: l’approccio SDA Bocconi tra ottimismo e incertezze
Scopri di più
28 marzo 2024
Le persone che partecipano alla 24ª edizione ...
Le persone che partecipano alla 24ª edizione del FIFA MASTER hanno completato con successo il modulo di Management a Milano
FIFA Master - International Master in Management, Law and ...
Scopri di più
13 marzo 2024
Il Project Management nell’era dell’IA: far ...
Il Project Management nell’era dell’IA: far convivere competenze manageriali e conoscenze tecniche
La reunion del programma Project Management affronta uno dei temi ...
Scopri di più