Teoria in pratica

L’importanza del team per gestire i rischi e migliorare l’affidabilità

Nelle organizzazioni che operano in contesti ad alto rischio comunicazione e lavoro di squadra sono fondamentali per la resilienza e la prontezza operativa. Attraverso la formazione si può intervenire sullo sviluppo delle relazioni di fiducia e sull’assertività, migliorando la collaborazione intra e interprofessionale a supporto dell’affidabilità istituzionale.

Il contesto

L’introduzione di logiche e strumenti di performance management nelle amministrazioni pubbliche, avvenuta negli ultimi trent’anni nella maggior parte dei paesi OCSE, ha provocato pressioni di accountability e carichi di lavoro crescenti, con conseguente abbassamento del livello di benessere e di motivazione dei dipendenti.

 

La costante ricerca di livelli sempre più elevati di efficienza, unitamente alla riduzione dello slack organizzativo – parametro che identifica le risorse in esubero e che viene considerato uno strumento di mitigazione della complessità interna ed esterna all’organizzazione – hanno inoltre provocato un aumento della propensione all’errore e una maggior probabilità di incidenti gravi.

 

Una tale situazione, di per sé disfunzionale in molti settori della PA, risulta insostenibile in ambienti complessi e ad alto rischio come quelli della sanità, dove errori e incidenti possono compromettere la vita dei pazienti. In tali contesti, diventa dunque importante compensare gli effetti negativi della spinta all’efficienza perseguendo l’obiettivo dell’affidabilità organizzativa. Ciò è possibile attraverso una maggior valorizzazione del ruolo dei gruppi di lavoro mono e soprattutto multiprofessionali, in grado di influenzare positivamente i comportamenti dei singoli. Un contesto di lavoro team oriented, caratterizzato da una gestione efficace delle risorse umane e da alti livelli di empatia tra colleghi, è infatti alla base di una migliore resa individuale, soprattutto in merito al tema della sicurezza.

 

La ricerca

La sanità, in quanto settore ad alto rischio, rappresenta un osservatorio privilegiato per analizzare le dinamiche evidenziate, in quanto gli individui raramente lavorano da soli ma quasi sempre in team. A partire dalle risposte fornite da 225 tra medici e infermieri che lavorano nell’area chirurgica di uno dei più grandi ospedali pubblici in Italia, uno studio ha messo in luce le interconnessioni e le influenze tra lavoro di squadra, capitale psicologico individuale – cioè quella dimensione del singolo caratterizzata da autoefficacia, ottimismo, speranza e resilienza – e cultura della sicurezza.

 

Il principale contributo delle analisi – realizzate attraverso un approccio metodologico misto quali-quantitativo – è stato quello di identificare l’effetto positivo del lavoro di squadra sui comportamenti di sicurezza dei singoli professionisti. Questo effetto si realizza sia direttamente, grazie a una più ampia comunicazione all’interno del team e a rapporti personali migliori, sia indirettamente, attraverso un rafforzamento del capitale psicologico individuale. Gli operatori sanitari inseriti in team altamente collaborativi sperimentano infatti maggiori livelli di autoefficacia, ottimismo, speranza e resilienza, risultando inoltre più propensi a superare le sfide organizzative, come quelle relative alla gestione della sicurezza.

 

La ricerca ha inoltre dimostrato non solo che il lavoro di squadra favorisce alti livelli di conformità alle procedure di sicurezza, ma anche che gli operatori sanitari inseriti in contesti virtuosi sono in grado di proporre in autonomia procedure più efficaci.

 

L’analisi delle risposte raccolte ha messo in luce elementi già emersi nella letteratura scientifica sul tema: la cultura organizzativa delle strutture sanitarie incoraggia l’apprendimento collaborativo, di fondamentale importanza per la comunicazione e la diffusione della conoscenza; l’alto livello di specializzazione e l’interdipendenza dei professionisti sanitari è inoltre alla base del rapporto di fiducia che li lega ai pazienti, un elemento centrale per la sicurezza di questi ultimi; l’attenta e costante comunicazione interna diminuisce la probabilità di eventi negativi aumentando al contempo le capacità previsionali; infine, nei contesti ospedalieri il lavoro di squadra migliora la capacità dei singoli sia di affrontare e gestire i conflitti interni – aumentando i livelli di empatia all’interno del team – sia di implementare nuove ed efficaci procedure di sicurezza.

 

Conclusioni e implicazioni

Nelle organizzazioni ad alto rischio la promozione del lavoro di squadra è un passo importante verso il miglioramento dell’affidabilità. I manager i sono dunque chiamati a creare il giusto clima organizzativo per permettere al personale di lavorare in maniera sempre più coesa. Queste aziende dovrebbero aumentare le opportunità di aggiornamento del proprio personale, come leva per migliorare le relazioni di fiducia e la comunicazione di squadra per garantire una maggiore sicurezza dei processi.

 

Le pratiche sperimentate nel settore della sanità pubblica possono essere estese anche ad altri settori della PA, migliorando anche in tali contesti la resilienza organizzativa e la prontezza operativa.

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