La pandemia di Covid-19 sta distruggendo vite umane o le sta fortemente sconvolgendo a causa delle conseguenze sociali ed economiche del lockdown e delle politiche di distanziamento sociale. Le abitudini di molte famiglie e di intere comunità in tutto il mondo sono messe in pericolo dalle possibili conseguenze del virus: crescita della disoccupazione, incertezza sulla redditività delle imprese a causa di investimenti rinviati, contratti annullati, catene di fornitura nazionali e internazionali interrotte.
In tutto il mondo si segue l’evoluzione della situazione in Cina, in attesa di capire quali saranno gli strumenti adeguati per affrontare la seconda fase dell’emergenza. Allo stesso modo, si guarda ai Paesi che per primi hanno affrontato la pandemia Covid-19 nel tentativo di prevedere cosa accadrà a noi, alle nostre imprese e alle nostre organizzazioni nei prossimi mesi.
In Corea del Sud, dopo che molte aziende hanno incentivato lo smartworking durante il picco di contagi, i flussi dei trasporti pubblici e il tasso d’inquinamento atmosferico si stanno riavvicinando ai livelli di pre-emergenza. La maggior parte dei pedoni indossa le mascherine che sono diventate disponibili nelle farmacie e nei negozi. I caffè e i ristoranti hanno riaperti, anche se minore è il flusso di clienti.
Anche la Cina sta lentamente entrando nel suo mondo post-Covid-19, e questa esperienza ci sta rivelando cinque grandi temi a cui porre attenzione: l’incertezza della domanda, la mancanza di liquidità, l’interruzione delle catene di fornitura, la digitalizzazione e, non ultimo, la reale (e non solo dichiarata) crescente importanza del lato umano delle imprese.
Per quanto riguarda il primo tema, l’esempio della Cina dimostra come le misure di contenimento della pandemia includano, oltre alle limitazioni per i voli aerei, anche quelle per ristoranti e altri luoghi di ritrovo. Inoltre, si prevede che la domanda interna sarà contenuta a causa della disoccupazione, delle difficoltà finanziarie e in generale di atteggiamenti di evitamento dei rischi da parte dei consumatoti. Sono molti infatti coloro che in questo momento sono spaventati da quanto accaduto e ci vorrà del tempo prima di tornare alla normalità. Di contro, il ricorso allo smartworking ha aumentato la richiesta di comunicazione digitale e di strutture per la memorizzazione di dati sensibili. Per questo motivo la domanda di connettività e di soluzioni di cloud storage è in costante crescita. L’imposizione della quarantena a milioni di abitanti cinesi ha inoltre generato un’ampia domanda nel settore del gaming per cellulari: le ore passate nelle proprie abitazioni hanno fatto aumentare sia gli utenti sia le ore di gioco trascorse online.
Per quanto riguarda la gestione della liquidità, è interessante analizzare i dati emersi da una survey condotta nel febbraio 2020 da diverse università cinesi. L’Enterprise Survey for Innovation and Entrepreneurship in China (ESIEC) ha analizzato l’impatto della pandemia su oltre 2500 piccole e medie imprese cinesi. La sfida principale per la maggior parte di queste è la carenza di liquidità: il 20 per cento degli intervistati ha infatti dichiarato l’impossibilità di sopravvivere per più di un mese. L’indagine ha inoltre confermato la debolezza della domanda interna, con conseguente impatto sui ricavi delle imprese. Il calo dei ricavi ha avuto maggior impatto sulle imprese coinvolte nell’export, mentre a uscirne meno indebolite sono state le PMI che operano nel settore dei servizi alle imprese.
L’indagine ESIEC ha inoltre rivelato come le aziende posizionate al centro della catena di fornitura di un settore abbiano bisogno di affrontare la carenza di materie prime e di componenti. L’economia globale dipende in larga misura dalla produzione cinese di prodotti finali e componenti per le industrie automobilistica, elettronica, delle attrezzature e delle forniture mediche, dei beni di consumo, e, viste le proiezioni, sembra che il ritorno alla normalità della produzione sarà lento. Inoltre, la carenza di manodopera già registrata nei mesi di febbraio e marzo 2020, unita a una maggior severità delle norme sui luoghi di lavoro (anche in termini di dispositivi di protezione per i dipendenti) e alla lenta ripresa nel settore della logistica, dovrebbero provocare nei prossimi mesi forti interruzioni nella catena di fornitura globale.
Passando al tema della digitalizzazione e delle soluzioni innovative, emerge come la Cina di oggi stia sperimentando un’ulteriore accelerazione nella sua trasformazione digitale. Nel 2003, dopo la fine dell’epidemia di SARS, il gruppo Alibaba creò Taobao, una piattaforma online per gli acquisti. In queste settimane questa e altre piattaforma stanno offrendo un aiuto immediato per la carenza di liquidità: con l’aiuto della tecnologia blockchain messa a punto da Ant Duo-Chain, le PMI possono richiedere prestiti utilizzando i crediti delle grandi imprese. Al contempo, anche l’e-commerce sta vivendo un momento di crescita grazie all’aumento degli acquisti online spesso integrati alle popolari piattaforme chat.
Nei contesti aziendali gli sconvolgimenti generano innovazione. La necessità di ridurre i contatti sociali durante l’epidemia ha accelerato l’introduzione di sistemi di consegna da parte di veicoli a guida autonoma. Le misure di distanziamento sociale per i cittadini e la pressione esercitata su medici e infermieri hanno posto sotto gli occhi di tutti la necessità di un ampliamento della terapeutica digitale e di una maggiore attenzione alla salute mentale. Le start-up per il supporto psicologico Unmind e Headspace, con sede nel Regno Unito, hanno iniziato a offrire accessi gratuiti alle proprie piattaforme al personale del Sistema sanitario; in Cina, la startup Guahao ha creato una piattaforma con più di 8000 medici volontari che offrono consulenze online, anche in inglese.
Questi cambiamenti rimarranno? Un sondaggio condotto tra i consumatori di Hong Kong alla fine dello scorso marzo, prima della seconda ondata di contagi, ha mostrato come solo il 6 per cento di loro abbia dichiarato di non aver cambiato le proprie abitudini quotidiane.
Come la maggior parte dei miei colleghi, in questi giorni ricevo diversi messaggi di sostegno da parte di ex allievi e di altri colleghi di tutto il mondo. Mi è capitato di discutere dell’impatto del Covid-19 con Mengjia Ma, un’imprenditrice di Shanghai, ex partecipante a uno dei nostri programmi di formazione per dirigenti d’azienda. Ma ha spostato la mia attenzione sull’incredibile e ulteriore cambiamento che si sta verificando in questo momento sul fronte della digitalizzazione nei settori dei beni di consumo e dei servizi: dai cosiddetti «ospedali online» al livestream per le vendita al dettaglio. Mi ha anche accennato a un altro segnale dei cambiamenti che stanno avvenendo nella società post-Covid-19. Il 7 aprile, il presentatore del telegiornale Zhu Guangquan ha partecipato a uno show livestream su Taobao Live assieme all’influencer Li Jiaqi per promuovere i prodotti della provincia di Hubei. L’evento ha generano vendite per più di 3 milioni di dollari. Un presentatore mainstream si è unito a famoso influencer di cosmetici per aiutare le imprese locali a vendere i famosi spaghetti caldi e secchi di Wuhan, il tè, gli snack e altri prodotti della regione. E non si è trattato dell’unico esempio di celebrity o azienda leader di settore che hanno dedicato tempo, sforzi e risorse per aiutare la comunità ad affrontare l’impatto economico della pandemia. La piattaforma di e-commerce Pinduoduo ha creato il canale «Help the farmer» per ricreare i canali di vendita interrotti tra produttori agricoli e clienti. I grandi gruppi di e-commerce JD.com e Alibaba hanno annunciato massicci piani di assunzione per aiutare le persone licenziate da ristoranti, alberghi, cinema e rivenditori tradizionali.
Questi eventi sono segnali di cambiamento dei paradigmi economici e sociali nel nuovo ordine mondiale post-Covid-19. Anche in Italia le imprese hanno reagito rapidamente con generose donazioni agli ospedali, riconvertendosi alla loro produzione di dispositivi di protezione medica o di valvole per ventilatori polmonari. Visto l’impatto a lungo termine della pandemia sugli aspetti economici e sociali della nostra vita, questi cambiamenti rimarranno. Sembra dunque che nel mondo post-Covid19 il successo e il progresso si misureranno non solo in termini economici ma anche umani.