Il Meglio del Piccolo

Il solito ignoto? Un imprenditore ovviamente.....

Il protagonista della storia che vi ho raccontato nell’ultimo mio post si chiama Ardi Zani, ha 39 anni e da diciasette fa l’imprenditore. Oggi è alle guida di una piccola azienda edile, la Zani srl, molto stimata in quel di Como e provincia, specializzata in lavori di ristrutturazione. Ha maturato negli anni un posizionamento strategico fondato sulla qualità e sul servizio più che sui grandi numeri. Con la sua iniziativa è in grado di garantire un impiego fisso ad una ventina di dipendenti, tra cui i suoi fratelli e alcuni familiari, oltre che ad un indotto di subfornitori. L’impresa è in costante crescita da anni, indipendentemente dagli incentivi messi a disposizione dal governo per far ripartire il settore edile nel periodo di crisi pandemica. L’ho conosciuto come partecipante ad uno dei nostri corsi in SDA Bocconi, motivato ad apprendere il più possibile e fiero come pochi di poter essere in quell’aula. Con un passato avventuroso come quello che vi ho raccontato, tra viaggi a piedi dall’Albania alla Grecia, traversate in gommone e inseguimenti, caporalato nelle campagne del sud Italia, non poteva che essere pronto a fare il mestiere più precario del mondo, quello dove solo determinazione ed impegno continui portano al risultato. Ardi Zani ha tutte le caratteristiche dell’imprenditore. Ma quali sono in sintesi?

All’origine di ogni azienda, anche di quelle che per via delle turbolenze degli ultimi due anni fanno fatica a trovare nuovi equilibri per riprendere a produrre risultati positivi, c’è sempre un imprenditore, una persona per cui un’idea non è solo un sogno o un’intuizione destinata a restare tale, ma un’occasione per costruire, con un poco di fortuna e molta tenacia, un’opera economica. Alcuni di essi nelle variegate vicissitudini della propria avventura personale e professionale, si sono attardati su formule strategiche e organizzative che hanno garantito loro in un recente passato ottimi risultati, ma che oggi denunciano la propria crescente obsolescenza. Altri, come Zani, hanno saputo poco o tanto anticipare gli avvenimenti. Tuttavia il più importante fattore posto all’attenzione non sta nelle mosse strategiche, organizzative, commerciali e finanziarie adottate che, anzi, in alcuni casi possono legittimamente suscitare qualche punto di domanda. Si vuole invece stimolare la riflessione del lettore sulla capacità tipica di questa speciale categoria di lavoratori di trasformare “il quotidiano in eroico e l’eroico in quotidiano”. Dalle loro storie non emergono solo o soprattutto particolari insegnamenti di management, ma la dedizione e la tenacia, loro e delle loro famiglie, nella conduzione dell’azienda. In questo caso si può parlare, ovviamente in senso lato, di vera e propria vocazione imprenditoriale. Sono persone da raccontare, vanno valorizzate, devono diventare esempio per le nuove generazioni. Tutto il contrario di quanto accaduto troppo spesso: criticati dagli intellettuali di un certo schieramento e snobbati dal mondo dell’accademia e delle grandi società di consulenza e formazione.  Sdegnati proprio da quei soggetti che avrebbero dovuto studiarli, capirli e razionalizzare attraverso l’osservazione delle loro azioni un corpo di buone pratiche da divulgare a beneficio di molti altri. Sono eroi spesso solitari da sostenere, hanno bisogno di essere ascoltati, di percepire la vicinanza delle istituzioni, non per avere favori, ma per sentirsi compresi e ulteriormente spronati a fare impresa, sia nel senso economico del termine sia nel significato, non a caso, epico della parola. Narrare le loro vicissitudini e supportare uno, cento, mille Ardi Zani è fondamentale, nella speranza di un rinforzo positivo per continuare ad averne tanti, tantissimi capaci come lui. Il blog di SDA Bocconi "Il meglio del piccolo" prosegue su questa via.

Capacità di trasformare il quotidiano in eroico e l'eroico in quotidiano

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