Come abbiamo dimostrato in una nostra recente ricerca, il costo dell’investimento in soluzioni tecnologiche è relativamente ridotto rispetto ai benefici, sia monetari, sia ambientali e sociali. Nel nostro studio, abbiamo considerato un’autorimessa localizzata nel centro di Milano, facente parte di un network di altre sessantadue autorimesse che possono essere gestite in maniera centralizzata. Partendo dalla situazione esistente, abbiamo calcolato i costi necessari per l’upgrading delle autorimesse in termini di attrezzature fisiche e quelli per lo sviluppo tecnologico di app e device in grado di favorire lo scambio di dati in tempo reale tra gli utenti e le autorimesse appartenenti al network.
Le voci di costo per app e device fanno riferimento a due interventi principali: il primo è lo sviluppo dell’infrastruttura software alla base dell’applicazione proposta; il secondo relativo all’ammodernamento tecnologico delle infrastrutture istallate nell’autorimessa. Le voci di sviluppo della componente software riguardano tutto l’insieme delle autorimesse su cui verrà implementata la struttura, quindi l’effetto di portafogli è tanto maggiore quanto aumenta la grandezza dello stesso. I costi relativi a questa componente sono associati al team di ingegneri necessario per lo sviluppo e il mantenimento della app, ai costi del database e delle infrastrutture cloud sulle quali gira l’intero software – e che consentono la raccolta dati, l’elaborazione e la condivisione di informazioni in tempo reale –, alle interrogazioni effettuate al server di Google ogni volta che un utente richiede un calcolo della soluzione ottimale di parcheggio. Tali costi sono stati imputati alla singola autorimessa in modo proporzionale.
Per quanto riguarda i benefici dell’investimento, l’ipotesi di base è che l’upgrading della qualità della singola autorimessa nel contesto degli asset che fanno parte del portafoglio consenta agli utilizzatori di gestire in modo migliore non solo la ricerca del parcheggio ma anche la pianificazione dell’uso del tempo in ottica esperienziale. L’introduzione di una app quale quella descritta consente di fornire informazioni importanti che possono indurre gli utilizzatori a modificare i propri piani e a sfruttare diverse combinazioni di percorso/sosta (con una conseguente miglior integrazione con i mezzi di mobilità attiva e con il trasporto pubblico locale) che influenzano le attività lavorative ma anche quelle relative al tempo libero. In tal senso, è stato ipotizzato un aumento di un terzo nell’utilizzo degli asset e quindi dei ricavi.
Dal punto di vista dei benefici sociali e ambientali, i vantaggi connessi al minor utilizzo dell’autoveicolo dovuto all’integrazione con il sistema complessivo dei mezzi di trasporto è riscontrabile in termini di: chilometri risparmiati – quindi minore spesa per il carburante e la minore quantità di emissioni inquinanti – e minor tempo impiegato negli spostamenti.
I risultati ottenuti mostrano che l’investimento in infrastrutture e tecnologia produce risultati economici positivi per il singolo asset, e ancora più positivi per il network (Figura 1). Ponendo pari a 1 euro il valore dell’asset di riferimento, una spesa in infrastruttura e tecnologia genera un aumento di valore (in termini di valore attuale scontato dei ricavi futuri su un orizzonte decennale) pari a 0,38 euro. Se poi consideriamo anche il valore attuale scontato dei benefici sociali e ambientali, si genera un valore ancora superiore, quantificabile in un ulteriore 1,67 euro.
Figura 1 - Valore attuale netto degli investimenti in smart parking (%)