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Mercato dell’arte in contrazione: è il momento giusto per investire?

Il mercato globale dell’arte sta vivendo una fase di contrazione, ma proprio questa debolezza potrebbe celare un’opportunità d’acquisto irripetibile.

 

Secondo un nuovo indice dei mercati internazionali dell’arte, sviluppato congiuntamente da Cheung Kong Graduate School of Business (CKGSB) e SDA Bocconi School of Management, i rendimenti decennali delle opere d’arte hanno raggiunto livelli negativi nel biennio 2023–2024, la peggior performance da settant’anni. Eppure, proprio in questo scenario depresso, gli studiosi individuano un potenziale punto di svolta per collezionisti e investitori di lungo termine, soprattutto nei mercati europei, storicamente più stabili.

 

Grazie al lancio degli MM Art Indices – i primi indici comparativi e intercontinentali dei prezzi dell’arte – CKGSB e SDA Bocconi offrono oggi strumenti analitici innovativi per comprendere e monitorare il mercato dell’arte globale. Questi indici rivelano andamenti regionali molto diversi, legati a trasformazioni economiche più ampie, e migliorano la trasparenza e il rigore analitico del settore.

Il contesto

La ricerca si inserisce in un momento di incertezza per il mercato dell’arte, tradizionalmente considerato un bene rifugio nei periodi di crisi economica. Il 2023 e il 2024 hanno segnato una svolta negativa, con rendimenti decennali in calo per la prima volta in modo così marcato dal secondo dopoguerra. Fino ad oggi, la mancanza di benchmark standardizzati ha reso difficile valutare la performance del mercato in modo oggettivo e comparabile tra regioni.

 

La ricerca risponde a una serie di domande:

 

  • Come si è evoluto il mercato dell’arte nelle diverse aree geografiche?
  • Esistono pattern regionali significativi?
  • È possibile identificare momenti di sottovalutazione del mercato utili per decisioni d’investimento?

 

Queste sono alcune delle domande alle quali vuole rispondere, con altre modalità, anche l’Intensive Program in Art Markets and Finance di SDA Bocconi, diretto da Andrea Rurale.

La ricerca

CKGSB e SDA Bocconi hanno sviluppato congiuntamente gli MM Art Indices, un set pionieristico di benchmark del mercato dell’arte che copre tre macroregioni: Asia-Africa-Oceania, Europa e Americhe. Inoltre, i ricercatori hanno integrato i nuovi MM Art Indices (2000-2025) con lo storico Sotheby’s Mei & Moses Index (1928–2000), costruendo una panoramica coerente e di lungo periodo.

 

Così, gli indici si basano su oltre 150 anni di dati d’asta (dal 1873 al 2025), raccolti da case d’asta primarie come Sotheby’s, Christie’s e Phillips, nelle principali piazze globali.

 

I risultati mostrano divergenze regionali significative:

 

  • Asia-Africa-Oceania ha registrato il CAGR (tasso di crescita annuo composto) più elevato: 7,7%, nonostante un calo recente del 6,4% nella primavera 2025.
  • Americhe: +31,7% nella stessa finestra temporale, segnando un forte rimbalzo.
  • Europa: +22,4%, con un recupero quasi completo post-pandemia, ma una crescita storica più contenuta (CAGR del 2,3%).

Conclusioni e implicazioni

Il mercato dell’arte vive oggi una fase di sottovalutazione storica. Per i collezionisti e gli investitori con una visione di lungo periodo, questo potrebbe rappresentare un momento strategico per entrare o espandere la propria esposizione nel mercato, in particolare nei segmenti europei, considerati più resilienti e meno esposti alla volatilità globale.

 

CKGSB e SDA Bocconi hanno firmato un Memorandum of Understanding per sviluppare congiuntamente nuovi strumenti, tra cui indici a livello nazionale europeo e metriche di sentiment, nell’ambito di un Art Market and Finance Monitor che si sta costituendo in SDA Bocconi.

 

Gli MM Art Indices sono stati sviluppati da Mei Jianping (CKGSB), Michael Moses (già NYU), Jiang Guolin (già Shanghai Academy of Social Sciences), Andrea Rurale e Brunella Bruno (SDA Bocconi), con la collaborazione di Marco Luchetti, Academic Fellow del Dipartimento di Marketing, Università Bocconi, e di alcuni studenti del Bachelor in International Economics and Management: Pietro Notaro, Marco Peron e Kirill Rudnev.

 

Per leggere il report completo (in inglese), clicca qui.

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