NeuroNetwork: La torsione territoriale dei servizi neurologici

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La neurologia in costante trasfromazione

Dalla collaborazione tra SDA Bocconi School of Management, Biogen e la Società Italiana di Neurologia (SIN) nasce NeuroNetwork, l’evoluzione del NeuroMLab, coordinato da Valeria D.Tozzi, Associate Professor of Practice in Healthcare Management di SDA Bocconi, sui temi del management per la Neurologia. NeuroNetwork connette la comunità dei neurologi con i top manager delle aziende sanitarie e i rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali, favorendo un dialogo strategico e operativo allo scopo di conciliare l’innovazione nel mondo delle neuroscienze con le trasformazioni del sistema sanitario. Questo perché non esiste innovazione nella medicina moderna che non tocchi direttamente l’organizzazione dei servizi e perché sono in corso molti interventi nel settore che trasformano i servizi sanitari e, quindi, come la disciplina risponde ai bisogni dei pazienti. Tra questi interventi, quelli indotti dal PNRR e dal DM77/22 promuovono l’erogazione di servizi di prossimità, sempre più vicini al cittadino e sempre più digitalizzati. Da qui l’idea della “torsione” territoriale della Neurologia che tradizionalmente è stata negli ospedali e che adesso è chiamata a proporre servizi di prossimità.

 

Quest’anno il confronto si è concentrato su due temi chiave:

  1. L’analisi del fabbisogno di neurologi del Sistema Sanitario partendo dal confronto dei dati della Società Italiana di Neurologia con quelli elaborati da AGENAS tramite un algoritmo di recente definizione.
  2. Trasformazione dei servizi territoriali: si è analizzato l’impatto del PNRR e del DM77/2022 sulla riorganizzazione dei servizi territoriali in alcune regioni italiane (Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Sicilia e Lombardia) prefigurando le potenziali trasformazioni dei servizi neurologici.
La torsione territoriale e i modelli di gestione

La torsione territoriale è una operazione cruciale, ma complessa, poiché le UO di Neurologia operano in contesti ospedalieri ed è difficile immaginare un unico modello di territorializzazione della neurologia poiché le aziende sanitarie e le regioni sono molto diverse tra di loro. Durante l’evento "Da laboratorio a Network", sono emerse le attese delle regioni rispetto al funzionamento dei nuovi servizi territoriali progettati e attivati per via del PNRR e del DM77/.

Alessandro Padovani, Presidente SIN, ha sottolineato:
“Credo che la neurologia debba trovare una modalità di contatto con i principali attori del territorio che sono i medici medicina generale per creare una filiera più appropriata e impedire che gli ospedali si affollino di pazienti con patologie trattabili fuori dall’ospedale proprio grazie alla collaborazione tra medici di medicina e specialisti in neurologia. La Neurologia gestisce una molteplicità di casi complessi sotto molti punti di vista. Esiste la complessità sanitaria derivante dalla compresenza di patologie, ma anche quella sociale e assistenziale”

Mario Zappia, futuro Presidente SIN, ha aggiunto:
"Il PNRR ci fornisce le risorse finanziarie, mentre il DM77 definisce il modello organizzativo. La sfida che dobbiamo affrontare è integrare la neurologia in questa nuova realtà territoriale, adattandola alle esigenze locali."

 

Una discussione a più voci

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, tra cui:

  • Fabia Franchi, Settore Assistenza Territoriale, Regione Emilia-Romagna.
  • Walter Bergamaschi, Direttore Generale, ATS Milano Città Metropolitana.
  • Monica Marini, Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale, Regione Toscana.
  • Massimiliano Maisano, Assessorato alla Salute, Regione Sicilia.
  • Massimo Annicchiarico, Area Sanità e Sociale, Regione Veneto.

La tavola rotonda, moderata da Luigi Preti di SDA Bocconi, ha coinvolto anche:

  • Alessandro Padovani, Presidente SIN
  • Mario Zappia (SIN).
  • Rocco Quatrale (ULSS 3 Serenissima).
  • Carlo Serrati (Ali.Sa).
  • Alice Borghini (AGENAS).
  • Giuseppe Banfi (Biogen).

 

Prospettive future

NeuroNetwork si conferma come un punto di riferimento per l’innovazione e il dialogo nella neurologia italiana e tra questa comunità e le istituzioni. Attraverso la co creazione di modelli “territoriali”, la Neurologia potrà riconfigurare l’offerta per i pazienti neurologici rispettando le specificità di ciascun contesto aziendale e regionale e puntando sull’omogeneità dei fini (ad esempio, equità nell’accesso) piuttosto che dei modelli di organizzazione dei servizi.

 

SDA Bocconi School of Management

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