Stabili ma in movimento: dove stanno andando gli investimenti in tecnologie digitali

DEVO Lab, Digital Enterprise Value e Organization

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Uno studio a livello mondiale del DEVO Lab di SDA Bocconi utilizza tecniche di intelligenza artificiale per registrare la crescita di 5G, Internet of Things e Machine Learning Analytics e i cali tra il 40% e il 60% di Blockchain, Augmented e Virtual reality e 3D Printing.

Gli investimenti nelle tecnologie digitali più avanzate sono tradizionalmente pro-ciclici: salgono, anche più dell’economia, nei momenti di crescita e scendono in quelli di contrazione. La crisi economica causata dalla pandemia ha radicalmente cambiato la situazione, secondo i risultati di Follow the Money, uno studio del DEVO Lab di SDA Bocconi School of Management.

Nel 2020 e nei primi mesi del 2021 gli investimenti in tecnologie digitali avanzate hanno retto nonostante la crisi, ma si sono anche redistribuiti su tecnologie diverse. “Da un lato”, spiega Gianluca Salviotti, Coordinatore del DEVO Lab, “alcune tecnologie come Blockchain, Augmented e Virtual Reality, 3D Printing hanno registrato cali importanti negli investimenti, anche nell’ordine del 40-60%. Dall’altro, troviamo tecnologie che hanno tenuto, mantenendo livelli di investimento stabili o addirittura in crescita. Pensiamo al 5G, all’Internet of Things (+17% nel 2020), al Machine Learning Analytics (+6% nel 2020), oppure al Cloud, sostanzialmente stabile a quota $15 miliardi nel 2020”.

I ricercatori del laboratorio, con la collaborazione delle 30 aziende associate, hanno analizzato oltre 114.000 transazioni finanziarie effettuate da un vasto insieme di investitori (venture capitalist, private equity, angel investors) e oltre 5.000 acquisizioni avvenute in tutto il mondo tra gennaio 2017 e il primo trimestre 2021. “Si tratta di oltre $3.000 miliardi di investimenti finanziari e $4.600 miliardi di acquisizioni”, ricordano Gianluigi Castelli e Severino Meregalli, Direttore e Coordinatore Scientifico del DEVO Lab. 

La ricerca è partita da un consolidato database di transazioni finanziarie su cui il team del DEVO Lab ha applicato un modello di intelligenza artificiale per isolare gli investimenti specifici in tecnologie digitali. Il medesimo modello è stato poi utilizzato per catalogare ciascun investimento tecnologico in un insieme comprensibile e facilmente navigabile di tecnologie (es. Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet of Things, Quantum Computing).

Il cluster tecnologico dell’Intelligenza Artificiale (AI) ha visto un progressivo consolidarsi degli investimenti, che si sono attestati in maniera stabile su valori di 36-38 miliardi di dollari annui tra il 2018 e il 2020, rivelandosi la tecnologia con gli investimenti più elevati tra quelle monitorate. Lorenzo Diaferia, ricercatore del DEVO Lab, racconta come “questo segnali che l’AI stia giocando un ruolo abilitante e trasversale rispetto a numerosi settori e processi. A conferma di ciò, pensiamo che gli investimenti in Machine Learning Analytics sono aumentati dai 20 miliardi del 2017 agli oltre 27 del 2020. A fronte di questo aumento, abbiamo però registrato una leggera contrazione della percentuale di investimenti in startup in fasi di vita iniziale (ossia Seed e Pre-Seed), passati dal 7% (2017) al 5% (2020) al 2% (Q1 2021), mentre gli investimenti late-stage crescevano passando dal 25% (2017) al 42% (2020). Tutto sembra segnalare insomma una crescente attenzione verso soluzioni comprovate e verso un utilizzo di soluzioni AI sempre più trasversale”.

Una storia decisamente diversa la racconta Leonardo Maria De Rossi parlando di Blockchain e della sua evoluzione. “Studiamo e monitoriamo questa tecnologia dal 2016 e gli investimenti finanziari confermano come hype ed effetti moda abbiano guidato fortemente il mercato”. Il 2018 è stato in particolare un anno di vera e propria esplosione, con $14.3 miliardi di investimenti. L’anno prima erano $5.5 miliardi (2017) e quello dopo $6.1 miliardi (2019). “Il 2018 è stato l’anno in cui Bitcoin è diventato mainstream, in cui tutta l’attenzione era sulle ICO (Initial Coin Offering), e sulle DApp (ossia applicazione decentralizzate). Non ci è voluto molto però perché si realizzasse che all’epoca c’era molto hype e poca sostanza. Il mercato è poi crollato del 62% in un solo anno”, continua De Rossi. Il 2021 è l’anno dell’attenzione crescente su Bitcoin da parte di molti incumbent (es. Banche e fondi di investimento) ma anche l’anno di altre, molto meno solide, criptovalute. Gli investimenti totali già nel primo trimestre 2021 appaiono più alti dell’intero 2020 e il mercato delle cripto vale attualmente oltre $2.000 miliardi. Ma la storia è destinata a ripetersi?



SDA Bocconi School of Management. 

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