Il ricorso dei cittadini alla carta stampata è diminuita a tal punto negli ultimi 20-30 anni che, a livello globale, solo una persona su cinque legge frequentemente giornali e riviste. La fonte primaria di informazione rimane la televisione, seguita dai social network, le piattaforme che, dall’avvento di internet a oggi, più di ogni altre hanno destabilizzato il mondo dei media tradizionali.
Questi dati, tratti dal recente report dell’Ipsos Trust misplaced? A report on the future of trust in media, possono in parte non sorprendere: il declino decennale di giornali e riviste è stato aggravato dalle nuove modalità di consumo dell’informazione, con una predominanza dei canali digitali e delle notizie fruibili gratuitamente, e dalla pandemia, che ha ulteriormente favorito i social network sia sul fronte della raccolta pubblicitaria sia su quello dell’accesso ai contenuti giornalistici.
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