La space economy include attività economiche che spaziano dall'orbita terrestre, come i servizi satellitari e le stazioni spaziali commerciali, fino alle missioni lunari e marziane. Storicamente, l'economia spaziale è stata dominata da attività governative. Tuttavia, grazie al public procurement strategico, il coinvolgimento dei privati nello sviluppo tecnologico ha portato alla creazione di modelli di business competitivi, osservo in una delle ricerche della mia dissertazione di PhD.
Le attuali strategie governative mirano a tornare sulla Luna per cogliere opportunità di business, come dimostrano gli Artemis Accords della NASA, riconoscendo l'importanza del settore privato nello sviluppo e nell'implementazione delle tecnologie spaziali e favorendo investimenti di capitali privati per la loro realizzazione.
Anche l'ESA sta lanciando iniziative per coinvolgere aziende europee nello sviluppo di servizi completi di consegna di carichi verso e dalle stazioni spaziali in orbita terrestre bassa entro il 2030 e, inoltre, nella creazione di servizi lunari di comunicazione e navigazione e nelle relative infrastrutture per supportare le missioni commerciali e istituzionali, favorendo così lo sviluppo di una vera e propria Lunar Economy.
Attraverso partenariati pubblico-privati, lo Stato sta mirando ad attrarre investimenti a lungo termine e a sviluppare applicazioni commerciali, creando infrastrutture solide e sostenibili. Questo rappresenta un cambio sostanziale di paradigma: si passa da progetti finanziati esclusivamente dal pubblico a modelli di condivisione dei rischi e dei benefici con gli attori privati, anche per lo sviluppo di infrastrutture che richiedono investimenti a lungo termine.