Teoria in pratica

L’uso eccessivo della tecnologia mobile: tra benessere e produttività

Il contesto

I vantaggi della tecnologia mobile sono indiscussi ma vi sono anche delle criticità. Negli ultimi anni l’uso del cellulare per motivi lavorativi è quasi raddoppiato, trend ulteriormente amplificato dalla pandemia che ha rivoluzionato il concetto stesso di lavoro, sia dal punto di vista dei confini spazio-temporali, sia in termini di esigenze e priorità.  

Secondo alcune stime, il 76 per cento dei lavoratori negli Stati Uniti gestisce email di lavoro fuori orario lavorativo; a questo scopo, molti affermano di utilizzare i propri dispositivi mobili per almeno due ore al giorno. 

La maggior parte degli studi che hanno esaminato l’uso della tecnologia mobile per scopi lavorativi durante il tempo libero ha sottolineato gli effetti deleteri dell’uso eccessivo da parte degli individui, riferendosi al modo in cui l’ambito lavorativo ha invaso la sfera privata.  

Per «uso eccessivo» si intende il trascorrere una quantità considerevole di tempo con la tecnologia, al punto da perdere la cognizione e il controllo del tempo. Questo tenderebbe a esacerbare la sensazione che le responsabilità lavorative interferiscano con la vita personale. Ma perché gli individui ricorrono in modo compulsivo al cellulare per lavorare? 

Da un lato, studi recenti dimostrano che la mancanza di confini ben delineati tra casa e posto di lavoro, anche come conseguenza della maggiore diffusione delle modalità di lavoro da remoto, è alla base del conflitto tra lavoro e vita privata. Dall’altro, la natura sempre più onnipresente dei dispositivi mobili ha rivoluzionato il nostro stesso modo di lavorare.  

Le persone sarebbero quindi portate a cercare di compensare la presenza di interferenze personali nella vita lavorativa facendo ricorso a un uso maggiore dei dispositivi mobili per svolgere le proprie mansioni anche al di fuori dell’orario d’ufficio.  

La nostra ricerca pone il focus sia sulle conseguenze di un uso eccessivo dei dispositivi mobili per lavoro in orario non lavorativo, sia sui fattori determinanti. L’obiettivo principale consiste quindi nell’esaminare in che modo tale dinamica si sviluppa per poi analizzarne le conseguenze, studiando in che modo il clima organizzativo influenza tali meccanismi.

La ricerca

Nel nostro studio ipotizziamo che il conflitto famiglia-lavoro sia associato all’uso eccessivo del cellulare per motivi lavorativi al di fuori dell’orario d’ufficio e che la relazione tra le due dinamiche sia più forte in presenza di un clima organizzativo più competitivo.  

Ci aspettiamo inoltre che un uso eccessivo del cellulare abbia conseguenze su diversi aspetti della vita sia personale sia lavorativa, quali la produttività individuale, la presenza di sintomi somatici, il livello di benessere psicologico e la qualità delle relazioni intra-familiari.  

Dal punto di vista metodologico, abbiamo condotto uno studio sul campo negli Stati Uniti, in due fasi distinte, a distanza di due settimane l’una dall’altra, coinvolgendo un gruppo online di intervistati con i rispettivi partner. La valutazione da parte del partner, infatti, era un elemento chiave nella nostra indagine. 

Per studiare la dinamica alla base del conflitto famiglia-lavoro ci siamo avvalsi di un approccio ispirato alla Teoria del Drenaggio di Risorse. Questa teoria si basa sul presupposto per cui gli individui possiedono una riserva limitata di risorse, come energia e tempo, da dedicare all’ambito familiare piuttosto che lavorativo. Di conseguenze più risorse vengono investite in un ambito, meno ne rimangono per l’altro.  

Nel complesso i risultati supportano le nostre ipotesi. Lo studio ha infatti permesso di dimostrare l’esistenza della relazione tra conflitto famiglia-lavoro e uso dei dispositivi mobili per motivi lavorativi al di fuori del luogo di lavoro.  

Rispetto alla letteratura scientifica precedente, abbiamo anche evidenziato come non si possa analizzare adeguatamente la dinamica in esame senza considerare l’ambiente di riferimento. Nello specifico, la Teoria del Drenaggio di Risorse mostra come il fenomeno sia di fatto intersettoriale.  

Sono necessarie ulteriori ricerche per analizzare come la necessità continua di mediare tra esigenze lavorative e familiari possa causare uno stato di frustrazione e capire se gli effetti negativi della tecnologia mobile emersi in un dato ambito possono portare a conseguenze di lungo termine anche nell’altro ambito.

Conclusioni e implicazioni

La gestione adeguata della tecnologia mobile e l’equilibrio tra lavoro e vita privata rappresentano elementi sempre più strategici per preservare benessere e performance organizzativi.

Conciliare la tensione tra i benefici, in termini di maggiore produttività, e i costi, in termini di benessere individuale, dell’uso eccessivo dei cellulari per scopi lavorativi durante il tempo libero costituisce in questo senso un imperativo per le organizzazioni e gli individui che si preoccupano di un uso più consapevole della tecnologia mobile.

Dal punto di vista manageriale, il nostro studio vuole incoraggiare le organizzazioni a introdurre programmi di formazione per una maggiore conoscenza e consapevolezza delle potenzialità e dei rischi della tecnologia mobile e suggerire l’importanza di promuovere ambienti caratterizzati da un clima interno cooperativo per facilitare l’equilibrio tra lavoro e famiglia.

In conclusione, crediamo che la nostra ricerca possa fornire alle organizzazioni strumenti utili per comprendere meglio le problematiche contemporanee di progettazione del lavoro, massimizzare i vantaggi delle tecnologie mobili e creare quindi ambienti più sostenibili.

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