
- Data inizio
- Durata
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- Lingua
- 5 Mag 2025
- 9 giorni
- Class
- Italiano
Affrontare le sfide attuali della funzione HR a 360 gradi, grazie a strumenti metodologici per attrarre, scegliere e trattenere in azienda i migliori talenti.
La scelta dell’architettura digitale da adottare deve dipendere da un’attenta analisi dei processi organizzativi aziendali
Nel corso degli ultimi quindici anni il cloud computing si è affermato come paradigma per la gestione dei sistemi informativi in azienda. La presenza di un’infrastruttura di data center centralizzata e condivisa consente di ottenere importanti economie di scala, alleggerendo al contempo le singole organizzazioni del peso degli investimenti necessari a mantenere sistemi proprietari. Dato che la potenza e la rapidità di calcolo offerte dalle architetture accessibili «sulla nuvola» (on the cloud) sono di gran lunga superiori a quelle disponibili mediamente «in locale» (on premise), il cloud è destinato a restare un pilastro delle architetture IT contemporanee anche grazie alla diffusione sempre più capillare della connettività ad alta velocità.
Eppure, negli ultimi anni, l’espansione del cloud è stata in parte frenata da alcuni colli di bottiglia tecnologici: in particolare, l’elevata latenza dovuta a un consumo intensivo dell’ampiezza di banda. È emersa quindi una tendenza alternativa e complementare alla decentralizzazione: vale a dire, alla generazione, raccolta ed elaborazione dei dati direttamente in prossimità dei soggetti e dei device che li producono. È il cosiddetto edge computing, la cui espansione è resa possibile dalle reti 5G e dall’aumento esponenziale delle tecnologie dell’Internet of Things: «oggetti» dotati di sensori in grado di rilevare dati e di elaborarli in autonomia.
Secondo alcune stime nei prossimi cinque anni, il mercato dell’edge computing potrebbe arrivare a valere tra i 175 e i 215 miliardi di dollari. I vantaggi che la decentralizzazione dei sistemi informativi può offrire alle organizzazioni sono molteplici: latenza ridotta e possibilità di prendere decisioni basate sui dati in maniera immediata; abbattimento dei costi; accresciuta resilienza e minor carico sulle infrastrutture di rete. Ciononostante, l’adozione di una strategia incentrata sull’edge computing deve essere attentamente ponderata dalle aziende: non solo per ciò che riguarda gli aspetti tecnici o di sicurezza, ma anche sul piano organizzativo. La definizione di una strategia edge non può prescindere, infatti, da un’analisi dell’insieme delle relazioni verticali e orizzontali che sottendono alla catena del valore aziendale.
Il dibattito sull’impatto che le diverse infrastrutture di computing possono avere sulle strutture organizzative e sui processi decisionali in azienda è vecchio ormai di cinquant’anni. Gli studi a riguardo, nel loro complesso, suggeriscono che le infrastrutture informatiche, nelle loro varie articolazioni, di per sé non determinano necessariamente una maggiore centralizzazione o decentralizzazione del decision making: l’elemento determinante è il contesto organizzativo in cui vengono introdotte.
Nella nostra ricerca abbiamo quindi incrociato le diverse tipologie di infrastrutture di computing (centralizzate e decentralizzate) con le diverse configurazioni dei processi decisionali in azienda (centralizzati e decentralizzati). Ne risultano quattro diversi possibili archetipi organizzativi, rappresentati nella matrice organizzativa e del computing (Figura 1).
Figura 1 Matrice organizzativa e del computing
Il primo possibile archetipo è quello delle cosiddette organizzazioni canoniche, che combinano¢ un’infrastruttura di computing centralizzata con un sistema di decision making anch’esso centralizza¢to. In questo contesto, tutti i dati convergono verso un unico centro, dove vengono elaborati e in cui vengono prese tutte le decisioni. I soggetti ai margini del sistema si limitano a raccogliere i dati nella fase iniziale e quindi a implementare le decisioni prese. Questo tipo di archetipo è particolarmente adatto a molti contesti caratterizzati sia da elevata certezza e stabilità sia da quelli con una maggior necessità di flessibilità. Senza dubbio, si tratta dell’archetipo più diffuso.
Quando il sistema decisionale è centralizzato, ma l’infrastruttura di computing è decentralizzata e distribuita ai margini, si configura invece l’archetipo dell’organizzazione centralizzata autonoma. In questo archetipo, gli individui che si trovano ai margini non dovranno prendere decisioni in autonomia, ma dovranno comunque essere in grado di sfruttare le potenzialità dell’edge computing a disposizione. Un esempio tipico di questo archetipo sono i predictive manufacturing system, in cui i macchinari sono dotati di sensori in grado di rilevare, e anticipare, potenziali anomalie.
Un terzo archetipo è quello che caratterizza le organizzazioni che raggruppano una molteplicità di soggetti dotati di autonomia decisionale, ma connessi a un’unica infrastruttura informatica fortemente centralizzata: è la cosiddetta organizzazione a piattaforma. Si tratta di un archetipo particolarmente adatto a contesti in cui vengono portate avanti attività in linea di principio simili tra loro, ma che richiedono un livello di personalizzazione e autonomia decisionale a seconda dei singoli casi come accade per esempio nella vendita di servizi assicurativi.
Infine, se tanto l’infrastruttura informatica quanto i meccanismi decisionali sono decentralizzati, ci troveremo di fronte a un’organizzazione decentralizzata autonoma. Si tratta di una rete di soggetti autonomi, capaci di svolgere le proprie funzioni in maniera indipendente, ma all’interno di un network condiviso attraverso cui circolano liberamente le informazioni. Un esempio di questo tipo di archetipo è Bitcoin, il primo protocollo blockchain a essere sviluppato, fondato su un’architettura peer-to-peer interamente decentralizzata e distribuita.
Differentemente da quanto si potrebbe pensare, a un’organizzazione centralizzata non deve necessariamente corrispondere un’architettura informatica centralizzata, e viceversa. La scelta se aderire a un paradigma cloud o piuttosto abbracciare la tendenza emergente verso l’edge computing dovrà essere fondata su un’attenta analisi della compatibilità con i processi aziendali.