
- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 10 lug 2025
- 4 giorni
- Class
- Inglese
For participants of large listed companies to enrich their knowledge with elements, both intrinsic and unfolding, to further develop their governance and leadership skills.
Nella società contemporanea, dove il lavoro, la famiglia, il tempo libero e gli impegni sociali si intrecciano in una trama sempre più complessa, la gestione dei ruoli multipli rappresenta una sfida quotidiana. In questo contesto, l’arte di gestire i vari ambiti diventa essenziale per garantire benessere personale e produttività, anche se, volenti o nolenti, il tentativo di stabilire confini tra le varie sfere può innescare sensi di colpa.
Stabilire limiti tra casa e lavoro, per esempio, non significa rinunciare alle responsabilità o all’impegno verso gli altri, bensì riconoscere che ogni ambito richiede attenzioni specifiche. Quando decidiamo di “chiudere” con il lavoro a un’ora prestabilita per dedicare tempo alla famiglia, o quando ci prendiamo una pausa rigenerante, inevitabilmente si può sperimentare un senso di colpa: quel sentimento interiore che ci fa dubitare se stiamo facendo abbastanza o se stiamo trascurando un ruolo a favore dell’altro. Tale senso di colpa, tuttavia, non deve essere interpretato come un ostacolo insormontabile. In realtà, esso rappresenta una risposta emotiva naturale, il cui scopo originario è quello di mantenere un equilibrio etico e relazionale. Nel momento in cui si definiscono limiti, questo sentimento agisce da monito, invitandoci a riflettere su quali compromessi siamo disposti a fare. Ma se analizzato in profondità, il senso di colpa rivela anche un potenziale trasformativo. Infatti, nel processo di definizione dei confini, si sviluppano competenze trasversali che contribuiscono a rendere, nel lungo termine, irrilevanti quei sensi di colpa. Tra queste, la capacità di gestione del tempo, l’intelligenza emotiva e la resilienza occupano un posto centrale. Imparare a pianificare le proprie attività in modo strategico, riconoscere e validare le proprie emozioni, e sapersi adattare alle esigenze mutevoli dei diversi contesti sono doti che, col tempo, trasformano il senso di colpa in uno stimolo per migliorarsi e per ridefinire priorità e confini.
Questo processo di crescita personale è ben documentato in numerosi studi accademici, che evidenziano come il self-management non solo migliori la qualità della vita lavorativa, ma contribuisca anche a un più sano equilibrio tra vita privata e professionale. Il riconoscimento dei propri limiti diventa così un atto di intelligenza emotiva, in cui il leader di se stessi impara a dire “no” per fare spazio al “sì” verso ciò che realmente conta. Adottare una visione integrata della gestione dei ruoli significa accettare che la vita è fatta di scelte complesse e, talvolta, contraddittorie. In questo percorso, i sensi di colpa possono rappresentare un segnale, un feedback emotivo utile per calibrare le proprie azioni, senza tuttavia bloccare la nostra capacità di evolvere. Un approccio consapevole e flessibile, che abbraccia sia la necessità di stabilire confini chiari sia la consapevolezza del valore delle competenze trasversali acquisite, permette di superare il peso del giudizio interno e di valorizzare l’equilibrio (o più spesso dis-equilibrio) raggiunto.
Se, quindi, da una parte i sensi di colpa possono emergere quando si impongono limiti ad un ruolo specifico, dall’altra parte essi sono il trampolino di lancio per sviluppare una serie di abilità trasversali che, a lungo termine, li rendono meno rilevanti. La gestione dei ruoli multipli non è, pertanto, solo una questione di organizzazione del tempo, ma un percorso di crescita personale e professionale che, se affrontato con consapevolezza, trasforma le sfide quotidiane in opportunità di miglioramento continuo.