CUP ( R )evolution: la nuova Academy of Health Care Management and Economics

AHCME, Academy of Health Care Management and Economics

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SDA Bocconi in collaborazione con Novartis ha avviato la quarta edizione dell’Academy of Health Care Management and Economics: Cup ( R )Evolution, un progetto ambizioso sulle liste di attesa e sui sistemi di prenotazione in sanità.

 

Le liste d’attesa per prestazioni sanitarie rappresentano una problematica rilevante, da tempo, nella maggior parte dei paesi europei, anche quelli con una spesa sanitaria pro-capite ben più alta di quella italiana (Viberg e colleghi, 2017). Sebbene le fonti di dati non siano sempre facilmente aggregabili e comparabili, non mancano indicatori relativi a questo fenomeno: in Svezia, ad esempio, il 25% delle prestazioni eccede i 90 giorni di attesa, in Norvegia l’attesa media per una prestazione oculistica prescritta dal medico è di circa 83 giorni, poco meno dell’Italia dove il dato sulle visite oculistiche si attesta intorno agli 88 giorni (Commissione Europea, 2018; C.R.E.A. Sanità, 2017).

L’attesa per avere accesso alle prestazioni sanitarie si genera in parte dal gap tra domanda e offerta; pertanto, a fronte di un aumento costante dei bisogni sanitari di una popolazione sempre più anziana e complessa e di una capacità d’offerta notevolmente ridotta negli ultimi anni, si teme che il problema possa acuirsi. Negli anni sono stati fatti notevoli sforzi per costruire dei criteri di appropriatezza volti a razionalizzare e “prioritizzare” i tempi di attesa, ovvero per definire quali siano i tempi massimi di attesa accettabili da garantire sulla base del bisogno, dell’evidenza clinica e in base al miglior utilizzo della capacità produttiva. Le aspettative dei singoli utenti rimangono però dei fattori soggettivi che introducono variabilità nella gestione del fenomeno. Sul lato dell’offerta, le aziende, con le loro peculiarità e specificità interne, sono chiamate a costruire e condividere le agende in modo omogeneo per rispondere alle priorità del SSN. Ne risulta un tema estremamente complesso a cui viene contrapposto un ampio ventaglio di strategie e strumenti in fase di sviluppo da parte delle diverse regioni italiane e, a cascata, delle loro aziende.

In questo quadro, particolare attenzione viene oggi rivolta ai sistemi di prenotazione e alle tecnologie che supportano il ridisegno dei “Centri Unici di Prenotazione” o “sistemi CUP”. Nel 2019, in Italia sono stati stanziati 400 milioni di euro (Legge di bilancio 2019 e D.L. 119/2018 convertito in Legge 136/2018) da ripartire tra le regioni, nel triennio 2019 – 2021, al fine di potenziare le infrastrutture tecnologiche e digitali dei CUP per ridurre i tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Tuttavia, non è detto che gli investimenti, come anche i Piani Nazionali e Regionali di Governo delle Liste di Attesa, siano di per sé sufficienti a mettere in atto nuovi ed efficaci sistemi di interfaccia tra le cure primarie e le cure specialistiche, tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e professionisti delle diverse strutture ospedaliere e territoriali. Studi pregressi (ad es. Pomey e colleghi, 2013) sottolineano infatti come le strategie di governo delle liste di attesa siano state influenzate dai modelli di governance regionali e locali, dalla cultura dei professionisti e degli utenti, dalle risorse umane ed infrastrutturali, oltre che dagli strumenti tecnologici e manageriali a disposizione.  

Queste riflessioni sono state proposte lo scorso 21 febbraio, durante il primo Workshop del progetto Cup ( R )Evolution, ed appaiono oggi ancora più vere a fronte dell’emergenza Covid 2019.

Tra gli ospiti dell’evento il Professor Walter Ricciardi, membro italiano del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e oggi consigliere del Ministro della Salute, la Dott.ssa Maria Rosaria Romano, dirigente UOD Assistenza Ospedaliera della Regione Campania, il Dott. Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento Promozione Salute della Regione Puglia, il Dott. Carlo Rinaldo Tomassini, Direttore della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale della Regione Toscana e il Dott. Antonio Sanguedolce, Direttore Generale dell’ASL di Bari, hanno discusso le priorità fissate a livello centrale illustrando le specificità regionali e locali che hanno richiesto e richiedono linee di intervento specifiche. Le regioni rappresentate, Campania, Toscana e Puglia, hanno già mosso numerosi passi per cercare di ridurre le liste d’attesa, ma rimane ancora molta strada da poter percorrere, in alcune regioni partendo dalle risorse umane ed infrastrutturali, in altre da una maggior integrazione tra pubblico e privato, da un miglior governo della libera professione e da una maggior attenzione all’utente e alla gestione centralizzata dei suoi bisogni.

 

Academy è un progetto di partnership triennale di SDA Bocconi e Novartis Italia che ambiziosamente cerca di ampliare il focus dal solo problema delle liste di attesa alla progettazione di nuovi modelli di gestione delle prenotazioni. Questi ultimi, da sviluppare e testare con quattro regioni pilota, saranno fondati su approcci manageriali di scala sovraziendale e regionale, sull’integrazione dell’attività di diversi erogatori, sulla comunicazione trasparente tra i professionisti della rete di offerta ospedaliera e territoriale e, infine, sull’analisi dei bisogni di salute nel loro complesso invece che per singole prestazioni. Lavorare sui sistemi di prenotazione porterà quindi Academy a supportare le regioni e le aziende nei loro interventi sui modelli organizzativi, sull’organizzazione del lavoro, sui processi e, non da ultimo, sui sistemi di monitoraggio e analisi dei dati, favorendo in parallelo la sensibilizzazione degli utenti ad un utilizzo più consapevole del sistema.

 

SDA Bocconi School of Management

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