Una Reunion perche' l'Mba non si dimentica mai

MBA Reunion 2019

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A META' GIUGNO L'OTTAVA EDIZIONE DI UN EVENTO CHE UNISCE FORMAZIONE E NETWORKING

Le date sono fissate, il 15 e il 16 giugno, così come il programma, con sessioni su marketing, organizzazione e finanza, uno speech dell’esploratore Alex Bellini e varie attività di svago: Bocconi Alumni Community e SDA Bocconi School of Management si preparano all’ottava edizione della MBA Reunion, l’evento che chiama a raccolta per due giorni di formazione e networking gli alumni dei vari MBA. Quest’anno sono 24 le classi partecipanti.


E ad ascoltare le parole degli alumni coinvolti, se c’è una cosa che non si dimentica è proprio un MBA, per l’intensità dell’esperienza e del legame che si crea con i compagni. “I partecipanti sono persone con la tripla A: coltivano un'aspirazione al cambiamento, un'ambizione all'eccellenza e una forte awareness (consapevolezza) dell'importanza di ciò che avviene fuori dalle aziende”, commenta Francesco Daveri, direttore dell’MBA Full-Time.
Abbiamo deciso di rievocare l’atmosfera di quei mesi concitati con alcuni di loro.
 
Con che spirito si affronta questa esperienza?
Fabio Marchitti, EMBAwe 3 (on campus): “Lo spirito è quello di un salto con il paracadute a occhi bendati, questo perché, almeno personalmente, non sapevo esattamente a cosa sarei andato incontro. Di due cose però ero certo, che gli stimoli sarebbero stati molteplici e profondi e che il paracadute si si sarebbe aperto”.
 
Quali sono le sfide principali che deve affrontare chi decide di frequentare un MBA?
Manuela Vallecchi, MBA 14 (1989): “È stata una serie di coincidenze, di sliding doors. Avevo fatto application per master sia in Europa che negli Usa, ma appena ho saputo di essere stata presa dalla SDA e, contestualmente, di aver vinto una borsa di studio, la scelta era fatta! Ed è stata una scelta che rifarei, tanto che quando mia figlia mi ha chiesto consiglio su dove iscriversi, le ho suggerito di fare domanda per la Bocconi. E qui si è laureata alla triennale”.
 
Perché ha scelto l’MBA di SDA Bocconi?
Domenico Fazio, EMBAs 13 (2015): “Dopo una lunga esperienza come portfolio manager in banche private e family office all'estero, in previsione di una evoluzione in wealth manager capace di gestire la complessità dei patrimoni di privati e istituzioni, avevo bisogno di ampliare enormemente il bacino delle mie competenze andando oltre quelle acquisite sul campo riguardo i mercati finanziari”.
 
Qual è l’insegnamento che ancora si porta dentro?
Gianpaolo Fascina, MBA 9 (1984): “È quello che poi mi ha sempre accompagnato nella vita, ossia ‘vedere globale e agire locale’”.
 
L’MBA ha rappresentato una svolta per la sua carriera?
Michael Geisler, GeMBA 6 (2014): “Direi che il master ti fa raggiungere un livello superiore: io, ad esempio, ho ottenuto la capacità di connettere meglio i vari elementi chiave all’interno della mia azienda e di guardare all’azienda stessa da una diversa prospettiva. Questo mi ha messo in una posizione di vantaggio”.
 
Tre cose che ha apprezzato del corso?
Alexander English, MBA 41 (2016): “Quel periodo mi è rimasto impresso e spero un giorno di tornare a vivere in Italia, amavo Milano. Ho apprezzato il fatto di conoscere persone di ogni tipo tra i compagni e i docenti e di esplorare varie strade per una nuova carriera. Soprattutto, mi ha permesso di entrare in contatto con una rete di alumni a San Francisco, dove adesso vivo: persone interessanti e che mi ricordano anche la mia vita in Italia”.
 
Aiutano le attività fuori dall’aula, come gli study tour o le visite aziendali?
Stefano Zagnoni, MBA 29 (2004): “Molto, perché contribuiscono ad accorciare la distanza tra azienda e MBA e ad aprirsi a nuove opportunità.
 
Che consiglio darebbe a chi oggi sta per cominciare?
Vittoria Villa, GeMBA 8 (2017): “State per iniziare una delle avventure più belle della vostra vita. Vivetela appieno, approfittando di ogni opportunità sia in classe, sia per vivere la comunità Bocconi e connettervi con i vostri compagni. Qualunque sia il percorso che sceglierete durante e dopo l’MBA, sarete proiettati in una nuova eccitante dimensione. Non ponete limiti ad esprimere il vostro potenziale”.
 
Ha mantenuto i contatti con i colleghi?
Anita LoMBArdi, EMBAs 8 (2009): “La nostra classe è tuttora un carnevale di anime e cervelli, siamo molto uniti. Ho costruito amicizie solide, amore, supporto, condivisione di conoscenze, competenze, esperienze. Momenti di vita vera, anche molto goliardici e divertenti. Una contaminazione continua di umanità”.

 

Fonte:ViaSarfatti25

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