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- 14 Ott 2025
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Accrescere le proprie competenze manageriali con un approccio globale all’azienda andando oltre lo stretto perimetro delle proprie responsabilità specifiche
Milano, 30 Aprile 2019
Dire che Patrizio Bertelli, CEO del Gruppo Prada, è un imprenditore che ha contribuito a fare la storia della moda degli ultimi 50 anni è una pura verità, ma probabilmente non è il modo in cui lui vorrebbe essere presentato. A sentirlo parlare si ha la netta impressione che il suo focus sia sul futuro e non sul passato. Classe 1946, una vita di successi imprenditoriali (5 marchi, 22 stabilimenti e 630 negozi in 70 paesi, oltre 13mila dipendenti), culturali (la Fondazione Prada e molto altro) e sportivi (l’epopea di Luna rossa) che autorizzerebbe chiunque a sedersi sugli allori. Ma Bertelli non sembra avere nessuna intenzione di smettere di guardare avanti, di pensare al prossimo passo.
L’“istinto” imprenditoriale è quello che emerge subito e arriva dritto alla platea di futuri imprenditori e manager del Full-Time MBA di SDA Bocconi, riuniti per uno degli incontri delle Leadership Series. E lui lo dice espressamente: “Il mio consiglio è: seguite il vostro istinto. Nel business come nella vita”. E aggiunge: “Troppi giovani hanno paura di lanciarsi in un nuovo business perché temono il fallimento, temono di perdere la faccia e di perdere soldi. È un limite della cultura italiana, poco propensa al rischio. Ma se vuoi aver successo ed essere indipendente devi correre dei rischi”.
Tutta la narrazione della sua avventura imprenditoriale insieme a Miuccia Prada, sua compagna di vita, di business e di creatività, è scandita da un sapiente mix di fiuto e lungimiranza. Dall’inizio quasi artigianale negli anni ’70 fino alla odierna dimensione globale, multi-brand e multi-channel, il marchio Prada ha costruito la sua fortuna sulla capacità di rinnovarsi mantenendo un’identità precisa e riconoscibile. E a chi gli chiede come si costruisce un brand di lusso Bertelli risponde: “I prodotti devono avere una forte identità. Non mi piace parlare di lusso per un prodotto, preferisco ‘qualità’ o ‘esclusività’. Il concetto di lusso ha molte più sfaccettature: per qualcuno il lusso è una giornata passata a leggere un libro”.
Una visione che per il CEO di Prada riappare anche nella definizione di leadership: “Il dizionario definisce il termine ‘leadership’ come guida, autorità e controllo. A volte mi chiedo quali di questi concetti si avvicina di più a quello che faccio e che sono. La guida per me è piuttosto naturale, il controllo è qualcosa che ho imparato, l’autorità è una faccenda complessa, bisogna sempre distinguere tra autorevolezza e autoritarismo. Ma per me e mia moglie Miuccia la leadership è anche, e forse soprattutto, saper gestire e sviluppare un patrimonio di cultura e valori, come quello del nostro gruppo”. E in questo caso, gli piaccia o no, è proprio la storia che ha decretato la leadership di un brand e di un modo di fare impresa.
SDA Bocconi School of Management
Accrescere le proprie competenze manageriali con un approccio globale all’azienda andando oltre lo stretto perimetro delle proprie responsabilità specifiche
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