Storie ad alto impatto

Una nuova mobilità per Toyota

Saper sfruttare le tecnologie come vettore di innovazione

L'impatto

Una rivoluzione epocale e antropologica. Un Kaikaku, termine giapponese che indica una «trasformazione radicale», riferibile all’intero modello organizzativo e guidato dalle nuove tecnologie. È questo quanto Toyota, con il supporto di SDA Bocconi School of Management, sta realizzando da diversi anni a questa parte tramite il Mobility and digital innovation program.

Nel 2019 Toyota ha infatti deciso di trasformarsi da «automotive company» a «mobility company», un profondo percorso di cambiamento strategico che implica il passaggio dalla «vendita di automobili» alla «vendita di servizi di mobilità», e dall’auto come «veicolo per le persone» all’auto come «veicolo di informazioni». Per far fronte a questa ambiziosa sfida, il vertice aziendale della country italiana e di tutta la prima linea manageriale è stato coinvolto in un intenso programma sulla gestione dell’innovazione.

Il programma si è concluso nei primi mesi del 2020 con il «go live» dei laboratori di innovazione, veri e propri cantieri di lavoro che hanno condotto allo sviluppo di un piano strategico per la mobility.

Come raccontato da Mauro Caruccio, ex AD di Toyota e oggi AD di Toyota Financial Services Italia e Presidente e AD di Kinto SpA: «In Toyota avevamo definito un piano di trasformazione radicale, il Kaikaku change management model, fondato su quattro pilastri: le persone, l’organizzazione, i processi e le tecnologie. Per dare corpo a questo importante percorso di cambiamento ci siamo affidati a SDA Bocconi, un partner strategico con cui ormai lavoriamo da tanti anni».

I numeri della storia

 

Azienda: Toyota

Fondazione TMI: 1990

Industry: Automotive

Fatturato TMC: 29.930 miliardi di Yen

Utili  TMC: 2.076 miliardi di Yen

Fatturato TMI (anno fiscale 2019): 1.657 miliardi di euro (equivalente al cambio odierno a 1.983 miliardi di dollari)

Dipendenti TMI: 211

La storia

l processo evolutivo che il settore automotive ha affrontato nel corso di questi ultimi anni, conseguenza diretta di un nuovo modo di pensare la mobilità e le tecnologie a questa collegate, richiedeva un pesante ripensamento delle strategie aziendali «tradizionali», andando a influenzare diversi ambiti organizzativi: il combinato prodotto-servizio, la relazione con il cliente/utente, i processi operativi attraverso i quali rendere viva questa relazione.

In questo quadro così mutevole, Toyota ha espresso l’esigenza di voler intercettare le evoluzioni di contesto, interpretarle in maniera creativa e renderle concrete e «profittevoli» sul mercato.

Da queste necessità è dunque nato un percorso formativo esperienziale, pratico, flessibile e concreto che aspirava a un forte posizionamento di Toyota nel settore mobility, immaginando implicazioni e conseguenze pratiche dell’evoluzione dell’intero settore.

Tenendo in considerazione l’elevata seniority dei partecipanti al programma, il percorso formativo si è svolto attraverso quattro tappe. Si è partiti dallo studio di casi di innovazione in diversi settori economici, si è poi passati alla declinazione in ambito mobility delle suggestioni e dei metodi sperimentati negli altri contesti, per poi definire un Piano d’innovazione e, come ultima fase, uno esecutivo specifici per Toyota Italia.

Comprendere i requisiti di attivazione del processo di innovazione strategica, e di come applicarli in ambito mobility, nonché le metodologie sottostanti e gli errori da evitare, è stato il primo passo per valutare l’evoluzione della mobilità dal punto di vista della domanda (i nuovi fabbisogni degli utilizzatori finali, i nuovi comportamenti d’acquisto e di utilizzo) e dell’offerta (la risposta dei player tradizionali e l’emergere di nuovi).

La mappatura delle tecnologie che, a oggi, rappresentano potenti vettori di innovazione (Machine Learning, Intelligent Vision, Natural Language Processing, Digital Infrastructure Technologies, IoT Technologies), è stato invece un processo fondamentale per studiare le implicazioni in ambito mobility e il possibile vantaggio per Toyota legato al loro utilizzo.

La strutturazione di un Innovation Plan, al termine di una giornata di discussione e confronto fra i partecipanti (Innovation day), è stato fondamentale per comprendere le possibili direttrici di innovazione sulle quali Toyota intende intervenire rispetto alle evoluzioni del settore mobility.

Infine, per dare concreta attuazione all’Innovation Plan è stato attivato un Piano esecutivo per l’innovazione e la mobilità che ha visto coinvolto l’intero management di Toyota Italia.

E adesso...

  • A valle dell’innovation day è stato costruito un gruppo di lavoro il cui obiettivo è rendere esecutive le idee di innovazione e verificarne fattibilità ed effetti concreti. Si sta inoltre progettando un percorso formativo dedicato al middle management funzionale a supportare un processo di cascading down dell’intero processo di innovazione.
  • Il Mobility and digital innovation program rappresenta il primo passaggio di un cambiamento profondo e duraturo. Come ricorda Mauro Caruccio «le trasformazioni in atto nel nostro settore sono così radicali, che abbiamo deciso di non confinare in un arco temporale definito il Mobility and digital innovation program, ma di proseguire senza darci una scadenza nel percorso intrapreso. La nostra intenzione è anzi quella di estendere il programma a tutta la popolazione aziendale».
  • Dall’interazione tra il ruolo di mentorship e quello di advisor ricoperti da SDA Bocconi negli ultimi anni, è nata l’idea, all’inizio del 2020, del Toyota Digital Company Project, un progetto più organico di digital transformation aziendale legato alla mobilità.
  • La collaborazione tra Toyota e SDA Bocconi School of Management prosegue inoltre su altri fronti sia relativi alla formazione sia alla ricerca. Toyota è infatti partner del DEVO Lab, il laboratorio sull’innovazione di SDA Bocconi, e sono in via di definizione gli argomenti di tesi che alcuni studenti affronteranno nei prossimi mesi.

 

Una nuova mobilità per Toyota

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