
- Data inizio
- Durata
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- 19 mag 2025
- 5 giorni
- Class
- Italiano
Comprendere a fondo e implementare con efficacia la nuova dimensione della sostenibilità aziendale e saper realizzare un piano strategico guidato da criteri ESG.
Per le PMI europee, adottare un approccio strategico alla sostenibilità continua ad essere un fattore di successo competitivo. Secondo la quarta edizione del Generali SME EnterPRIZE White Paper, realizzato dal Sustainability Lab di SDA Bocconi School of Management, il 67% delle PMI che adotta pratiche ESG (Environmental. Social and Governance) segnala un vantaggio competitivo diretto.
La complessità del quadro legislativo, pratiche burocratiche gravose e la mancanza di competenze e risorse interne sono però vissute come barriere sempre più alte, tanto che la quota di PMI europee che dichiara di avere già implementato o di essere in procinto di implementare un piano ESG è stabile, al 44%, da qualche anno.
Per non arrestare il progresso, sostengono le imprese, sono necessarie più incisive politiche di incentivazione, finanziamento e sostegno della domanda di prodotti sostenibili.
Il White Paper esplora come e quanto le PMI stiano adottando strategie di sostenibilità. Le domande alle quali vuole rispondere la ricerca comprendono:
Le conclusioni del White Paper si basano su una survey che ha coinvolto 1.260 PMI distribuite in dieci Paesi europei (Austria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna e Ungheria).
L’indagine ha permesso di segmentare il mercato in “Eroi”, “Quasi-pronti”, “Indecisi” e “Ritardatari”, evidenziando che il 44% delle aziende è già impegnato o in procinto di adottare piani ESG, mentre il 38% è ancora in attesa di muovere i primi passi.
Oltre all’impatto ambientale positivo (evidenziato dall’83% delle imprese più consapevoli), l’adozione delle strategie ESG si traduce in vantaggi economici, con miglioramenti nelle condizioni di credito (63%) e assicurative (61%). Questi elementi rafforzano il valore della sostenibilità, dimostrando come l'adozione di un approccio strategico in quest'ambito possa generare vantaggi organizzativi, relazionali e competitivi.
Le PMI evidenziano un crescente bisogno di supporto nella loro transizione verso pratiche più sostenibili. Esse vedono negli incentivi fiscali (78% nel 2025, 73% nel 2023) e nei fondi europei o nazionali (72% nel 2025, 67% nel 2023) strumenti per finanziare la transizione verde. Anche la promozione della domanda di prodotti e servizi sostenibili (70% nel 2025, 63% nel 2023) e un quadro normativo chiaro e semplificato (69% nel 2025, 63% nel 2023) sono considerati fattori importanti.
Un supplemento d’indagine ha riguardato, quest’anno, la consapevolezza dei rischi climatici. Il 50% delle PMI riconosce di essere esposto a rischi legati al cambiamento climatico; tuttavia, nelle aziende con una maggiore maturità ESG questo dato sale al 69%. La diversificazione del rischio e l’adozione di soluzioni assicurative rimangono però aree di intervento critiche, con solo il 31% delle imprese che dichiara di essersi coperto contro eventi climatici estremi, mentre altri meccanismi di trasferimento del rischio registrano tassi di diffusione ancora più modesti. Le percentuali di adozione di strumenti come partnership pubblico-private (7%), accordi con fornitori e clienti (7%) e piattaforme peer-to-peer (3%) per la gestione del rischio climatico rimangono basse.
Il White Paper ribadisce che la sostenibilità non è più un mero adempimento o un costo, ma un driver di resilienza e competitività. Ignorare i rischi climatici e rimanere tra le PMI “ritardatarie” potrebbe esporre le aziende a vulnerabilità significative, mentre abbracciare la transizione sostenibile può portare a benefici tangibili in termini di reputazione, accesso al credito, condizioni assicurative e vantaggio competitivo.
I dati evidenziano la necessità di un intervento più incisivo da parte dei policy-maker per accelerare la transizione delle PMI. Il persistente divario tra le aziende più virtuose e quelle meno impegnate suggerisce che gli strumenti attuali potrebbero non essere sufficienti o adeguatamente accessibili a tutte le realtà. Politiche che prevedano incentivi fiscali efficaci, un maggiore accesso ai fondi europei, la promozione della domanda di sostenibilità e la creazione di un quadro normativo chiaro e semplificato sono gli interventi ritenuti più urgenti dalle PMI.
Francesco Perrini, Stefano Pogutz, https://www.sdabocconi.it/it/faculty/manlio-de-silvio, Nikolaos Alexandros Theodorou, Fostering Sustainability in Small and Medium-Sized Enterprises Generali SME EnterPRIZE White Paper 4TH EDITION.