
- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 17 sett 2025
- 4,5 giorni
- Class
- Italiano
Apprendere metodi e capacità di intervento organizzativo per adeguare la struttura aziendale alle attuali esigenze di fluidità e flessibilità di assetti e funzioni.
Sotto la crescente pressione normativa e l’aumentata consapevolezza ambientale e sociale, le aziende leader stanno trasformando profondamente i propri modelli di procurement per costruire filiere sostenibili, trasparenti e responsabili.
Dall’ultimo studio del Sustainable Operations and Supply Chain (SOSC) Monitor emerge che l’integrazione dei criteri ESG (Environmental, Social, and Governance) nelle pratiche di approvvigionamento non è più un’aspirazione, ma una realtà in rapida evoluzione. Le imprese analizzate stanno puntando su collaborazioni strategiche e su criteri stringenti per selezionare fornitori che possano diventare veri e propri campioni della sostenibilità. Una trasformazione epocale che ridefinisce il concetto stesso di valore lungo tutta la supply chain.
Il tema della sostenibilità nella supply chain è diventato centrale nel dibattito economico e manageriale. Le imprese sono sempre più sollecitate a garantire trasparenza e responsabilità non solo all’interno della propria organizzazione, ma lungo tutta la rete dei fornitori.
Le domande a cui lo studio del SOSC Monitor ha cercato di rispondere sono:
Lo studio condotto dal SOSC Monitor ha utilizzato una metodologia mista, basata su dati quantitativi e qualitativi raccolti da un campione rappresentativo di aziende leader. L’analisi si è concentrata sui criteri ESG applicati alle fasi di valutazione e qualifica dei fornitori e alle gare d’appalto.
Fattori ambientali
Cinque i principali criteri ambientali individuati:
Fattori sociali
Anche i fattori sociali hanno un peso crescente:
Fattori di governance
I G-Factor rappresentano elementi chiave per garantire integrità e conformità:
Lo studio del SOSC Monitor evidenzia una tendenza inequivocabile: le aziende leader stanno integrando i fattori ESG in profondità nei loro processi di procurement, dalla valutazione iniziale alla qualifica dei fornitori, fino alle gare d'appalto.
Per rafforzare le filiere sostenibili, le imprese devono incorporare sistematicamente i criteri ESG in ogni fase del procurement, dando priorità a indicatori misurabili e verifiche da parte di terzi.
Fondamentale sarà anche promuovere la collaborazione con i fornitori per guidare l'innovazione e la trasparenza attraverso l'intero ecosistema. Questa è la strada per un futuro in cui la sostenibilità non è un costo, ma un potente motore di valore e competitività. Saranno le aziende a cogliere questa opportunità quelle che plasmeranno il domani del commercio globale?