#ABOUTLEADERSHIP

Kindness is the new black

Parlare di gentilezza quando si respira aria natalizia sembra un gioco da ragazzi.

Eppure ogni giorno sentiamo parlare di leader che, con le proprie parole e azioni, hanno l’enorme potere di distruggere persone ed organizzazioni (se non paesi!) intere. Alcuni lo fanno intenzionalmente, altri meno. Ma gli effetti a breve e lungo termine di tali comportamenti risultano devastanti. Toni sopra le righe, atteggiamenti minacciosi, autorità mal gestita, indifferenza verso il benessere altrui.

 

Ventisette anni fa nasceva lo slogan Pirelli che recitava “il potere è nulla senza controllo”. Magari fosse nulla! In alcuni frangenti il potere mal gestito assomiglia più ad una bomba atomica, i cui effetti immediati si trascinano a lungo nel tempo e nello spazio. Si parla oggi di Great Resignation, la grande fuga dal posto di lavoro. A luglio 2021, 4 milioni di americani hanno dato le dimissioni. In Italia, a settembre il totale ammontava a 524mila. Molti hanno lasciato senza avere un’altra opportunità in mano. Cosa cercano? In sintesi, maggior benessere. E alla domanda “perché lasci?”, la risposta più gettonata riguarda “il capo”. Nulla di nuovo. Da decenni si sottolinea come una leva fondamentale per attrarre e ingaggiare i propri collaboratori sia proprio la relazione.

La relazione, specie quella capo-collaboratore, è il luogo da coltivare perché si inneschino performance eccellenti e competenze quali ad esempio la creatività, l’innovazione, la collaborazione e il problem-solving. È la relazione che, quando ben curata, è capace di far rimanere mentre tutto porterebbe verso una strada diversa, ed è sempre la relazione, che, quando trascurata, conduce alla grande fuga.

 

Un tratto distintivo di una relazione ben curata e fiorente è la gentilezza. La gentilezza è raramente trattata nelle aule di formazione e non se ne parla quasi mai all’interno di contesti organizzativi; spesso il suo significato è ridotto “all’utilizzo di buone maniere”, ma così non è. E neanche riguarda la fragilità o l'essere passivi, come alcuni pensano.

Trattasi, invece, del percorso più elevato per ottenere, vincere e realizzare, non attraverso la forza o la coercizione, ma attraverso la persuasione. Il filosofo Andre Comte-Sponville elabora questa qualità nel suo libro "Un piccolo trattato sulle grandi virtù" scrivendo che la gentilezza è "coraggio senza violenza, forza senza durezza, amore senza rabbia". La durezza, spesso scambiata come modalità efficace per ottenere risultati, finisce sempre per provocare una drastica riduzione della sicurezza psicologica necessaria per consentire la collaborazione, la creatività e la fiducia su cui fanno affidamento, ad esempio, i team ad alte prestazioni.

 

Il potere gentile si pone come medicina per questo tipo di situazioni in quanto rappresenta quella abilità di unire intelligenza ed empatia per produrre risultati eccezionali, mettendo al primo posto il valore della vita umana nella sua interezza e il benessere.

 

La gentilezza passa da un “come stai?” chiesto intenzionalmente o da un “grazie” detto con riconoscenza e consapevolezza che quella persona ha dato il meglio di sé. Si fonda sulla capacità di “sentire” gli altri, di sviluppare una sensibilità verso ciò che stanno vivendo e pensando.

La buona notizia è che il periodo complesso che stiamo attraversando da quasi due anni ha abilitato le organizzazioni a mettere al centro temi così banali all’apparenza come la gentilezza ma ancora così poco scontati nella pratica. Si è iniziato a mettere al centro la cura della persona, la necessità di costruire e mantenere una comunità intorno a sé, e si è cominciato a guardare di più a ciò che c’è rispetto a ciò che manca.

 

Nei contesti organizzativi si è iniziato a parlare di leader gentili, ovvero di colore capaci di far fiorire le persone attraverso ascolto, gratificazione e spirito di squadra. È certamente un primo passo. Il prossimo sarà quello di capire che non si tratta di sacrificare il "vincere" o di perdere l'ambizione, ma si tratta di scegliere un percorso più elevato ed efficace che tenga conto del quadro generale: il futuro del nostro ambiente, l’impatto della leadership a livello globale, la qualità della vita e il benessere dell’individuo e della collettività.

Essere gentili…certamente un buon proposito per il 2022!

 

#AboutLeadership vi ringrazia per il tempo trascorso insieme e torna a gennaio, augurando a tutti voi e i vostri cari buon Natale e felice anno nuovo!

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