EMiLUX e il futuro del lusso, tra sostenibilità e tecnologia.

EMiLUX - Executive Master in Luxury Management

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Gli Alumni delle cinque edizioni di EMiLUX - Executive Master in Luxury Management – e i partecipanti dell’attuale sesta edizione (a Milano per il loro terzo modulo su Luxury Market, Strategy and Business Modelling) si sono ritrovati on Campus per una riflessione su quelle che saranno le prossime evoluzioni del mondo del lusso tra nuove tecnologie, sostenibilità ed evoluzione della filiera. La giornata ha dimostrato come SDA Bocconi, grazie al lavoro di specialisti come Gabriella Lojacono, Direttore EMiLUX, sappia supportare la sua comunità di Alumni attraendo i più importanti professionisti del lusso e creando costanti occasioni di networking. Ad aprire le conversazioni il Dean di SDA Bocconi Stefano Caselli: “L’educazione non è una strada a senso unico, è una danza fatta di dare e ricevere. Gli Alumni EMiLUX saranno sempre parte di SDA Bocconi, e SDA Bocconi sarà sempre presente per supportarli”.

Authenticity, Technologies, Blockchain e Sustainability sono state le parole chiave di questa giornata. Come parla il settore dell’alta moda con le nuove tecnologie? L’Automotive come sta affrontando la sfida della sostenibilità? Lo sviluppo della Blockchain può migliorare la Brand Experience per un consumatore? Il tema della relazione con il consumatore è stato affrontato da tutti gli ospiti, con una prospettiva condivisa sul valore crescente dell’onestà, dell’autenticità e della trasparenza. Le nuove tecnologie permettono di dare maggiore visibilità all’origine dei prodotti, al percorso che compiono e a come vengono realizzati.
Per Leo Rongone, CEO di Bottega Veneta in conversazione con Gabriella Lojacono  e Andrea Rurale, Direttore MAMA (Master in Arts Management and Administration), è fondamentale la valorizzazione dell’artigianalità (solo 75 pellettieri al mondo sanno realizzare le loro borse, abilità preservata anche grazie alla Scuola dei Maestri Pellettieri fondata da Bottega Veneta).

Leo Rongone, CEO Bottega Veneta

 

Per Cyrille Vigneron, President & CEO di Cartier, Lorenzo Bertelli, Marketing Director & Head of Corporate Social Responsibility di Prada, e Stefano Rosso, CEO BVX -  Gruppo OTB, protagonisti dell’incontro moderato da Gabriella Lojacono e Stefano Pogutz, Direttore Full-Time MBA, lo sviluppo della Blockchain è un tassello fondamentale per perseguire il valore dell’autenticità. Per questo motivo, hanno fondato nel 2021 Aura Blockchain Consortium insieme a LVMH e Mercedes, in grado di certificare e tenere traccia della storia passata, presente e futura degli oggetti di lusso. Guardando al futuro, sarà imprescindibile saper rispondere alla facilità di replica dei prodotti con la tracciabilità della storia di ogni pezzo.


La sempre più stretta relazione tra lusso e arte è emersa dalle conversazioni con Leo Rongone, CEO di Bottega Veneta e Flavio Manzoni, Chief Design Officer di Ferrari: i due Brand, oggi come ieri, pensano al design come ad un’arte applicata, che si parla costantemente con architettura, musica, arte figurativa e via dicendo. Lontani da un approccio nostalgico al lusso, guardano al futuro ibridando i propri lavori con i più grandi artisti contemporanei, in una commistione di generi che garantisce anche agli anni futuri una prosperità creativa per il settore. Certo la creatività, in questo settore, non può mai essere scissa dal concetto di tecnologia. Le evoluzioni ingegneristiche, lo sviluppo dell’AI e le nuove tecniche sono, per tutti gli ospiti intervenuti nell’arco della giornata, strumenti fondamentali per tenere viva la catena di produzione: strumenti utili, ma mai sostituti della parte umana. Con le parole di Cyrille Vigneron: “è il pensiero che guida la creatività e solo in un secondo momento diventa utile l’intervento della tecnologia”.


Quando si tratta di sostenibilità, accade anche che la creatività si trovi al servizio della tecnologia per la progettazione della nuova Ferrari ibrida che verrà lanciata nel 2025. Come raccontato da Flavio Manzoni nell’incontro moderato dal docente EMiLUX Pietro Lanza ed Enzo Baglieri Associate Dean for Master Division SDA Bocconi, lavorare al progetto ha significato trovare delle soluzioni estetiche ad un impianto ingegneristico nuovo, complesso da gestire. Uno stimolo in più per inventare nuove forme che si parlino con il futuro dell’Automotive.

Tutti gli ospiti hanno riscontrato un interesse maggiore sulla sostenibilità da parte delle nuove generazioni, che hanno reagito bene a progetti come Certificate of Craft di Bottega Veneta, un certificato di che consente al cliente di usufruire, gratuitamente, di un numero illimitato di riparazioni per il prodotto acquistato. “Ci concentriamo su una crescita responsabile. Il nostro intento è quello di mantenere i prodotti in uso più a lungo, riducendo la necessità di sostituirli” afferma il CEO Leo Rongone. Ottima risposta arriva anche per il servizio offerto da Aura Blockchain Consortium: rivendere un prodotto certificato con un clic, è certamente più semplice, e questo servizio di Blockchain è in grado di dare ossigeno a tutto il settore del Second Hand.
Sempre sul tema, sta ricevendo ottimi riscontri il servizio offerto da Gruppo Florence, parte di VAM Investments: riparare i prodotti in maniera sistematica, per poter dare loro nuova vita, sembrava impossibile per il settore dell’alta moda. Il Gruppo, grazie all’unione delle forze di tante piccole realtà, ha creato un metodo sostenibile per poterlo fare, generando molteplici sinergie operative. “Florence è stata fondata nel 2020 e in pochi anni è passata da 8 a 27 società acquisite provenienti da categorie diverse, non solo dal Ready to Wear” (Marco Piana, CEO VAM). Gabriella Lojacono evidenzia come i fornitori nel perimetro di Florence non siano meri esecutori di scelte fatte dai Brand Client, ma si integrino e contribuiscano fattivamente ai processi di Merchandising e prototipazione. “Oggi tutti i beni di lusso hanno avuto una notevole accelerazione dal punto di vista della digitalizzazione, non solo Downstream ma anche Upstream. Florence rappresenta uno splendido esempio di investimenti tecnologici a monte della filiera”.

Quest’ultimo esempio porta alla riflessione che riassume le prospettive di tutti gli ospiti: che si parlasse di Design o Supply-Chain, nuove tecnologie o artigianalità, un solo elemento è sembrato quello vincente per uno sviluppo del settore del lusso negli anni a venire, ovvero la cooperazione. Lavorare in collettività piuttosto che individualmente significa per piccoli e grandi Brand avanzare al doppio della velocità, risolvere problemi apparentemente invalicabili, aumentare il proprio fatturato e, insieme, implementare i servizi al consumatore. Quello che aspetta il settore del lusso è un’unione di forze per poter rispondere al meglio alle nuove domande: autenticità, sostenibilità, qualità, esclusività.

Auguriamo agli Alumni di EMiLUX di riuscire a rispondere a queste domande e diventare gli innovatori del lusso di domani. Per dirla con la Direttrice Lojacono: “sono tempi entusiasmanti per il lusso, un mercato affascinante e stimolante, in cui i manager internazionali sono chiamati a dare il meglio di sé, dotati di strumenti di gestione all'avanguardia e senza porre limiti alla creatività

 


Da sinistra a destra: Stefano Pogutz, MBA Director, Cyrille Vigneron, President and CEO, Cartier, Gabriella Lojacono, EMiLUX Director, Lorenzo Bertelli, Marketing Director & Head of Corporate Social Responsibility, Prada Group, Stefano Rosso, CEO, BVX, part of OTB Group, Stefania Carraro, EMiLUX Coordinator. 

 

SDA Bocconi School of Management

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