
- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 13 giu 2025
- 3 giorni
- Class
- Italiano
Approfondire le normative sui servizi di investimento e sui prodotti finanziari, trasformandole in opportunità di miglioramento per i prodotti e processi aziendali.
Il settore automotive e degli pneumatici viaggia velocemente verso il traguardo del net-zero. Il 96% dei produttori di auto premium e prestige se lo pone come obiettivo entro il 2050, forte del fatto che l’80% dei consumatori considera gli aspetti legati alla sostenibilità come prioritari nelle scelte di acquisto.
Anche il quadro regolamentare europeo contribuisce. Le norme UE mirano a rendere la mobilità più sostenibile, garantendo, al contempo, la connettività in tutto il territorio e la decarbonizzazione del settore dei trasporti è fondamentale per conseguire gli obiettivi climatici dell’Unione.
Una recente ricerca del Sustainability Lab evidenzia che uno dei campioni di questa transizione è un’impresa italiana: Pirelli.
La ricerca vuole approfondire il concetto di economia circolare e modelli di business circolari e sostenibili del settore automotive e degli pneumatici. In particolare, mira a rispondere alle seguenti domande:
Per rispondere alla domanda di ricerca, si è partiti da una revisione sistematica della letteratura rilevante per definire l’economia circolare, i suoi principi e i suoi livelli di applicazione. Sono stati, poi, definiti i modelli di business circolari e sostenibili, insieme ai loro elementi chiave. Sono stati poi considerati i principali fattori che influenzano l’implementazione di pratiche e di strategie di economia circolare nonché le principali barriere.
Per il settore automobilistico, è stata effettuata una case study analysis dei suoi principali attori a livello internazionale (BMW, BYD, Toyota e Volkswagen) per consentire una macro valutazione delle principali tendenze registrate.
Per il settore degli pneumatici, è stata effettuata una benchmarking analysis per individuare le best practices di un campione che comprendeva tutti i maggiori produttori globali.
L’analisi ha riguardato l’identificazione di informazioni relative a strategie, piani, politiche e iniziative di sostenibilità e di economia circolare, sia in termini ambientali che sociali, di processo e di prodotto.
La ricerca ha identificato tre cluster:
L’analisi ha evidenziato che Pirelli è l’unica impresa del settore nel cluster “best practice.”
Il caso Pirelli mostra i vantaggi del first mover: la società ha introdotto questi aspetti già nel 2004 e ha ormai integrato la sostenibilità nelle sue attività. L’adozione precoce ha avuto un impatto significativo, promuovendo una forte cultura di gestione sostenibile
Inoltre, tutti gli obiettivi e i target di breve e lungo termine sono stati approvati da Science Based Targets Initiative, lo standard setter che fornisce alle imprese strumenti e linee guida che consentono di fissare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra rigorosamente fondati. Questi fattori guidano la strategia ESG di Pirelli, che mira a raggiungere la neutralità entro il 2030
La strategia di Pirelli per raggiungere questi risultati si basa sulla definizione di obiettivi sfidanti e sul perseguimento di azioni aggressive. L’azienda mira a spingere i confini dei propri obiettivi, accelerando il ritmo del raggiungimento, ma con un’attenta valutazione dei rischi e delle opportunità. L’approccio rimane cauto per evitare potenziali battute d’arresto.
Nonostante i passi avanti, vi sono ancora sfide nell’adozione su larga scala dei principi dell’economia circolare nel settore automotive e degli pneumatici. Queste includono la disponibilità di materiali sostenibili a prezzi competitivi, la necessità di normative più stringenti e la promozione della consapevolezza dei consumatori riguardo a scelte sostenibili.
I decisori politici a livello nazionale e internazionale hanno riconosciuto queste sfide e sono impegnati nell’implementare normative più severe per accelerare la transizione verso l’economia circolare. Inoltre, la collaborazione tra industria e governi nel promuovere l’innovazione e l’adozione di pneumatici ecocompatibili può ridurre significativamente l’impatto ambientale. È, infine, essenziale che consumatori, produttori e regolatori lavorino insieme per guidare questa transizione verso una mobilità più sostenibile e responsabile.