Tecnologia e persone sono i due asset fondamentali per vincere la sfida della sostenibilità. La tecnologia fornisce soluzioni che sono in grado di ridurre l’utilizzo di risorse materiali e ambientali per la produzione di beni e servizi, ma le imprese sono fatte di persone, che devono ampliare i valori delle organizzazioni e definire strategie che considerino l’interesse di tutti i portatori di interesse e non solo dei proprietari, che, peraltro, potrebbero ottenere meno rischi e una miglior remunerazione del proprio investimento proprio se le aziende perseguono con decisione la strada della sostenibilità.

Il panel 2 del EMF C-Suite, riguardante tecnologia e persone per la creazione di valore sostenibile,

ha discusso questi temi riunendo Gianmarco Beltrami Director  Dallara, Pamela Bussi Group Sustainability & Social Responsibility Prada, Stefano Catanzaro Direttore Generale Italia Allfunds, Marco Grillo CEO  Abitare In, , Paolo Magnani Coordinatore  Credem Banca, Area Wealth Management, Renato Miraglia Responsabile UniCredit Private Banking, Silvia Totaro Sustainability and HSE Manager Nestlé Nespresso SA.

La tecnologia è un elemento abilitante di fondamentale importanza per la sostenibilità e anche per la produttività e la redditività del capitale investito. In molti settori, tra cui automotive e real estate, l’utilizzo di Intelligenza Artificiale ha accorciato drasticamente il tempo necessario tra il concepimento di un’idea e la sua realizzazione finale. Addirittura, l’Intelligenza Artificiale è oggi in grado di produrre direttamente nuove soluzioni di produzione di beni, lasciando agli esperti il compito di selezionare i migliori progetti. La risposta alla survey istantanea nostra come i partecipanti ritengano l’Intelligenza Artificiale uno strumento che deve essere potenziato per favorire ulteriormente l’azione manageriale, anche se sono consci delle problematiche etiche associate a un utilizzo non ben controllato delle nuove tecnologie.

La digitalizzazione va di pari passo con la introduzione di soluzioni di economia circolare, che per essere pienamente utilizzate devono passare da un cambiamento nei valori, nell’organizzazione aziendale e anche nei business model, che devono essere meno basati sull’idea della vendita una tantum del prodotto per virare verso la logica dell’erogazione di lungo periodo di servizi legati ad asset (il 70% dei partecipanti ha risposto a una survey istantanea evidenziando il ruolo centrale giocato dalle aziende tramite i loro modelli di business nello sforzo di migliorare la circolarità dei processi produttivi). L’economia circolare deve però essere assistita dalla tecnologia e dalla regolamentazione che in alcuni casi si basa su modelli tradizionali e non può affrontare il problema del miglior riutilizzo di oggetti di uso comune nelle nostre case che sfuggono alle definizioni prevalenti che guidano i processi di gestione dei rifiuti.

Peraltro, le maggiori difficoltà a livello manageriale per perseguire la sostenibilità sono, secondo i partecipanti di EMF C-Suite, “la mancanza di un quadro logico che consenta di confrontare risultati economici e vari aspetti di impatto ambientale e sociale” (67% delle risposte alla survey istantanea) e “carenze nel quadro di dati disponibili all’interno dell’azienda” (31%). I Chief hanno offerto vari commenti di spiegazione ai risultati, sostenendo come la sfida principale sia appunto quella della misurazione e dell’inserimento di obiettivi di sostenibilità tra i KPI aziendali allo stesso livello di quelli strettamente economici ma evidenziando anche come, in un mercato globale, la coerenza nella rilevanza della sostenibilità tra imprese operanti in Europa, Asia e America sia necessaria per non mettere in difficoltà le nostre aziende dal punto di vista della competizione globale. La sfida della gestione delle risorse umane è importante, e deve coinvolgere tutti i livelli aziendali se vuole davvero modificare la cultura, ma paradossalmente più facile da vincere, particolarmente per le aziende che fanno del capitale umano, e del rapporto fiduciario tra persone e clienti, l’asset principale delle creazione di valore di lungo periodo.

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