Executive Master in Finance - EMF CampUS 2025

Executive Master in Finance CampUS 2025: opportunità e rischi per corporate e financial institutions discussi dalla community di EMF

 

Gli Alumni del track di Corporate Finance & Real Estate

Emilio Colombo, Director, Real Estate & Infrastructure, Deloitte Italia e Giulia Lavarini, Real Estate Advisor, Zenith Global hanno presentato una relazione dal titolo “dal mattone al Bit – l’immobiliare che entra nell’era digitale” discutendo l’evoluzione della value chain immobiliare alla luce delle possibilità offerte dalla dematerializzazione, che a sua volta ha un doppio legame di interazione con uno dei nuovi e più efficaci strumenti di finanziamento del real estate, le cartolarizzazioni immobiliari ex art. 7.2. La tokenizzazione immobiliare prevede l’utilizzo della blockchain come elemento essenziale per il collegamento tra l’asset di real estate e gli investitori finali. La tokenizzazione indiretta, effettuata tramite le note emesse nel processo di cartolarizzazione, presentano benefici tra cui la compliance regolamentare: struttura approvata, la maggiore liquidità maggiore associata al trading secondario semplificato, il frazionamento grazie al taglio minimo ridotto e la trasparenza assicurata dal tracking su blockchain. Ci sono naturalmente anche punti che dovranno essere maggiormente affinati in futuro tra cui una normativa incompleta da sviluppare, infrastrutture di mercato non del tutto pronte e una titolarità non giuridicamente riconosciuta, assieme alla persistente incertezza fiscale

Corporate e Mercati Finanziari

Maurizio Dallocchio Professore Ordinario presso il Dipartimento di Finanza dell’Università Bocconi e Docente EMF di Corporate Finance, Finanza Straordinaria, Advanced Corporate Finance & Valuation, fotografa la nuova era dei mercati finanziari e l’impatto sulle aziende corporate di elementi come competizione e concentrazione di mercato. La nuova era dei mercati, iniziata negli anni novanta, comprende una serie di elementi di rischio sconosciuti in passato e difficile da comprendere e quantificare, come i rischi geopolitici e l’eccesso di debito seguente l’enorme espansione delle politiche monetarie. 

Il risultato della instabilità del quadro macroeconomico è stato un forte cambiamento nella struttura stessa dei mercati: da quasi trent’anni il numero di aziende quotate negli Stati Uniti è sceso, nel mondo il numero di aziende è stabile e anche nei paesi come l’Italia,  in cui il mercato non è mai stato un canale importante di finanziamento delle imprese, si fatica a trovare nuova materia prima per il mercato. Le conseguenze sono negative anche per gli investitori, ad esempio in termini di forte concentrazione della capitalizzazione in poche aziende che hanno assunto un potere quasi monopolistico in alcuni mercati.   

 

Gli Alumni del track di Corporate Finance & Control

Per il track di Corporate Finance & Control, Carmen Caserta, Senior Manager Private Equity, Real Estate & Infrastructure, Deloitte e Ruggero Maria Zanolini, Senior Associate, DWF Italy si sono soffermati sulla rivoluzione nel business causata dalla blockchain, una tecnologia di registrazione e verifica che permette di creare ledger condivisi e immutabili con impatti in ambito supply chain, contabilità, logistica, certificazioni e audit. Il 53% dei CFO sta considerando la Blockchain non per la gestione di asset digitali, ma per migliorare la qualità e integrità dei dati transazionali. Una delle principali implicazioni per il mondo corporate è costituito da token che possono rappresentare asset reali: scorte, contratti, progetti, carbon credit. Sono strumenti digitali con cui un’impresa può rappresentare, tracciare e gestire valore. 

Le aziende iniziano a sperimentare l’uso della Blockchain per migliorare la gestione della liquidità interna, per il cash pooling o per emettere obbligazioni tokenizzate, ottenendo tempi più brevi, tracciabilità completa, abbattimento del rischio operativi. Permette anche di certificare impatti ambientali e sociali in modo immutabile: emissioni CO₂, supply chain etiche, carbon credit tokenizzati e progetti green verificati da dati in tempo reale.

Banche e assicurazioni: sinergie, modelli e opportunità per il sistema economico

Giampaolo Gabbi Associate Dean & Professor of Practice Finance SDA Bocconi School of Management, ha tenuto una relazione sul tema “Banche e assicurazioni: sinergie, modelli e opportunità per il sistema economico”, osservando inizialmente quanto l’Italia sia al di sotto delle medie internazionali su due dimensioni essenziali per la crescita economica: l’educazione finanziaria ma anche l’interesse e l’acquisto di prodotti assicurativi. L’interazione tra i due elementi mostra infatti negli studi dei regolatori come gli italiani mostrino un basso grado di conoscenza per i prodotti assicurativi. Le imprese, e le PMI nello specifico, mostrano una maggiore conoscenza delle polizze assicurative, ma soprattutto concentrate sulle seguenti tipologie: a) flotte aziendali; b) protezione dai danni diretti a fabbricato e/o contenuti (business property insurance); c) Responsabilità Civile verso dipendenti, fornitori, clienti. In generale, la spesa media per la copertura è minima se comparata con altri paesi industrializzati europei e anche a livello globale.

Le nuove esigenze della sostenibilità evidenziano ulteriori necessità di prodotti assicurativi, relativi a copertura dai rischi climatici ed ecologici, incentivi per comportamenti sostenibili tramite polizze dedicate che premiano pratiche eco-compatibili, come la mobilità elettrica, l’efficienza energetica o la riduzione delle emissioni, tramite condizioni più vantaggiose, investimenti e prodotti assicurativi ESG Le compagnie integrano criteri ambientali e sociali (ESG) nelle coperture e offrono soluzioni assicurative legate a progetti sostenibili, inclusi gli investimenti in green bond.

 

Gli Alumni del Track di Banking & Insurance

Per il track di Banking & Insurance, Agostino Guarino, Vice-President, Financial Institutions Products, GTB, IMI Corporate & Investment Banking Division, Intesa Sanpaolo e Michele Falzone, Counsel, GIOVANARDI Studio legale sono tornati sul tema digitale evidenziando come la tokenizzazione non sia solo innovazione tecnica, ma ripensamento dei processi e delle logiche di mercato. Le banche hanno il potenziale per diventare orchestratori di ecosistemi tokenizzati, integrando DLT nei propri modelli. Il futuro richiede: interoperabilità tra ledger, standard comuni, educazione degli operatori e regolazione proattiva. Chi agisce ora può definire le regole del gioco, mentre chi rimanda rischia di essere disintermediato. Emerge però con forza il ruolo centrale della fiducia nel mercato tokenizzato: la fiducia non nasce dalla tecnologia, ma dalla compliance normativa e dall’affidabilità dei soggetti coinvolti. In assenza di intermediari tradizionali, la fiducia si fonda su elementi come la trasparenza del codice e delle logiche di funzionamento (es. smart contract), la verifica delle riserve (per EMT/ART), la supervisione ex ante (es. white paper, autorizzazioni).

Rapporto Draghi e Asset Wealth Management

Andrea Beltratti ha discusso le principali implicazioni del Rapporto Draghi, che individua con precisione alcuni elementi di necessaria trasformazione normativa e di policy per l’Europa, necessari per consentirci di colmare il gap di reddito che si è aperto tra Europa e Stati Uniti negli ultimi 25 anni. Tra le criticità l’eccessiva burocratizzazione e rigidità delle procedure, gli errori nella politica energetica, la definizione di obiettivi poco realistici dal punto di vista ambientale specie alla luce della carenza di risorse. Ci sono implicazioni operative che emergono dal rapporto Draghi e che consentono opportunità sia per gli asset manager che per i wealth manager. Gli asset manager sanno che la politica europea incoraggia la creazione di prodotti finanziari finalizzati ad aumentare la possibilità di investire in asset privati al fine di far crescere le risorse finanziarie per il finanziamento dell’economia reale. Date le complessità di tali nuovi prodotti, i wealth manager dovranno riuscire a coinvolgere i risparmiatori, specie quelli retail, per individuare la miglior quota di tali asset privati investibili nei vari portafogli attualmente troppo sbilanciati verso i titoli pubblici e i depositi bancari.

 

 

Gli Alumni del track di Asset/ Wealth management

Gli Alumni del track di Asset/ Wealth management, Davide Saccone, Head of Investment Solutions & ESG – Quaestio Capital SGR, e Marco Buniotto, Business Director, Global Credit Trading, ISP IMI CIB, hanno parlato del “nuovo Rinascimento digitale nell’Asset Management: La rivoluzione silenziosa del capitale che si fa in codice”, in cui hanno discusso in che modo la blockchain rivoluzionerà il mercato finanziario mondiale e gli impatti per tutti gli operatori, private e public equity, mercato dei cambi, derivati OTC e fondi di investimento. Tali variazioni interagiscono con le modifiche dal lato della domanda tra cui il cambiamento di stabilità lavorativa (volontaria o involontaria) che rende più complesso il classico processo di risparmio, ma anche il cambiamento delle abitudini, il reperimento delle informazioni e le modalità di costruzione della fiducia. Cambiamenti di domanda ed offerta influenzeranno le modalità di costruzione del portafoglio che tenderà in misura sempre più forte verso un approccio definibile “dinamyc diversified core & satellites portfolio”.