OMFT, la risposta manageriale alle trasformazioni dell’oncologia

OMFT, Oncology Management Fast Track

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Quello tra la ricerca medico-scientifica, con i suoi continui progressi, e la gestione dei servizi sanitari, ospedalieri e non solo, è un dialogo che si sta facendo sempre più serrato e complesso. I successi della prima pongono sfide sempre più alte alla seconda così come i trend demografici del Paese interrogano entrambe. Questa relazione dinamica è particolarmente accentuata in ambito oncologico, che sta vivendo trasformazioni importanti sul piano delle terapie, con sempre maggiori possibilità di cura dei tumori e una tendenziale “cronicizzazione” dei pazienti, il che richiede anche un ripensamento dell’organizzazione dei servizi di cura. È sempre più pressante quindi il bisogno di nuove competenze manageriali che sappiano affrontare in chiave strategica il futuro di questo ambito della medicina, progettando e organizzando servizi territoriali, oltre a quelli ospedalieri, e modelli di organizzazione a rete.

A condividere l’urgenza di questo nuovo approccio ci sono sicuramente i 25 dirigenti medici oncologi partecipanti alla nuova edizione (la quarta), che ha preso il via in questi giorni, del Corso di Perfezionamento per giovani talenti dell’oncologia (Oncology Management Fast Track – OMFT), progettato ed erogato da SDA Bocconi in collaborazione con CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Ospedalieri) e grazie al sostegno non condizionante di AMGEN, BRISTOL MYERS SQUIBB, GILEAD E LILLY ONCOLOGY. È un percorso formativo che nasce dall’esigenza di supportare la crescita manageriale dei giovani talenti dell’oncologia italiana che saranno chiamati a dirigere i servizi oncologici in contesti aziendali e di sistemi sanitari regionali in rapido cambiamento.

Diversi gli obiettivi formativi di OMFT. Si parte dalla comprensione delle ricadute organizzative e manageriali dei grandi progressi della disciplina oncologia fino a toccare il ripensamento dei principali modelli di erogazione delle cure e dei correlati strumenti gestionali. Oltra allo sviluppo di nuovi quadri interpretativi, OMFT propone progettualità di cambiamento concrete: infatti, ogni partecipante svilupperà all’interno del corso un proprio specifico progetto di miglioramento dei servizi oncologici pensato per il contesto aziendali dal quale proviene e condiviso con il proprio primario e con la direzione strategica aziendale. Inoltre, il percorso educativo considera anche il passaggio generazionale nella direzione delle Unità Operative di Oncologia Medica e nella comunità di professionisti: un tema cruciale e “implicito”. Il dialogo tra generazioni di professionisti parte in aula dove membri del direttivo (spesso il Presidente o i Past President) partecipano alla discussione.

Come ha dichiarato Valeria D. Tozzi, direttore scientifico di OMFT, il programma “nasce dall’intuizione di SDA Bocconi e CIPOMO di offrire, grazie al supporto di quattro aziende farmaceutiche, un percorso di formazione gratuito, di alto livello e pensato sui fabbisogni degli oncologi per comprendere le grandi trasformazioni in corso nel settore della sanità come nel caso del PNRR”. Secondo Luigi Cavanna, Presidente di CIPOMO, “le competenze di management sono assolutamente necessarie per i futuri direttori di unità operativa e ciascun oncologo è chiamato a comprendere cosa accade nel proprio contesto territoriale così come nella propria azienda sanitaria”. Un punto ribadito da Giampiero Fasola, già Presidente e ora Referente del Progetto OMFT per CIPOMO: “non esiste innovazione tecnologica che non impatti sull’organizzazione e la gestione dei servizi per produrre efficacia clinica. E’ fondamentale capire l’impatto che l’innovazione clinica, con le maggiori possibilità di cura e di sopravvivenza dei pazienti oncologici, ha anche sulle altre strutture ospedaliere e sui servizi territoriali”.

Per dirla con le parole di un medico partecipante alla precedente edizione, “termini come clinical governance o process management prima del corso erano soltanto concetti astratti, con il corso sono diventati elementi concreti della mia attività lavorativa”.



SDA Bocconi School of Management

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