Nati in classe

JRS+: la start up che guida l’innovazione

Che la storia di JRS+ sia figlia del legame e dell’amicizia dei tre soci fondatori lo si intuisce fine dal nome. Giancarlo Jemma, Federico Romano e Mario Stella hanno scelto le iniziali dei loro cognomi per dare vita a un’idea maturata durante i mesi dell’Executive Master in Business Administration 2015 di SDA Bocconi. Ci hanno aggiunto un «+» perché convinti della forza della loro intuizione imprenditoriale e della capacità della loro start up di andare oltre le singole individualità.

Come racconta Mario Stella: «Durante il nostro percorso in SDA Bocconi ci siamo accorti che diversi mercati consolidati, per esempio quello meccanico, pagavano una forte carenza di innovazione. Questo accadeva o perché le aziende, forti dalla loro stabile posizione di mercato, erano disinteressate a innovare o perché non conoscevano gli strumenti finanziari per farlo. Di contro, le start up del settore pagavano il prezzo opposto: grande spirito innovativo ma difficoltà nell’accesso al mercato».

Per questo motivo nel 2018 i tre soci decidono di fondare JRS+, start up innovativa il cui obbiettivo è quello di integrare, in realtà già esistenti, nuovi progetti che ne potessero finanziare in maniera indipendente le attività. Come ricordato da Giancarlo Jemma: «Il nostro è stato un approccio al mercato inconsueto e originale per una start up, ovvero quella di un’acquisizione di una azienda matura, solida e stabile. Nel dicembre 2019 abbiamo acquistato una storica e affermata realtà della tornitura industriale di precisione, la MITOM srl di Poirino. L’obiettivo, oltre quello di superare le lacune classiche delle start up, era quello di generare immediatamente i flussi di cassa necessari per investire in progetti innovativi».

Grazie a questa operazione, JRS+ detiene un primato italiano, essendo stata la prima start up per la quale il Ministero dell’economia ha autorizzato Mediocredito Centrale a prestare delle garanzie bancarie per un acquisto totalitario di quote aziendali. Inoltre, la Cassa di Risparmio di Savigliano ha avuto la lungimiranza di sostenere il progetto fin dall’avvio, intervenendo sia come advisor sia come partner finanziario. Oltre a un esempio di successo della finanza agevolata, l’operazione è un raro esempio di sinergia di successo nel rapporto tra azienda e sistema bancario. Come racconta Federico Romano: «La scelta di una torneria industriale come la MITOM srl non è stata casuale ma mirata, figlia di una forte expertise tecnica di Giancarlo e Mario. Uno dei progetti in via di approfondimento della JRS+ è teso all’industrializzazione dei processi di tornitura criogenica. Tale metodologia presenta un doppio vantaggio, la riduzione di impatto ambientale e l’aumento della precisione e dell’efficienza nella tornitura di leghe extra dure e metalli nobili. Al contempo, stiamo già lavorando a progetti più brevi legati all’automazione dei processi a basso valore aggiunto in linea di produzione nella tornitura industriale».

A seguito dell’acquisizione, JRS+ è stata in grado di sviluppare un progetto di innovazione che traghettasse MITOM da azienda prettamente product oriented ad azienda customer oriented. La necessità di prodotti sempre al passo coi tempi e sempre più innovativi, l’adattamento alle esigenze dei clienti che consentisse di consolidare e accrescere quote di mercato, ma anche l’esigenza di rendere al passo con i tempi l’organizzazione sia in termini produttivi sia di gestione manageriale, sono alcuni dei risultati conseguiti negli scorsi anni da JRS+ e MITOM.

Se da un lato il 2020 è stato un anno di transizione a causa della pandemia, dove tuttavia MITOM è riuscita a contenere le perdite sul 2019, dall’altro si sono poste le basi per rendere competitiva l’azienda sotto un profilo operativo investendo circa 120 mila euro in adeguamenti tecnologici. Il 2021 è stato l’anno in cui lo spirito customer oriented ha dato i suoi frutti. MITOM ha chiuso l’anno con un fatturato di circa 3,9 milioni di euro per un valore totale della produzione di circa 4 milioni di euro, segnando circa un +205 per cento sull’anno precedente. Il 2022 sta facendo segnare risultati ottimo: nei primi 6 mesi dell’anno il fatturato è cresciuto rispetto a quello del 2021 del 153 per cento con un EBITDA quadruplicato.

Ma i progetti di Giancarlo Jemma, Federico Romano e Mario Stella non si fermano qui: già nel febbraio 2021 Mitom ha acquisito il ramo produttivo di un’altra torneria acquisendone clienti, personale e immobilizzazioni produttive. Inoltre, ricorda Mario Stella: «Al momento stiamo lavorando sulla valutazione di un’altra piccola realtà di settore la cui peculiarità ancora una volta è l’assenza di un cambio generazionale che le consenta di stare al passo con le richieste di un mercato customer oriented. Tra le idee già in cantiere, invece, si sta sviluppando un progetto per la costruzione e commercializzazione di una macchina utensile da posizionarsi sul mercato americano là dove le analisi hanno evidenziato una forte esigenza in settori ad alta produttività».

JRS+: la start up che guida l’innovazione

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