EMMAP nella capitale del multilateralismo per affrontare le nuove sfide della PA

Lo study tour conclusivo a Ginevra

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Cento anni dalla nascita del multilateralismo, settantacinque, nel 2020, dalla creazione dell’ONU. C’è sicuramente qualcosa di simbolico, soprattutto in tempi di forti tensioni internazionali, nella scelta di Ginevra come destinazione della learning visit di EMMAP - Executive Master in Management delle Amministrazioni Pubbliche, che si tenuta a giugno 2022. Una scelta che ha portato i partecipanti della 12a edizione a occuparsi per quattro giorni “sul campo” dei temi nevralgici della nostra epoca, dal futuro del multilateralismo, appunto, alla sostenibilità e all’Agenda 2030.

“Le attuali tensioni a livello internazionale e le crescenti difficoltà su questioni come l’approvvigionamento alimentare ed energetico hanno portato a rimettere in discussione il modello attuale di multilateralismo, ”, ricorda Alexander Maximilian Hiedemann, che ha guidato lo study tour, “ma Ginevra ne resta la capitale e memoria storica”. Ed è il luogo ideale per chiudere il solido e innovativo percorso di formazione dei manager pubblici e rappresentare la sfida multilivello che si pone con sempre maggiore forza a tutte le amministrazioni. Nell’edizione 2020-21 il modulo conclusivo di EMMAP si era focalizzato sulla Next Generation EU, tema cruciale per la PA con la pandemia ancora in corso; questa edizione ha toccato invece il nuovo fronte aperto del multilateralismo, messo alla prova prima dal Covid-19 e ora dalle crescenti tensioni internazionali, e dunque più che mai centrale nel dibattito pubblico.

In un mondo sempre più integrato anche le amministrazioni pubbliche dei singoli Stati devono acquisire una visione globale e transnazionale – ha ribadito Hiedemann – e la visita è stata proprio l’occasione per proiettare i manager della PA in tale contesto, portandoli a confrontarsi con le nuove sfide del multilateralismo. È stato questo l’argomento del primo degli incontri della learning visit, quello con Lidiya Grigoreva, Senior Political Affairs Officer della sede ONU di Ginevra che gli studenti EMMAP hanno avuto la possibilità di visitare.

La seconda giornata è stata dedicata alle nuove rotte per il management pubblico, riprendendo in chiave più allargata temi già affrontati in aula nel corso dei 12 mesi del percorso EMMAP, quali, tra gli altri:

  • Impact Investing & Blended Finance, in un incontro con Maria Teresa Zappia, Chief Impact and Blended Finance Officer e Deputy CEO di BlueOrchard, società d’investimenti con focus sull’impatto positivo per le comunità e l’ambiente;
  • Modelli di finanza sostenibile e buone pratiche, con Francesco Perlini, Head of Section Financial Management Service del WTO, che ha affrontato la questione del passaggio “from billions to trillions” nei volumi degli investimenti internazionali;
  • Nuovi modelli di lavoro e di management delle risorse umane in incontri con Adélaïde Barbier, responsabile del Talent Management Services di WIPO (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) e Michael Emery, Direttore della Division for Human Resource Management di IOM (Organizzazione internazionale per le migrazioni), entrambe agenzie specializzate delle Nazioni Unite con sede a Ginevra, che hanno ospitato la classe EMMAP.


La tappa ginevrina si è conclusa con un briefing sugli scenari emergenti a livello internazionale, sempre con uno sguardo particolare agli SDG (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) dell’Agenda ONU 2030.

Per la sua ultima tappa, il tour è rientrato in Italia, per la precisione sul lago di Pusiano, dove “ha preso il largo” (letteralmente) in una giornata particolare dal titolo #HeadingToTheOlympics: un format esperienziale che, come espresso da Lorenza Micacchi, “ha visto i partecipanti imbarcarsi sulle acque del lago per lavorare con sé stessi e con gli altri sull’idea di una leadership collaborativa quale strumento efficace nell’affrontare le nuove sfide del settore pubblico e guidare il percorso di trasformazione delle proprie realtà organizzative”. È stata anche un’occasione di bilancio e di focalizzazione sui takeaway dell’anno EMMAP, nonché di ingresso ufficiale nel grande e stimolante network degli Alumni SDA Bocconi.

“Queste quattro giornate sono servite anche a rilanciare il personal branding del civil servant”, ha concluso Hiedemann, “che nel nostro paese troppo spesso è percepito come un burocrate, al contrario dell’immagine quasi ‘nobile’ di coloro che lavorano nelle organizzazioni internazionali come l’ONU. Da questo confronto è emerso invece il grande patrimonio di competenze, managerialità e capacità innovativa che è presente nella nostra Pubblica amministrazione e che deve essere valorizzato sempre di più”.

“È quantomai necessario in questo momento storico investire sull’internazionalizzazione dei manager del settore pubblico e sulla capacità dei dirigenti di saper leggere le interdipendenze su una scala internazionale e non solo locale”, sostiene Silvia Rota, Direttrice dell’Executive Master in Management delle Amministrazioni Pubbliche. “In EMMAP offriamo l’opportunità di confrontarsi con contesti manageriali e decisori che si trovano a gestire sfide simili alle proprie, seppur in ambito diverso, progettando di anno in anno uno Study Tour dedicato ai temi e alle competenze rilevanti per l’agenda del settore pubblico”.



SDA Bocconi School of Management

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