Andrea Dossi, un Associate Dean per esaltare il capitale umano di SDA Bocconi

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Dobbiamo evitare la deriva delle scuole che si sono gradualmente allontanate dalla business community, dice il responsabile per la faculty.

Il futuro di SDA Bocconi School of Management passa attraverso lo sviluppo del capitale umano. Per questo motivo, è stata istituita per la prima volta la figura di associate dean per la Faculty. “È il riconoscimento della specificità della scuola”, spiega Andrea Dossi, professore associato di Programmazione e Controllo di Gestione, che copre il nuovo incarico. “A differenza di altre school of management focalizzate sui Master in business administration, SDA Bocconi ha ricavi e attività bilanciate fra MBA/MBA-like ed Executive Education. È un bene. Dobbiamo evitare la deriva delle scuole che si sono gradualmente allontanate dalla business community: il legame con essa è uno dei punti di forza di SDA Bocconi”.

La business school è chiamata a sviluppare una faculty in grado di mettere in connessione ricerca applicata e didattica, sempre più practice oriented, con l’ambizione di diventare dei thought leader. Al centro di questo progetto, spiega Dossi, c’è la figura del professor of the practice che dovrà essere in grado di trasferire i risultati della ricerca nelle aule manageriali, conoscere linguaggi e problematiche aziendali, possedere capacità di context reading e una prospettiva internazionale. “Vogliamo investire in docenti capaci di dialogare con la business community europea e globale, partecipare ai dibattiti che contano per imprese e istituzioni, fornire contenuti personalizzati. È dal dialogo con i practitioner che si generano nuove idee di ricerca”.

Laureato in Bocconi, Dossi ha collaborato fin dal principio con SDA, “un fatto naturale per chi, come me, si occupa di accounting”. Dal 2004 al 2014 è stato direttore dell’Area Amministrazione, Controllo, Finanza Aziendale e Immobiliare, dal 2015 al 2016 direttore della Divisione Formazione Manageriale Su Misura - Imprese. “L’esperienza in SDA mi ha insegnato che è bene conoscere e utilizzare tutti i metodi di ricerca per contribuire fattivamente all’evoluzione del mondo delle imprese. Nell’executive education non si smette mai di imparare a fare didattica: le aule manageriali sono fatte di persone che amano interagire, le aziende stesse chiedono l’impiego di tecniche didattiche innovative, come programmi di blended learning”.

Sposato, padre di sei figli, Dossi ama le vacanze in tenda e bicicletta con la famiglia. Pochi anni fa ha scoperto uno sport poco praticato in Italia, per il quale ha subito sviluppato una grande passione: lo squash. Ridendo, spiega che il dean Giuseppe Soda, amante del calcetto, ama citare il passaggio dello spettacolo Il teatro canzone in cui Giorgio Gaber dice che per essere bravi in sport come lo squash “non è che bisogna essere proprio imbecilli, però aiuta”. E invece, assicura Dossi, “è uno sport in cui l’intelligenza conta più della forza”.


Fonte: ViaSarfatti25

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