- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 23 ott 2024
- 3 giorni
- Class
- Italiano
Strumenti le conoscenze per guidare l'integrazione dei principi ESG nella catena di fornitura
I termini «supply chain risk management» e «resilient supply chain» sono quanto mai di moda in queste settimane. Che le aziende avessero o no piani di risk management, di business continuity o anche solo dei contingency plan per minimizzare l’impatto di eventi esterni sul proprio business – come l’attuale pandemia – è certo che nei prossimi mesi nell’agenda degli operation e dei Supply Chain Manager ci sarà la necessità di un ripensamento della supply chain.
All’interno di un’organizzazione possiamo classificare i rischi in tre gruppi: interni, di supply chain ed esterni.
I rischi interni all’azienda possono essere a loro volta suddivisi in rischi legati alle operation e rischi legati alle decisioni di management. I rischi legati alla supply chain sono quelli derivanti dalle relazioni con i partner commerciali e anch’essi sono suddivisibili in rischi legati ai fornitori o ai clienti. Infine, ci sono i rischi esterni (eventi naturali, pandemie, politiche dei dazi, cambi legislativi o regolatori ecc.) per i quali la singola azienda non ha potere nel mitigarne la probabilità di accadimento, ma sicuramente può attivare delle leve per minimizzarne l’impatto.
Strumenti le conoscenze per guidare l'integrazione dei principi ESG nella catena di fornitura
Sviluppare nuovi approcci alla gestione di acquisti e vendite, saper condurre un'efficace negoziazione e costruire un contratto in grado di tutelare la propria impresa.
Sviluppare la mentalità del progetto e acquisire le metodologie fondamentali per impostarli e gestirli e per guidare il team di progetto verso il risultato atteso.