Gender pay gap: un limite alla crescita delle aziende

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Ogni anno il World Economic Forum stila una classifica dei paesi in base al gender gap rilevato negli ambiti dell’istruzione, dell’economia, della salute e della politica. Questo divario si riferisce alla possibilità di accesso, per i due generi, alle risorse e alle opportunità in queste aree. Nell’ultimo rapporto, l’Italia si colloca al 70esimo posto: il gender gap resta marcato, sebbene si sia registrato un miglioramento rispetto all’anno precedente.

Le donne hanno guadagnato terreno in termini di crescita dell’occupazione femminile e di avanzamento nei percorsi di carriera; ma molto resta da fare per migliorare la loro posizione nel mercato del lavoro. Si parla ancora di “soffitto di vetro”, una metafora che esprime la difficoltà per le donne di accedere alla stanza dei bottoni, ovvero di occupare posizioni dirigenziali; e anche di “burrone di cristallo”, per cui le donne riescono sì ad ottenere una posizione di responsabilità, ma in un contesto difficile e critico, dove le probabilità di successo sono molto basse.

Queste situazioni, insieme al gender pay gap – quantificato a circa il 16% al livello europeo –, sono l’esito dell’accumulo di una serie di svantaggi che penalizzano le donne nel percorso professionale. Fra i più persistenti a livello strutturale si trova la diseguaglianza nella gestione dei carichi familiari: spesso le donne non vogliono rinunciare alla carriera, ma hanno difficoltà a conciliare vita familiare e vita lavorativa; a volte scelgono di adottare strumenti di flessibilità tradizionali – come il part time – che le portano però ad essere escluse dai percorsi di carriera. In certi casi, escono temporaneamente dal mercato del lavoro, per poi ritornare non senza difficoltà; in altri, decidono di non rientrare più (al punto che si registra un tasso di inattività femminile più alto di quello maschile).

Vi sono poi molti altri aspetti di natura psicologica e sociale che possono penalizzarle: non solo possono attivarsi distorsioni e discriminazioni di genere nei processi di selezione e di valutazione; ma anche scelte individuali e forme di auto-esclusione possono fare la loro parte: per esempio, una minore sensibilità agli incentivi economici rispetto agli uomini le spingerebbe ad intraprendere percorsi lavorativi meno remunerativi.

Questi e altri aspetti incidono sul divario di genere nella società.

Sul tema del gender gap, così complesso e sfaccettato, ogni attore è chiamato a fare la sua parte: a livello politico-istituzionale, è necessario progettare servizi e creare opportunità a sostegno della conciliazione, per donne e uomini; a livello d’impresa, è necessario lavorare sulla cultura aziendale per redistribuire in modo più equo questo impegno e favorire un ambiente lavorativo aperto e attento alle diversità.

 

Le donne fanno bene al business

L’aumento del numero di donne nei CDA e nelle posizioni apicali delle aziende, promuovendo la diversità di genere, migliora le performance delle aziende, con una serie di implicazioni positive a 360 gradi.

Come evidenziato infatti anche da un recente studio del Fondo Monetario Internazionale, un maggior coinvolgimento femminile nel business, attuato riducendo le barriere che ne ostacolano l’ingresso o il reinserimento nel mercato del lavoro, porta ad una crescita maggiore del PIL fino al 35%.

A livello di performance aziendali, nelle realtà dove è aumentata la presenza femminile nei board, si evidenzia una produttività maggiore, legata alle differenti skills che le donne possono apportare in contesti prettamente maschili: tra queste un diverso approccio manageriale maggiormente inclusivo e collaborativo ed una diversione percezione del rischio. Questi fattori aumentano la qualità media degli output aziendali, con un impatto finanziario positivo.

 

L’impegno di SDA Bocconi

Anche SDA Bocconi vuole fare la sua parte nel proprio campo, che è quello della formazione manageriale. Così, partendo dall’idea che lo sviluppo delle competenze è fondamentale per aumentare le opportunità di crescita, la Scuola ha deciso di offrire a tutte le donne uno sconto del 20% su tutti i programmi di formazione executive per un anno: dal 9 marzo 2019 all’8 marzo 2020.

In questo modo, favorendo lo sviluppo professionale delle donne, SDA Bocconi contribuisce concretamente a ridurre il divario di genere nella società beneficiando il business delle aziende.

SDA Bocconi School of Management

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